[Forumumbri] Sono a Kyoto, lontana dalle zone sismiche, e in…

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Author: elisabetta63@libero.it
Date:  
To: forum umbri
Subject: [Forumumbri] Sono a Kyoto, lontana dalle zone sismiche, e incollata alla tv








    Cari,
sono a Kyoto, lontana dalle zone 
    sismiche, e incollata
alla tv sia per l'ansia e le apprensioni che per 
    voglia di
sapere davvero come stanno le cose.


Trovo interessante 
    vedere i vari canali che parlano
del guasto alle centrali nucleari di 
    Fukushima provocato
dai sismi.


Vorrei riassumere per voi 
    velocemente e a caldo  - perdonate
l'italiano disordinatissimo ! - 
    cio' che possono essere ormai
considerati i fatti ma magari non vengono 
    trasmessi correttamente
in Italia:


I 7 reattori delle centrali 
    nucleari di Fukushima sono stati
fermati automaticamente dopo la prima 
    scossa grave.


Ma, di alcuni reattori non ha funzionato il 
    sistema
del raffreddamento e per trattenete l'aumento 
    vertiginoso
della temperatura interna, non sapevano come rimediare
la 
    riduzione dell'acqua di raffreddamento.
Infine, il governo ha ordinato al 
    gestore di metterci l'acqua
del mare per non lasciare scoperto il 
    reattore, che, pero' secondo
vari esperti, significherebbe la rinuncia 
    all'uso futuro del reattore;
perche' e' dannoso per il cilindro metterci 
    l'acqua non pulita.
(Questo fa notare la situazione non era prevista dai 
    progettatori
della centrale)


Riguardo gli abitanti, le autorita' 
    hanno prima deciso di
evacuare la zona circostante di 3 km, poi con 
    passare del
tempo, hanno allargato la distanza da 10 km a 20 
    km.
Stranamente quest'ultima estensione e' avvenuta contempranea
con 
    la dichiarazione delle autorita' (del governo) di non aver
constatato la 
    fusione del cilindro ne' della registrazione
della radioattivita' 
    anomala.


In realta', prima dello scoppio e il crollo dell'edificio 
    che contiene
il reattore n. 1 (piu' problematico tra i 4) avvenuto nel 
    pomeriggio
di oggi, all'ingresso del sito si registrava fino a 1015 dei 
    microsievert/ora,
una cifra allarmante, equivalente alla tolleranza 
    massima annua
per l'essere umano.


Un canale - che dimostra piu' 
    scettico davanti alle dichiarazione
governative e piu' vicino ai 
    terremotati vista la quantita' di
informazioni maggiori rispetto a molti 
    altri canali - ha trasmesso
una notizia non sentita ancora sugli altri 
    canali:
da un controllo si e' registrata l'esposizione alla 
    radiazione
dalle persone che stavano aspettando l'arrivo di soccorso 
    all'aperto
quando c'e' stato questo scoppio (a 3 km circa dal 
    sito).
Hanno misurato 3 persone su circa 90 e da tutti i 3 
    hanno
rilevato i dati allarmanti (non sievert, 100 mila cpm da uno
e 
    30 o 40 mila dagli altri due), una quantita' che richiede 
    unlavaggio
accurato del corpo per non ammalarsi (ma c'e' da 
    preoccuparsi
anche dell'esposizione interna.


Tutto questo e' 
    successo ai reattori dichiarati "i piu' sicuri", superati
tutti i 
    collaudi antisismici severissimi del 2009.


A voi tirare la 
    valutazione.


Yukari
______________________________________________
Fai mailing 
    list
Fai@???
https://www.autistici.org/mailman/listinfo/fai
---------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------
-Giappone: 
    una situazione nucleare diventata incontrollabile. Il mito della sicurezza 
    nucleare rimesso in causa--








Fonte: Greenpeace 
    France


Paris  12 marzo 2011 -  La situazione riguardo le centrali 
    nucleari di Fukushima, 250 km a nord di Tokio, è sempre più allarmante. 
    Un'esplosione su un reattore potrebbe  avere  già liberato  
    fortissime  dosi di radioattività, e anche  altri reattori 
    sembrano essere  in una situazione critica. 








