[Forumlucca] fai bene a ignorare cosa è il TTIP? Quando sarà…

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Author: Aldo Zanchetta
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To: forumlucca
Subject: [Forumlucca] fai bene a ignorare cosa è il TTIP? Quando sarà approvato tutto sarà lecito e non fermeremo più nulla !

Da Comune-info di oggi






<http://comune-info.net/2014/09/sabbie-bituminose-in-arrivo-destinazione-sar
degna/> Sabbie bituminose in arrivo in Sardegna


<http://comune-info.net/autori/a-zoratti-e-r-bolini/> A.Zoratti e R.Bolini
| 28 settembre 2014 |

<http://comune-info.net/2014/09/sabbie-bituminose-in-arrivo-destinazione-sar
degna/#comments> 1 Commento


<http://www.printfriendly.com/print?url=http%3A%2F%2Fcomune-info.net%2F2014%
2F09%2Fsabbie-bituminose-in-arrivo-destinazione-sardegna%2F> Print Friendly
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Sono migliaia di tonnellate di greggio ad alto concentrato di zolfo. E
trasportano potenzialmente cambiamento climatico e inquinamento. Dopo
l’opposizione dei movimenti ambientalisti nordamericani, nel tentativo di
bloccare la produzione e l’esportazione del greggio tra i più inquinanti del
pianeta, i petrolieri canadesi provano la carta europea. E la porta di
entrata, manco a dirlo, è l’Italia. Chiudere i battenti, in questo caso,
sarebbe un contributo alle lotte dei nativi americani, dei movimenti
ecologisti e un fermo stop all’esportazione di combustibili fossili, fonte
di profitti certi per le aziende petrolifere e di un impatto insostenibile
sul futuro della terra


Alberta-ponds


di Alberto Zoratti e Raffaella Bolini

E’ la Minerva Gloria: quasi 250 metri di lunghezza per 44 di altezza, per
decine di migliaia di tonnellate di stazza. E’ la petroliera che si è
aggiudicata un trasporto speciale da una multinazionale altrettanto
speciale, la Suncor Energy Inc., la più grande impresa di estrazione
petrolifera e di gas di tutto il Canada. E quello che è stato caricato nella
stiva della Minerva Gloria è la nuova ricchezza del Governo di Ottawa:
petrolio ottenuto dallo sfruttamento delle sabbie bituminose e dei pozzi
dell’Alberta. Un vero e proprio carico di cambiamento climatico che,
lasciato il porto di Sorel-Tracy e attraversato il fiume San Lorenzo verso
l’Atlantico avrà un’unica destinazione: il Mar Mediterraneo e, precisamente,
le raffinerie di Sarroch, in provincia di Cagliari, cittadina letteralmente
devastata come lo sono tutte le altre prese di mira dai petrolieri (aria
avvelenata, morti sul lavoro, tassi di tumori alle stelle, frequenti
sversamenti e rilasci di materiale tossico nell’ambiente…).

<http://comune-info.net/wp-content/uploads/2014/09/gloria.jpg> gloria

La Sardegna, almeno secondo le prime intenzioni dell’impresa petrolifare
canadese, sarà il porto di sbarco del primo vero e proprio carico di
petrolio canadese in Europa. Un primato poco invidiabile e a rischio
contestazioni, al punto che la stessa portavoce della Suncor, Sneh Seetal,
nelle sue dichiarazioni all’agenzia di stampa Reuters ha evitato di
precisare il porto di sbarco. “Il Canada e gli Stati uniti rimangono i
nostri mercati chiave – ha detto – ma è importante trovare nuovi clienti
anche al di fuori del Nord America”. Una strategia favorita dalla crisi
russa e dai bassi prezzi che vengono riscontrati in Canada, dettati da
sovrapproduzione di greggio. Ma anche dalla forte opposizione dei movimenti
ambientalisti nordamericani che hanno contestato, e fino ad ora ostacolato,
la costruzione dell’oleodotto Keystone XL, che porterebbe il greggio dalle
sabbie bituminose dell’Alberta alla costa statunitense.

