[RSF] 17.11.2007 - 17.11.2017 : Tevere e fiumi del mondo

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Author: Comunicati Consorzio Tiberina
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Subject: [RSF] 17.11.2007 - 17.11.2017 : Tevere e fiumi del mondo
Quasi 10 anni dall’occasione pubblica in cui nacque il progetto di
“coesione” attorno al Tevere denominato UN PONTE SUL TEVERE: ancora su
internet l’invito e la nota trasmessa all’epoca dal Quirinale, per esempio
al link http://www.canottaggio.org/the_news/2007/07_11/01a.htm della
Federazione Italiana Canottaggio. http://www.unpontesultevere.com/ è il
connesso portale, che ha cambiato più volte fattezze negli anni, facendo da
aggregatore on-line per un processo di sensibilizzazione e partecipazione
per l’appunto in termini di “coesione”, come la metafora sottende
(http://www.unpontesultevere.com/images/pdf/Brochure.pdf).



Due i riferimenti territoriali: Roma l’uno, la regione Tiberina (il bacino
idrografico del Tevere, che include parti di 6 Regioni amministrative)
l’altro. Continuo il dialogo portato avanti fra le rispettive popolazioni e
con l’esterno, lì dove nella Capitale si concentrano circa i 2/3 degli
abitanti di una regione a sua volta dalle caratteristiche forse uniche al
mondo; anche nella partecipazione su progetti e processi, che non può essere
ovviamente svolta se non in minima parte fisicamente in luoghi circoscritti
e richiede l’ausilio della rete, queste polarità demografiche (Roma, regione
Tiberina, esterno) sono tutte ben rappresentate nei quasi 75.000 destinatari
dei comunicati e delle notizie dell’Associazione Amici del Tevere, nata nel
2008, e del Consorzio Tiberina, nato per iniziativa in seno alla stessa nel
2010 (60.000 mail circa formalmente verificate e attestate dall’Ufficio
Stampa di Roma Capitale già nel 2011, come da
http://www.unpontesultevere.com/images/pdf/Roma.pdf). Roma è ovviamente
luogo d’arrivo e di partenza di una molteplicità di legami territoriali, e
terminale ecologico ed idrico in cui si risente nel fiume di quanto accade
nei circa 17.500 kmq del bacino: ragion per cui va protetta con azione a
vasta scala. Come pure nel fiume e attorno al fiume si concentrano valenze
legate non solo a un vasto territorio, ma anche a una molteplicità di
interessi: storia, natura, arte, archeologia, architettura, folklore,
tradizioni popolari, artigianato, turismo, sport, viver sano, e via dicendo.



Tant’è che il Presidente Napolitano si riferiva nel suo saluto, 10 anni fa,
alle <<finalità scientifiche, economiche e culturali dell’iniziativa>>, che
consentiva in quel momento di <<fare il punto sulla situazione del Tevere:
dagli aspetti ambientali e naturalistici a quelli legati agli interventi di
riqualificazione, di salvaguardia e di tutela dell’intero ecosistema
fluviale>>, sottolineando infine come importante che <<lo sforzo e l’impegno
congiunto delle Istituzioni Pubbliche possa promuovere la progressiva
valorizzazione delle potenzialità economiche e naturalistiche di un fiume
che rappresenta uno dei luoghi emblematici della nostra storia>>. Altri
saluti, sei Alti Patronati e una Medaglia sono giunti in seguito dai
Presidenti Napolitano e Mattarella, oltre a molteplici altri Patrocini
nazionali e internazionali, a riconoscimento di un’attività improntata a
competenza, rapporto diretto e paritario con tutti i Soggetti coinvolti,
onestà intellettuale, volontarismo organizzato, specialmente nel Consorzio
Tiberina ad opera di Persone Fisiche e Giuridiche qualificate sullo
specifico tema e dalle grandi preparazione e iniziativa
(http://www.unpontesultevere.com/index.php/chi-siamo), ché quasi mai mettere
insieme molte debolezze può fare una forza. Se si fa il rapporto fra il
numero di pagine su google e gli importi modestissimi di cui “vivono”
Associazione e Consorzio, come indicatore di efficacia, si può certamente
ricavare una valutazione molto positiva (a numeratore si potrebbero anche
inserire gli articoli sui media, l’entità degli interventi materiali
direttamente e indirettamente provocati, il numero di persone interessate,
etc etc).