L'edificio del reattore non ha retto



Il raffreddamento di almeno uno 
    dei reattori della centrale di Fukushima Daiichi non è stato assicurato 
    durante  parecchie ore . Il cuore  del reattore si è  allora 
    surriscaldato, la pressione e la temperatura hanno aumentato.  C'è 
    stato un'esplosione  e  l'edificio esterno del reattore è volato 
    per aria e forse anche  il recinto di confinamento che protegge il 
    cuore. 




"Più di un 
    scenario  alla  Tchernobyl, siamo in una concatenazione Three 
    Miglio Island, ossia una fusione lenta del cuore, ma con un livello di 
    gravità probabilmente superiore nella misura in cui il recinto  di 
    confinamento potrebbe essere stato  soffiato 
    dall'esplosione", spiega Sophia Majnoni. "I combustibili 
    radioattivi sarebbero allora in contatto con l'atmosfera, quindi  un 
    rischio di inquinamento maggiore." 




La nuvola radioattiva…



Se la radioattività è per 
    l'istante relativamente limitata alla porta della centrale,  è perché 
    si tratta direttamente di un'irradiazione proveniente del cuore del 
    reattore. E se il recinto di confinamento non è stagno, il problema più 
    grave sarà  la radioattività della nuvola invisibile che è fuoriuscita 
    col vapore di acqua e la polvere che si vede sulle 
immagini. 




"La grande 
    domanda adesso è di sapere cosa contiene la nuvola e dove si dirigerà: verso 
    il mare o verso le zone abitate-e sicuramente  al di là dei 20 o 30 km 
    evacuati ", riprende Sophia Majnoni. "Se la nuvola è 
    radioattiva, le popolazioni rischiano di essere esposte a due rischi: le 
    persone  esposte alla nuvola  respireranno ed assorbiranno i 
    radio-elementi che contiene. E/o le particelle radioattive contenute in 
    questa nuvola  ricaderanno a terra alla prima pioggia, contaminando 
    allora una zona di cui è assolutamente impossibile prevedere il perimetro 
    oggi." 




Altri reattori in pericolo



Parecchi reattori conoscono dei 
    rialzi inquietanti  di temperatura e di pressione. Un reattore tra 
    i  sei reattori della centrale vicina a Fukushima Daini che si trova a 
    12 km della centrale di Fukushima Daiichi, è più particolarmente toccato da 
    gravi problemi di raffreddamento. 




"Questi dati 
    fanno temere un altro incidente. Saremmo là in una situazione totalmente 
    inedita con parecchi reattori toccati in una stessa regione. Non 
    possiamo  assolutamente sapere quale sarebbero le conseguenze 
    ", conclude Sophia Majnoni . 




Il mito della sicurezza nucleare in questione



Venticinque anni dopo la 
    catastrofe di Tchernobyl di cui si è detto  che era legata ad 
    insufficienti norme di sicurezza delle centrali sovietiche, ci rendiamo 
    conto che, in un paese rinomato  sicuro come il Giappone, la catastrofe 
    arriva ugualmente. 




"Anche in 
    Giappone, paese al nucleare rinomato molto sicuro, la situazione sembra 
    sfuggire oggi ad ogni controllo. Ciò dovrebbe incitare tutti i paesi 
    nuclearizzati a rivedere la loro posizione, particolarmente il Giappone, 
    dove più di venti progetti di reattori sono presi in considerazione 
    ", nota Sophia Majnoni. "E per i paesi che fabbricano e vendono questa 
    tecnologia, come la Francia, la domanda che si pone è se continuare a 
    promuovere questa energia come essendo senza 
    rischio."