Si tratta di petrolio di bassa qualità definito Western Canadian Select, ad
alto contenuto di zolfo e tra i più economici al mondo, secondo Bloomberg le
quotazioni al 25 settembre erano 76 dollari al barile, ben 17 dollari in
meno delle quotazioni ufficiali del Brent. La Suncor Energy non è nuova ad
acrobazie nel tentativo di trovare nuovi mercati evitando colli di bottiglia
e veti, tre anni fa inviò il greggio dall’Alberta alla costa pacifica
(British Columbia) via oleodotto prima di caricarlo su una petroliera che,
passato il canale di Panama, lo avrebbe trasportato in Quebec.

E non è ultima neppure nelle condanne per reati ambientali: nel 2010 fu
multata con 200mila dollari di multa per aver sversato sostanze tossiche nel
fiume Alberta. E fu responsabile di diversi sversamenti, come nel fiume Sand
Creek, che continuarono per anni inquinando le acque e le proprietà
circostanti. O come la multa di oltre due milioni di dollari per
inquinamento dell’aria con benzene a causa delle attività della raffineria a
nord di Denver. E questo solo per citarne alcune.

<http://comune-info.net/wp-content/uploads/2014/09/2010_07_20_13_32_33.jpg>
2010_07_20_13_32_33
A pochi giorni dalla <http://comune-info.net/2014/09/clima-infuocato/>
grande mobilitazione di New York contro il cambiamento climatico, la
conferma dell’arrivo di petrolio molto probabilmente legato all’estrazione
da sabbie bituminose in Italia sarebbe un’offesa alla logica e un insulto
alla lotta al cambiamento climatico, tanto decantata retoricamente persino
dal governo Renzi, presidente di turno dell’Unione Europea.

Secondo il sito Marinetraffic, il tempo stimato per l’arrivo nelle acque
sarde è il 7 ottobre, poco per una traversata oceanica, ma abbastanza per
mostrare quanto possa essere decisa l’opposizione allo sfruttamento di
combustibili così inquinanti.Bloccare il loro arrivo, o modificarne la
rotta, e chiedere chiarezza sulla provenienza di quel greggio sarebbe un bel
regalo a quel milione di persone che nelle strade di mezzo mondo ha
dichiarato di essere per un netto System Change. E’ quello che hanno scelto
di fare su sollecitazione di Comune-info i parlamentari Marcon e Piras ,
preallertando le Istituzioni sarde (a partire dal Consiglio Regionale, dal
Presidente della Regione e dall ‘Assessore all’Ambiente) perchè seguano il
caso e intervengano per tempo. Un intervento che ci auguriamo sfoci anche in
un’interpellanza parlamentare





Per tenere sotto controllo la rotta vedi:
<https://www.marinetraffic.com/fr/ais/details/ships/240859000> qui






DA LEGGERE


<http://comune-info.net/2014/09/arborea-manda-casa-moratti-suo-petrolio/>
ARBOREA MANDA A CASA MORATTI
Sì e no 4.000 abitanti, Arborea (Oristano) è nota per la sua magnifica oasi
di S’Ena Arrubia, protetta da ogni trattato possibile (zona a protezione
speciale, sito di interesse comunitario, importante bird area), dove se sei
fortunato puoi vedere rincorrersi i fenicotteri rosa. La Saras dei fratelli
Moratti decide che questo è il luogo per il suo bel “Progetto Eleonora”, con
cui trivellare un pozzo a 200 metri da S’Ena Arrubia e a 400 metri dalle
case di Arborea per cercare gas a 3.000 metri di profondità. E quindi vai
con il solito bla bla dei petrolieri: “Eleonora” porterà lavoro e metano ai
sardi, non causerà problemi ambientali e non ci saranno modifiche al
territorio. Come noto, questa famiglia possiede molte altre raffinerie in
tutta Italia, fra cui quella a Sarroch (Cagliari), città letteralmente
devastata come lo sono tutte le altre prese di mira dai petrolieri. A
Sarroch c’è aria avvelenata ogni giorno, morti sul lavoro, tassi di tumori
alle stelle, frequenti sversamenti e rilasci di materiale tossico
nell’ambiente. Tutto si aspettavano i Moratti tranne che da un paesino così
tranquillo nascesse un comitato autorganizzato con la bizzarra idea dei beni
comuni….
<http://comune-info.net/2014/09/arborea-manda-casa-moratti-suo-petrolio/>
ECCO COM’È ANDATA A FINIRE

Tags: <http://comune-info.net/tag/clima/> clima,
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<http://comune-info.net/tag/primo-piano/> primo piano,
<http://comune-info.net/tag/sardegna/> Sardegna