Si è fatto abbastanza? Difficile giudicare senza riferimenti un lavoro
innovativo, mai svolto prima. Certo è che l’Associazione e il Consorzio
hanno riunito negli anni delle forze altrimenti disperse e indotto
iniziative omologhe e parallele, tutte positive. Tornando ai temi trattati
dal Presidente della Repubblica, e all’abstract inserito nell’invito di 10
anni fa, è forse il momento di mettere a frutto tanto know-how, tante
energie, tanta mobilitazione civica. Presente in Campidoglio il Presidente
Mattarella alla conclusione di
http://www.minambiente.it/water-and-climate-summit-ita: per caratteristica
di portata d’acqua il Tevere non è certo fra i più grandi fiumi del mondo,
ma la sede romana del summit internazionale non può che indurre
ulteriormente – oltre a quanto già in programma – ad un rilancio del
progetto di sviluppo delle terre e delle acque del Tevere, uniche al mondo
per valori collegati, anche come simbolo di rinascita e nuova coesione in
vista del Centocinquantenario della Proclamazione di Roma a Capitale
d’Italia, che cadrà nel Gennaio 2021 (mentre 10 anni fa ci si avvicinava ai
150 anni dalla Proclamazione nel 1861 del Regno d’Italia, ancora senza
Veneto e Trentino e senza Stato Pontificio, annesso con la Presa di Roma
poche settimane prima della storica disastrosa piena del Dicembre 1870, pure
da ricordare come evento significativo in questo contesto, giacché portò
alle successive ideazione e costruzione dei Muraglioni del Centro Storico di
Roma, oggi compresi nel Sito UNESCO della Capitale).



In conclusione, in vista del varo dell’Ufficio Speciale di Scopo Tevere di
Roma Capitale, le 10 semplici idee già proposte in precedente comunicato –
fra le tante elaborate negli anni – e realizzabili immediatamente, se
d’interesse:

-          creare una “cabina di regia” permanente fra tutte le Istituzioni
aventi competenze, sia per il coordinamento delle attività sia per nuove
proposte normative sia per lo snellimento delle azioni private;


-          ricerca di mecenati, donatori medi e piccoli, fino a singoli
cittadini, al cui gradimento sottoporre i progetti prima del varo
(restituendo eventualmente le cifre sottoscritte, se non approvati);


-          piattaforma on-line sia per la partecipazione pubblica sui
progetti elaborati sia per le segnalazioni di fatti e situazioni rilevanti,
in negativo e in positivo;


-          abbinare il rilancio del Tevere all’avvicinamento ai 150 anni
dalla Presa di Roma e di Roma a Capitale d’Italia (fine 2020 - inizio 2021),
come segno di rinascita proprio attorno ai luoghi dove Roma è sorta;


-          rete di solidarietà ecologica e di educazione ambientale
coinvolgendo tutti i territori del bacino idrografico (i suddetti 17.500 kmq
circa che producono effetti a Roma e fino al Mar Tirreno),


-          lotta alle illegalità e agli abusivismi in genere (che non sono
soltanto quelli di povera gente accampata sulle sponde),


-          coinvolgimento di Università, Enti di Ricerca, progettisti,
artisti, testimonial, verso una grande Mostra multisettoriale che attragga
l’interesse mondiale sul Tevere,


-          percorsi culturali, turistici, ricreativi, sportivi, etc da/verso
Roma lungo le vie dell’acqua del Tevere e degli affluenti,


-          nuova creatività, con coinvolgimento soprattutto di giovani,
anche con approcci diversi da quelli tradizionali, spesso agiografici e con
solenne retorica riferita al fiume di Roma,


-          usi e accessibilità diffusi, con strutturazione tecnica
(sicurezza, mobilità, navigazione, smart city, energie rinnovabili, etc) e
soprattutto organizzativa (Concessioni spondali in ottica “open” per i
cittadini).