Re: [Hackmeeting] Social e dipendenze

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Author: karlessi
Date:  
To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] Social e dipendenze

Message: 1
> Date: Tue, 27 Feb 2024 23:36:02 +0100
> From: blallo <blallo@???>
> To: hackmeeting@???
> Subject: Re: [Hackmeeting] Social e dipendenze
> Message-ID: <fd5e48f9-0e30-47de-bff0-f0fe95af2f0c@???>
> Content-Type: text/plain; charset=UTF-8; format=flowed
>
> <script src="bestemmia.js"></script>
> gente, quanto sieti difficili e cervellotici :)
>
> /memo mai gettare un link sulla lista HM senza farci attorno una
> disamina di almeno 6 cartelle.


"Sai, la gente è strana" (M. Martini)

però voglici bene :*

>
> +++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
>
> Provo ad essere piu' chiaro: ho letto un post su un blog che descrive
> una situazione che ho vissuto anche io, piu' volte, e che l'autrice ha
> affrontato nello stesso modo in cui le ho affrontate io.
>
> Segue elenco delle mie esperienze rilevanti.


[TAGLIO]

molto chiaro, grazie. il tuo profilo è: tagliare tutto. capisco. non è
il mio: sono più per la _moderatissima_ dose con accorgimenti per
limitare i danni e/o l'astinenza preventiva, cioè proprio non cominciare
il consumo.

non me la sento di consigliare il "tacchino freddo" ("cold turkey" come
dici tu) sempre e comunque perché è traumatico, a livello
psico-socio-fisico; richiede un'enorme forza di volontà, con il concreto
rischio di fallimento (quindi di ricaduta) e/o di passare da una
sostanza all'altra. c'è tanta letteratura in merito e non sono
elucubrazioni accademiche, son vite vissute.

tuttavia: "tacchino freddo" è senz'altro eccellente, se sei in grado di
andare fino in fondo.

>
> # E adesso?
>
> Non sono mica pulito, eh. Adesso sono nel vortice di reddit (credo di
> essere vicino alla solita uscita brusca anche da li').
>
> Quello che mi preme pero' e' sottolineare, almeno nella mia esperienza
> personale, l'assoluta sovrapponibilita' dei due tipi di dipendenza (la
> chiamo con questa parola perche' veramente secondo me sono la stessa cosa).


secondo me no, e ripeto perché: la dipendenza da sostanze che vengono
prodotte/sintetizzate esternamente al corpo umano (coca, ero, alcool,
ecc ecc ecc) è strutturalmente diversa dall'abuso di sostanze secrete
dal corpo stesso in risposta a stimoli esterni (principalmente dopamina
nel caso dei social, ma potrebbe essere es. adrenalina e noradrenalina:
c'è chi ha bisogno di correre rischi; o ancora: cortisolo ed endorfine,
tipiche di chi fa sport in maniera intensa, che aiutano a superare il
dolore muscolare ecc)

in termini più tecnici: la dipendenza da una sostanza d'abuso esogena
(esterna al corpo: iniettata, fumata, bevuta ecc.) è strutturalmente
diversa dalla "dipendenza" da una sostanza d'abuso endogena (secreta dal
corpo)

la sovrapposizione esperita IMHO deriva dal fatto che le sostanze
d'abuso esogene stimolano la produzione di enne ormoni... e si ritorna
all'endogeno. cmq, distinzioni fisiologiche a parte, "sovrapponibili" mi
torna.

>
> Nessunx di voi ha avuto esperienze simili? Ho letto il libro di Agnese
> ("Internet, mon amour") e anche se un po' didascalico l'ho trovato
> utile, corretto e sentivo che andava nella giusta direzione di
> minimizzazione del danno.
>
> Rincaro la dose sulla questione dipendenza linkando uno scritto di unit
> hacklab, di cui faccio parte
>
> https://unit.abbiamoundominio.org/nolike.html
>
> Nessunx di voi ha esperienze simili da condividere?
>
> Perdonate, ma sto diventando un po' allergico alle disamine accademiche.
> Mi e' parso di aver incontrato una commissione d'esame.
>


se ti ho dato questa impressione scusa, non era mia intenzione.

mia esperienza da condividere (didascalica, forse):

oggi sono stato in un liceo sociopsico di Novara con quasi 600 studenti
in 4 ore, 150 circa all'ora (no comment...). la richiesta era: "basta
parlare di cyberbullismo, vogliamo sapere cosa c'è dietro i social".
l'unico spazio-tempo ricavato dalla scuola erano quelle 4 ore. di
necessità, virtù.

