[movimenti.bicocca] Ciclo Pubblico/Privato

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Author: ivan
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Subject: [movimenti.bicocca] Ciclo Pubblico/Privato


Lilliput Bocconi (Un. Bocconi), Altroprofitto (Un. Bocconi), Coll. OSSSO (Un. Bicocca), Coll. Panoramix (Un. Statale), ULD (Un. Cattolica), Collettivo Studenti Statale in Lotta (Un. Statale)

PRESENTANO

ADESIONI: Rete di Lilliput - nodo di Milano, Forum Consumo Critico di Milano, Altreconomia, Terre di Mezzo, Sveglia Città Studi, Liste di Sinistra (Bicocca), Coordinamento Lombardo Nord-Sud del Mondo, Associazione Ideura, Fondazione Roberto Franceschi, Attac Italia, DS Milano, Verdi Milano, FGCI - Provincia Milano, Sinistra Giovanile Milano, Giovani Comunisti (Gruppo Iqbalmasih), Comitato Italiano Contratto Acqua... e altri in via di definizione.

in collaborazione con Casa della Cultura, Punto Rosso-Forum Mondiale delle Alternative, Cominciamodacapo

per informazioni: pubblicoprivato@???


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+ GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO - ore 21 +
presso Casa della Cultura - via Borgogna,3 - MM1 S.Babila

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        ITALIA: TRA "RISCHIO DECLINO" E NUOVO SVILUPPO
         Il ruolo del pubblico, il ruolo del privato
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  Relatori:
  · Pierluigi BERSANI - Europarlamentare PSE, responsabile economico DS
  · Giulio MARCON -    campagna "Sbilanciamoci!"
  · Marcello MESSORI - coordinatore area Scienze sociali "Fondazione Di Vittorio"






+ LUNEDÌ 21 FEBBRAIO - ore 21 +

presso Casa della Cultura - via Borgogna,3 - MM1 S.Babila

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  CHI CI GOVERNERÀ?
      Riforme costituzionali: interrogativi e inquietudini
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Relatori:
· Umberto ALLEGRETTI - direttore "Democrazia e Diritto"
· Franco BASSANINI - Senatore DS, Commissione Affari Costituzionali
· Massimo BORDIGNON -dir. Master Economia Pubblica Univ.Cattolica




  +    LUNEDÌ 28 FEBBRAIO -  ore 21   + 


presso Casa della Cultura - via Borgogna,3 - MM1 S.Babila

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DOVE SONO FINITI I SOLDI?
Perché lo stato non ha più le risorse per Scuola, Sanità,.
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Relatori:
· Marigia MAULUCCI - Responsabile Politiche Macroeconomiche Segreteria Confederale CGIL
· Laura PENNACCHI - Deputato DS, già Sottosegretario per il Tesoro e il Bilancio
· Alessandro SANTORO - docente Scienze delle Finanze università Bicocca, ATTAC Italia







Presentazione e programma dettagliato

"PRIVATO E' BELLO.
PUBBLICO E' MEGLIO?"
Domande, idee e provocazioni sul ruolo
dello Stato e del Mercato nell'Italia del XXI secolo

Negli ultimi anni si è assistito alla parziale o totale penetrazione del Privato in ambiti della nostra società in cui per decenni si è avuta una gestione monopolistica da parte dello Stato. Soltanto recentemente, tuttavia, questo tema sta entrando nel dibattito politico italiano.
Il nostro paese, abituato ad una gestione pubblica centralistica ed esclusiva, si trova adesso di fronte a novità importanti in settori centrali quali la fornitura di energia e telefonia, la sanità, l'istruzione e il mercato del lavoro; ma con quale consapevolezza?


Al centro dell'arena politica viene posta, più come dogma che come oggetto di discussione, l'utilità della concorrenza tra pubblico e privato. I sostenitori dell'apertura dei servizi sociali e pubblici ai privati sostengono che questa operazione comporti un adeguamento del sistema pubblico alle regole di efficienza e di efficacia del mercato, e tout-court riduca gli sprechi e migliori la qualità del servizio. Secondo questo ragionamento, quindi, dalla coesistenza Pubblico/Privato trarrebbero vantaggio tutti gli attori in campo: le imprese private, che potrebbero allargare le fonti di guadagno; i cittadini che avrebbe servizi minori e a minor prezzo; l'Amministrazione Pubblica che riuscirebbe a risparmiare risorse e ad attrarre nuovi consensi; le organizzazioni non profit che accrescerebbero il loro peso all'interno della società.


Al di là della questione della sostenibilità economica di alcune riforme, la discussione politica sembra non affrontare in maniera approfondita le radici di questa trasformazione. Il vero obiettivo da centrare attraverso la riflessione e il dibattito dovrebbe essere proprio il significato e le ragioni del ricorso al Privato.


Alcune domande semplici ma stuzzicanti possono essere utili:



    a.. Il Pubblico è necessariamente portatore di sprechi e scarsa qualità? Esistono esempi che smentiscono questa ipotesi? 




    a.. Il Privato comporta solo vantaggi o anche pericoli concreti? Quali sono questi pericoli? 




    a.. L'interesse della Collettività può essere garantito da enti che fanno legittimamente dell'interesse privato il proprio obiettivo? 




    a.. Ha ancora senso identificare la "cosa pubblica" con lo Stato Nazionale, visto che ci si muove sempre più in un'ottica europea, da un lato, e federalista dall'altro? 




    a.. Quali contributi possono giungere a questo dibattito dalle esperienze sempre più numerose in tutta la penisola, di partecipazione diretta e autorganizzazione "dal basso" dei Cittadini? 



In sintesi, quali possono e devono essere il significato, il ruolo e le regole del Pubblico nel nuovo secolo?


Questi sono quesiti che senza dubbio vanno posti all'attenzione dell'opinione pubblica nella loro totalità e complessità. Per contribuire a far ciò vorremmo dar vita a questo ciclo di incontri, convinti che la cosa peggiore sarebbe quella di accettare acriticamente lo sviluppo delle privatizzazioni e il contemporaneo recedere della sfera pubblica come l'unica via possibile al progresso e alla soddisfazione dei bisogni sociali.


Informazioni Operative: Cosa, dove e quando
Il primo ciclo si terrà alla Casa della Cultura di Milano tra novembre e febbraio. Sarà composto da 5 incontri di carattere introduttivo, con cui si affronteranno i termini generali della questione. L'intento è quello di fornire gli strumenti concettuali e il quadro complessivo delle problematiche esistenti, al fine di favorire la comprensione dei processi in atto di contrapposizione tra pubblico e privato (sanità, istruzione, trasporti, mercati del lavoro, ecc.)
Proprio di questo si occuperà il secondo ciclo, ancora in fase di costruzione, che sarà distribuito sul territorio tra le varie Università milanesi coinvolte, sulla base della disponibilità e della competenza dei vari gruppi studenteschi di ciascun Ateneo.
Si tratta di un percorso condiviso e partecipato sempre aperto a nuove idee, contributi e adesioni. La realizzazione dei singoli incontri sta passando attraverso l'elaborazione di gruppo di lavoro tematici, il cui obiettivo è produrre un contributo alla discussione, sia esso una semplice ma ricca raccolta di testi sulla materia, un vero e proprio studio, fino alla realizzazione di un lavoro creativo come un filmato o altro sul tema prescelto. Sarà quindi ben accetta ogni nuova possibile collaborazione, soprattutto se nella direzione di una forte interdisciplinarietà.

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