[Pacifistat] SI Cobas: Comunicato sul corteo di Roma

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Author: Roberto Badel
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To: pacifistat
Subject: [Pacifistat] SI Cobas: Comunicato sul corteo di Roma

http://www.sicobas.org/news/2836-manifestazione-24-02-comunicato-sul-corteo-di-roma


*Migliaia in corteo a Roma il 24 febbraio 2018
*La manifestazione di sabato 24 febbraio a Roma promossa e organizzata
dal Sindacato Intercategoriale Cobas (S.I. Cobas) alla quale hanno
partecipato anche molte Associazioni, Centri Sociali, disoccupati
organizzati, movimenti per le occupazioni delle case, e solidali di
varie organizzazioni politiche e sindacali ha dimostrato la giustezza e
la coerenza della linea del nostro sindacato.

A chi, nelle settimane precedenti, ci ha criticato con la motivazione
che il S.I. Cobas stava scommettendo su qualcosa che si sarebbe potuto
rivelare un fallimento, rispondiamo con forza e con rabbia che il S.I.
Cobas non scommette.
Semmai lo fanno i politici di tutti i partiti, nessuno escluso, che si
presenteranno alle elezioni del 4 marzo e gran parte delle burocrazie
sindacali, anche di quei sindacati di base, che sempre più si stanno
ponendo su una linea riformista come pure, secondo il nostro punto di
vista, “corporativa”.

Nessuna scommessa dunque ma analisi della realtà.
Analisi che deriva dalle centinaia e centinaia di assemblee tenute nei
luoghi di lavoro, in particolare nell’ultimo mese, dai delegati e dagli
iscritti del S.I. Cobas.

La partecipazione, l’entusiasmo e la solidarietà espressa dalle
lavoratrici e dai lavoratori nelle suddette assemblee ci ha dato la
percezione che la partecipazione allo sciopero del 23 ed alla
manifestazione del 24 a Roma sarebbe stata consistente.

Naturalmente il materialismo storico e dialettico non ci permette, e mai
lo faremo, di fare proclami che vogliano addirittura dare
un’interpretazione della storia che sarà. Consigliamo a chi vuole
leggere il futuro e a chi parlava di scommessa di rivolgersi ad un mago
e/o a una cartomante.

Il S.I. Cobas analizza la storia sul lungo periodo (per quanto riguarda
la strategia) e, al più, può dare un’indicazione sul breve periodo (per
quanto riguarda la tattica) perché ha la "temperatura" dell'ebolizione
sociale perché è presente tutti i giorni al freddo, sotto la pioggia e
la neve a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di qualsiasi etnia e
settore lavorativo.

Abbiamo salutato con gioia la proclamazione dello sciopero nazionale
unitario del sindacalismo di base dei comparti Scuola e Sanità del 23
febbraio.

Abbiamo aderito e sostenuto la lotta delle maestre diplomate magistrali
e, più in generale di tutti i lavoratori della Scuola e della Sanità
nelle forme e con le modalità di lotta proprie del Sindacato
Intercategoriale Cobas.
 
Ciò detto riteniamo che, per la maggior parte del sindacalismo di base,
aver rigettato la proposta del Coordinamento nazionale del S.I. Cobas
che, dal 26 novembre 2017, proponeva la data del 23 febbraio 2018 per
uno Sciopero Generale del Lavoro Privato e del Pubblico Impiego, sia
stato un grave errore.
Infatti, pur lavorando in vari settori, apparteniamo tutti alla classe
proletaria e questa comincia a dare segnali incoraggianti per la ripresa
della lotta.
 
La nostra unità cerca di superare il fatto che lavoriamo in settori
diversi visto che, dal punto di vista contrattuale, il lavoro privato e
il pubblico impiego presentano sempre più gli stessi elementi.

La crisi economica attuale e le relative guerre in vari paesi hanno
prodotto più vittime che nel secondo conflitto mondiale.
 
Non è più possibile dare credito a posizioni riformiste in ambito
sindacale.
Soprattutto nel momento in cui il capitalismo non ha più le condizioni
economiche per corrompere ampi settori del proletariato e non produce
più un avanzamento delle condizioni di vita (salario, diritti) per le
lavoratrici e per i lavoratori bensì un arretramento (riformismo
dall’alto ed al contrario) di tali condizioni con contratti di tipo
peggiorativo in tutti i settori: dai metalmeccanici, ai siderurgici, ai
chimici, ecc.., passando per tutti i settori del pubblico impiego e
finendo con il nuovo contratto collettivo nazionale della logistica.

