[Pacifistat] 22 aprile sciopero generale

Borrar esta mensaxe

Responder a esta mensaxe
Autor: Roberto Badel
Data:  
Para: pacifistat
Asunto: [Pacifistat] 22 aprile sciopero generale

[ https://www.funzionepubblica.gov.it/content/dettaglio-sciopero?id_sciopero=232&indirizzo_ricerca_back=/content/cruscotto-degli-scioperi-nel-pubblico-impiego | https://www.funzionepubblica.gov.it/content/dettaglio-sciopero?id_sciopero=232&indirizzo_ricerca_back=/content/cruscotto-degli-scioperi-nel-pubblico-impiego ]


Proclamato da: AL COBAS

Sindacati aderenti: FAO - FEDERAZIONE AUTISTI OPERAI - LMO LAVORATORI METALMECCANICI ORGANIZZATI - SGC SINDACATO GENERALE DI CLASSE - SLAIPROLCOBAS - SOA SINDACATO DEGLI OPERAI AUTORGANIZZATI -

Settore - Ente - Comparto: TUTTI i SETTORI - TUTTI i COMPARTI

Personale coinvolto: Tutti i settori pubblici e privati

[ https://www.funzionepubblica.gov.it/sites/funzionepubblica.gov.it/files/documenti/scioperi_pdf/232-11042022-1218045.pdf | https://www.funzionepubblica.gov.it/sites/funzionepubblica.gov.it/files/documenti/scioperi_pdf/232-11042022-1218045.pdf ]


"Dopo il primo sciopero generale dell’11.10.2021 A. L. Cobas indice un secondo sciopero generale il 22.04.2022 contro la guerra e l’invio di armi nei teatri bellici; per il rispetto della costituzione italiana, il ripristino delle libertà e l’eliminazione di ogni discriminazione sanitaria e d’opinione; contro le politiche del governo Draghi e dell’Unione Europea, esplicitamente rivolte a scaricare la crisi e gli stati emergenziali sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori ad esclusivo vantaggio della classe padronale e del potere finanziario; contro le delocalizzazioni, le privatizzazioni, la liberalizzazione dei subappalti e gli sfratti; contro i rincari speculativi dei prezzi di energia elettrica, gas, carburante e generi di prima necessità; contro ogni uso strumentale dello stato d’emergenza che permette discriminazioni dentro e fuori i luoghi di lavoro e che censura ogni forma di dissenso e manifestazione contro il pensiero unico del governo.
Ieri, con l’emergenza Covid il Governo ha emesso provvedimenti politici persecutori e anticostituzionali, invece di favorire la sanità pubblica.
Oggi parla di emergenza militare ed economia di guerra, inviando armi aII'Ucraina e aumentando le spese militari, invece d’investire in scuola, sanità e servizi pubblici.

Lo sciopero generale è convocato per gli obiettivi e per le ragioni che seguono:
— Contro la guerra e l’ invio di armi negli scenari di conflitto
— Per il rispetto della Costituzione Italiana, il ripristino delle libertà e l’eliminazione di ogni discriminazione sanitaria e d’opinione
— Contro ogni forma di licenziamento e contro la delocalizzazione della produzione.
L’introduzione della nuova tecnologia deve favorire la riduzione dell’orario di lavoro per lavorare tutti, lavorare meno, lavorare meglio.
— Per un salario minimo intercategoriale di 1500 euro netti mensili.
— Per un piano d’investimenti e di assunzioni straordinarie in tutti i settori di pubblica utilità a partire da sanità, trasporto pubblico, scuola e servizi sociali in generale, che devono essere universali e gratuiti e per la ripubblicizzazione delle aziende esercenti i servizi pubblici.
— Contro le grandi opere speculative, per la tutela dell’ambiente e per un piano concreto di ricostruzione e messa in sicurezza del territorio.
— Contro ogni forma di sospensione del salario e dei diritti per chi non si sottopone al Green Pass ed ogni forma di coercizione e ricatto.
— Contro le morti sul lavoro, per la sicurezza e la tutela della salute, eliminando il rischio alla fonte, I’eliminazione delle fonti inquinanti e il loro smantellamento, garantendo l’occupazione agli stessi lavoratori dei siti, impegnandoli nelle bonifiche anche attraverso un’adeguata formazione (ad esempio ILVA di Taranto).
— Contro gli sfratti, per l’ampliamento dell’offerta abitativa a canone sociale e per affermare il diritto all’abitare. Per l’abolizione della cedolare secca.
La questione degli affitti e della precarietà abitativa è un tema centrale che alimenta disuguaglianze e impoverimento crescente, al pari della mancanza di lavoro e della sua precarizzazione.
— Contro ogni forma di limitazione del diritto allo sciopero e per l’abolizione degli accordi sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro a partire da quello del 10.01.2014. Le decisioni devono tornare in capo ai lavoratori e ai loro rappresentanti eletti liberamente in ogni OO.SS. riconosciuta dai lavoratori.
— Per l’abrogazione del Jobs Act e l’abolizione del precariato.
— Per il diritto alla pensione a 60 anni o 35 anni di lavoro e contro la Legge Fornero.
— Contro ogni forma di discriminazione per colore, etnia, genere, religione e per la parità di diritti dentro e. fuori i luoghi di lavoro."