erano prime, seconde, terze (14-16 anni). non usano FB (solo 4 su 600,
dicono per controllare cosa fanno i loro genitori/nonni...), stanno
invece su Instagram, TikTok e WhatsApp (quest'ultimo anche per cose di
scuola!). YouTube a nastro. Twitch (maschi, perlopiù) e poco altro.

il primo argomento che ho toccato è quello dell'abuso, raccontando che:

- personalmente non uso social media di nessun tipo (neanche Mastodon,
per capirci). Non li reggo: perché anche solo ad aprire un video di
YouTube senza passare da NewPipe sul cell android o simili sistemi che
tolgono pubblicità e autoplay rischia di impegnarmi ORE perché vengo
risucchiato nella tana del bianconiglio
- mostrato questa immagine:
https://circex.org/images/dipende-da-te_visto-in-scuola-media.jpeg fatto
analisi del cartello, finché tutt* si dicono d'accordo che è vero,
dipende da te... al che ho detto che non sono d'accordo: ci rimaniamo
sotto, io per primo, OK, ma ciò non dipende dal fatto che sono/siamo
deficiente/i incapace/i, ma anche e soprattutto dal fatto che i social
media sono disegnati ed evoluti per trattenere gli umani nella loro
zona. Sono delle slot machines evolute. Sono cibo spazzatura.
- per andar veloce lasciato su un pad aperto in precedenza e shortato il
link alle serie di dopamine, suggerendo di andarsi a vedere il video
relativo al loro social preferito:
https://www.arte.tv/it/videos/RC-017841/dopamina/ più enne altri link di
approfondimento, chissà!
- attaccato il cell al computer e proiettato sullo schermo del
proiettore con https://github.com/Genymobile/scrcpy e mostrato quello
che uso io (a malincuore, preferirei no tel): android in modalità super
risparmio energetico (quindi sullo schermo ci sono 6-9 app e la batteria
dura 3 giorni), no account google, no colori (B/N), no notifiche,
soprattutto no mail sul cell. ho signal (è un social? boh!) ed è
sinceramente già TROPPO per me.
- poi mostrato le mail sul portatile (Thunderbird), sfondo nero, solo
testo, mostrando la cartella con "esempi virus/spam", spiegando che
siccome sono sensibile alle mail e tendo ad abusarne, cerco di limitare
gli stimoli al minimo (no HTML, no colori...) e questo mi aiuta a
evitare di cliccare i baiting, scam ecc.

per riassumere: ritengo importante

0. confermare che social media == problema comune da affrontare, diverse
possibilità, anche "tacchino freddo", ma occhio che nn è per tutt*.
Personalmente me ne tengo alla larga perché non potrei sopportare la
pressione. In caso di problemi: parlarne con le persone di fiducia (NON
quelle che ti mandano le cose sui social, se il problema viene da lì,
vedi deepfake ecc.)
1. evitare di colpevolizzare le persone, in particolare ragazzin* che
sono già sottoposte a pressioni assurde, con un livello di ansia da
prestazione folle, l'abitudine al controllo interiorizzata e
terrorizzati da idiozie liberticide e reazionarie (tipo la polizia
postale che va a scuola a dire che devono denunciare, usare solo le app
sicure di Google&C. che evitano i malintenzionati online, stare lontani
dal dark web, ecc. ecc.),
2. sottolineare ancora che "non dipende (solo) da te", perché i social
media di massa sono stati costruiti da aziende multinazionali per
trattenere le persone nelle interazioni da loro monitorate e profilate.
Gli strumenti non sono neutri.
3. evidenziare che gamificazione, nudging ecc. (studiano psicologia: la
Skinner Box e il condizionamento operante sono alla base dei videogiochi
come dei social... ma chissà perché non fanno 2+2, gli insegnanti dico!)
continuano a essere promossi (anche da cosiddetti "progressisti") come
sistemi "da usare bene" per formare "cittadini responsabili", e questo è
un disastro;
4. infine, ricordare che Cambridge Analytica ecc. non sono cose da
superhacker del codice, ma roba da psicologi cognitivi, designer di
interfacce, gente che fa test attitudinali e psicometrici, insomma gente
che ha fatto studi simili ai loro, quindi... ho molto a cuore che
sappiano cosa c'è sotto. si sa mai che diventano spindoctor un domani.

>
> Baci
>


bizs

k.

> --
> blallo
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>
> Subject: Chiusura del digest
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>
> Fine di Digest di Hackmeeting, Volume 232, Numero 26
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