Un contratto costruito scientemente dal padronato e dai vari ministri
compiacenti per colpire le lotte radicali che in questi ultimi anni la
parte più combattiva della classe operaia, i lavoratori della logistica,
ha saputo dispiegare conquistando quello che sembrava inconquistabile.

La manifestazione che visto la partecipazione non solo  di migliaia di
proletari e proletarie ha reso evidente che nel paese vi è
un'opposizione politica al governo attuale e ai futuri governi che il
voto del 4 marzo esprimerà ed è stato il modo esplicitato e reso
evidente che chi pensa di " attraversare" le istituzioni è fuori da un
percorso classista e non può che cadere all'indomani delle elezioni in
una situazione di sconforto perché non ci sono scorciatoie parlamentari
che possono supplire alla lotta di classe aperta contro la borghesia, il
suo Stato i governi che verranno.
 
Auspichiamo altresì che al più presto venga indetto uno Sciopero
Generale di tutti i settori (Lavoro Privato e Pubblico Impiego) per
unire le lotte della classe lavoratrice in Italia come nel resto
dell’Europa ed in tutti i paesi del mondo per contrastare sfruttamento,
razzismo e repressione ed è per questo che abbiamo aperto, come
organizzazione,  un confronto con gli altri sindacati di base perché si
arrivi ad una assemblea del movimento per discutere del che fare nei
prossimi mesi.

In questa direzione stiamo lavorando perché si costituisca il
coordinamento dei lavoratori FCA che indipendentemente dall'appartenenza
sindacale sappia preparare una risposta al piano di Marchionne fatto da
sacrifici e licenziamenti.
 
Il S.I. Cobas si è sempre mosso in una prospettiva internazionalista.
Siamo internazionalisti perché la lotta delle lavoratrici e dei
lavoratori deve muoversi oltre i confini nazionali per battere il
capitalismo ed arrivare alla vittoria dei lavoratori di tutto il mondo:
farla finita con lo sfruttamento costituito dal lavoro salariato.
 
Ribadiamo la nostra piattaforma di rivendicazioni valida per tutte le
lavoratrici ed i lavoratori di tutte le categorie (Lavoro Privato e
Pubblico Impiego):
 
• riduzione dell'orario di lavoro con forti aumenti salariali;
• per un salario medio garantito ai disoccupati (in subordine:
abolizione dei limiti temporali per l’indennità di disoccupazione);
• abolizione del Jobs Act e di tutte le leggi precarizzanti (a partire
dall’infame pacchetto Treu e dalla Riforma Dini sulle pensioni);
• contro ogni accordo che limiti i diritti alla rappresentanza delle
istanze dei lavoratori (No al Testo Unico sulla Rappresentanza);
• la casa è un diritto inalienabile: contro affitti e mutui usurai,
occupare è legittimo;
• diritto al soggiorno, all'asilo, alla cittadinanza e al lavoro a
salario pieno per tutti gli immigrati che giungono sui nostri territori
in fuga dalla miseria e dalle guerre   
  prodotte in nome della democrazia per gli interessi imperialisti;
• no alla privatizzazione della sanità e dell’istruzione, e no al lavoro
gratis;
• contro ogni guerra ed aggressione imperialista ad altri popoli:
aboliamo le spese militari;
• contro i decreti Orlando-Minniti (e leggi precedenti)
• per la difesa dei territori e dell'ambiente da speculazioni e
devastazioni in nome del profitto
• il debito pubblico lo paghino i padroni e i banchieri che l'hanno
creato: no ai vincoli di stabilità europei e al pareggio di bilancio;

Ai rigurgiti nazionalisti, xenofobi e sessisti rispondiamo con l'unità
degli oppressi e rilanciamo l' internazionalismo proletario.

Le conquiste e i diritti si strappano con la lotta; in sua assenza il
voto non può che portare illusioni e delusioni?.

LA NOSTRA LOTTA È  PER IL PANE E PER LE ROSE!
 
*SI Cobas Nazionale*