Re: [Lifeoutoffb] evoluzioni del significato del termine hac…

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Author: Cristiano Longo
Date:  
To: lifeoutoffb
Subject: Re: [Lifeoutoffb] evoluzioni del significato del termine hacker
Li sto leggendo ora, poi faccio un altro riassunto

i principi generali su cui si basa l'etica hacker sono:

Condivisione
Apertura
Decentralizzazione
Libero accesso alle tecnologie informatiche
Miglioramento del mondo

https://it.wikipedia.org/wiki/Etica_hacker

On 26/10/2017 19:31, Francesco Occhipinti wrote:
> sinceramente, gran lavoro ed una lettura interessante, grazie. non uso
> molto wikipedia ma ho cercato di fare due piccole modifiche al testo
> che forse puoi già osservare sul sito. quali sono i cinque principi?
>
> 2017-10-26 18:41 GMT+02:00 Cristiano Longo <cristianolongo@???>:
>> Ho fatto un breve riassuntino della sezione che descrive le evoluzioni
>> del termine Hacker nella relativa pagina di wikipedia
>> https://it.wikipedia.org/wiki/Hacker .
>>
>> CL
>>
>>
>> Al MIT degli anni 1920-26 vigeva un elevato livello di competizione e
>> l'attività di hacking emerse sia come reazione sia come estensione di
>> una tale cultura competitiva. L'istituto, con la miriade di corridoi e
>> tunnel sotterranei, offriva ampie opportunità esplorative agli studenti.
>> Fu così che "tunnel hacking" divenne l'accezione usata dagli stessi
>> studenti per indicare queste incursioni sotterranee non autorizzate.
>>
>> [...]
>>
>> I primi ad auto-qualificarsi "computer hacker" nel campus del MIT negli
>> anni 1960 furono un gruppo di studenti appassionati di modellismo
>> ferroviario, che negli ultimi anni 1950 si erano riuniti nel Tech Model
>> Railroad Club. [...] In maniera sottile, il termine hacking si trasformò
>> da sinonimo di gioco ozioso, a un gioco in grado di migliorare le
>> prestazioni o l'efficienza complessiva del sistema ferroviario del club.
>> Quanto prima i membri di quel comitato cominciarono a indicare con
>> orgoglio l'attività di ricostruzione e miglioramento del circuito per il
>> funzionamento delle rotaie con il termine "hacking", mentre "hacker"
>> erano quanti si dedicavano a tali attività.
>>
>> [...]
>>
>> Sul finire degli anni cinquanta, l'intero comitato Signals and Power era
>> emigrato in massa nella sala di controllo del TX-0, portandosi dietro lo
>> stesso spirito di gioco creativo. Il vasto reame della programmazione
>> informatica avrebbe portato a un ulteriore mutamento etimologico. "To
>> hack" non indicava più l'attività di saldare circuiti dalle strane
>> sembianze, bensì quella di comporre insieme vari programmi, con poco
>> rispetto per quei metodi o procedure usati nella scrittura del software
>> "ufficiale". Significava inoltre migliorare l'efficienza e la velocità
>> del software già esistente che tendeva a ingolfare le risorse della
>> macchina.
>>
>> [...]
>>
>> Un classico esempio di quest'ampliamento della definizione di hacker è
>> Spacewar!, il primo video game interattivo. Sviluppato nei primi anni
>> sessanta dagli hacker del MIT, Spacewar! includeva tutte le
>> caratteristiche dell'hacking tradizionale: era divertente e casuale, non
>> serviva ad altro che a fornire una distrazione serale alle decine di
>> hacker che si divertivano a giocarvi. Dal punto di vista del software,
>> però, rappresentava una testimonianza incredibile delle innovazioni rese
>> possibili dalle capacità di programmazione. Inoltre era completamente
>> libero (e gratuito). [...] Furono i concetti di innovazione collettiva e
>> proprietà condivisa del software a distanziare l'attività di computer
>> hacking degli anni sessanta da quelle di tunnel hacking e phone hacking
>> del decennio precedente.
>>
>> [...]
>>
>> Nella seconda metà degli anni settanta il termine "hacker" aveva assunto
>> la connotazione di élite. [...] Per potersi definire hacker, una persona
>> doveva compiere qualcosa di più che scrivere programmi interessanti;
>> doveva far parte dell'omonima cultura e onorarne le tradizioni.
>>
>> [...]
>>
>> A partire dai primi anni ottanta i computer presero a spuntare un po'
>> ovunque, e i programmatori [...] improvvisamente si trovarono a stretto
>> contatto con hacker di grande livello via ARPANET. Grazie a questa
>> vicinanza, i comuni programmatori presero ad appropriarsi delle
>> filosofie anarchiche tipiche della cultura hacker di ambiti come quello
>> del MIT. Tuttavia, nel corso di un simile trasferimento di valori andò
>> perduto il tabù culturale originato al MIT contro ogni comportamento
>> malevolo, doloso. Mentre i programmatori più giovani iniziavano a
>> sperimentare le proprie capacità con finalità dannose - creando e
>> disseminando virus, facendo irruzione nei sistemi informatici militari,
>> provocando deliberatamente il blocco di macchine quali lo stesso Oz del
>> MIT, popolare nodo di collegamento con ARPAnet - il termine "hacker"
>> assunse connotati punk, nichilisti.
>>
>>
>> _______________________________________________
>> Lifeoutoffb mailing list
>> Lifeoutoffb@???
>> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/lifeoutoffb
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