Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 8 giugno dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale
di Genova, 471° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito.
Altre info su
www.orainsilenzioperlapace.org
v\:* {behavior:url(#default#VML);}
o\:* {behavior:url(#default#VML);}
w\:* {behavior:url(#default#VML);}
.shape {behavior:url(#default#VML);}
Normal
0
14
Il
12 e il 13 Giugno 2011
Vota 4 volte SI
VOTA 2 VOLTE SI PER FERMARE LA
PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA
Perché si
scrive acqua ma si legge democrazia
Ricordate
le argomentazioni
di chi contestava i g8 nel 2001?
“Individuiamo
gli otto come
autori e garanti di un sistema internazionale profondamente
ingiusto, che
riserva al 20% più ricco degli abitanti del pianeta l'80 % delle
risorse
disponibili; che attua misure legali ed economiche sempre più
escludenti e che
non può né vuole risolvere il problema della miseria neppure
all'interno degli
stessi paesi ricchi;
che non esita a
ricorrere alla forza delle armi per difendere i privilegi, le
fonti energetiche
e la leadership dell'unica grande potenza rimasta, gli Stati
Uniti
…….. gli
aggiustamenti
strutturali imposti ai paesi più poveri come condizione per i
prestiti o per
risibili cancellazioni del loro debito estero, sono stati
giudicati uno
strumento di indebita ingerenza nelle loro economie, volto ad
imporre o accelerare le privatizzazioni ed
i
tagli alla spesa sociale
allargando
sempre più la forbice tra poveri e ricchi…
(dal documento
della rete
controg8 per la globalizzazione dei diritti, 2001)
Uno
degli aggiustamenti strutturali imposto dalla Banca mondiale
era, ed è, la
privatizzazione di tutto, dalla
scuola,
alla sanità, all’acqua.
Le guerre di
oggi vengono
combattute per il petrolio, il più “privatizzato”
dei beni . Iraq, Afghanistan, Libia: chi crede più alle
balle
sulle guerre umanitarie?
E’ in atto un
processo di
privatizzazione e spartizione dell’acqua a livello mondiale, e
nel futuro ci costringeranno a fare le
guerre anche per l’acqua, in nome del profitto delle
multinazionali.
Sappiamo quanto
sarà difficile
fermarli perché controllano il Parlamento ed i mezzi di
comunicazione di ogni
tipo. I poteri politici e mediatici non vogliono che i cittadini
decidano e
tentano in tutti modi di impedire che il quorum del 50%+1 sia
raggiunto. Per
questo il 12 e 13 giugno dobbiamo votare due SI ai quesiti
sull’acqua per
opporci alla sua privatizzazione che significa aumento delle
bollette,
peggioramento del servizio, riduzione dei posti di lavoro.
IL TERZO SI
è per
fermare il
nucleare
e cancellarlo da
qualsiasi programma futuro di governo
ILQUARTO SI è
per abolire il legittimo impedimento
in
modo da rendere tutti i cittadini uguali
davanti alla legge