[Lecce-sf] corteo antiracism 28 sera a Lecce

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Author: Silverio Tomeo
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To: coordinamento-antirazzista-pugliese, coordinamento antifa, città plurale, social forum
Subject: [Lecce-sf] corteo antiracism 28 sera a Lecce
COMUNICATO STAMPA

Il corteo promosso per il 28 giugno segna solo l'inizio di una serie di
attività previste sul territorio per sensibilizzare l'opinione pubblica
sulla situazione politica attuale. Questo è da intendersi come momento
iniziale di un percorso che stabilirà la nascita di un coordinamento
antirazzista salentino.

Il progetto nasce in seguito ad alcune assemblee pubbliche con varie
associazioni del territorio che hanno deciso di impegnarsi e rendersi parte
attiva di questo processo.

Le associazioni che compongono il coordinamento antirazzista sono:

Zei Spazio Sociale; Anpi Lecce; Arci Lecce; Link Lecce; Udu Lecce; Diritti a
sud; Lea; Arcigay; Agedo; Rane; Meticcia; Diritti al sud; Rete della
conoscenza; Brigate solidarietà attiva; Comitato no al carbone; Movimento no
tap; Collettivo Alta tensione; Collettiva TFQ Brindisi; Comunità Kenyota
Lecce; Comunità italo-senegalese Lecce; Collettivo giovani Zei; Lecce bene
comune; Potere al popolo Lecce; Potere al popolo Brindisi; Lua; Università
popolare; Fronte della gioventù comunista Lecce; Reazione Castrì; Casa delle
donne; Randage; Sportello dei diritti Lecce; Phlios Lecce

Ci stanno abituando ad avere paura dell'altro, a non fidarci del "diverso",
creando un clima diffuso di ostilità e psicosi, il cui unico scopo è
frammentare la comunità lasciandoci soli e vulnerabili.

*28 GIUGNO CORTEO ANTIRAZZISTA

H:20.00 PORTA NAPOLI*

Ricostruiamo il tessuto sociale che da ormai troppi anni viene logorato da
politiche razziste e xenofobe.

Definire l'immigrazione il "problema", causa della fortissima crisi che
viviamo quotidianamente è un modo ipocrita di distogliere il focus.

È una subdola maniera per aggirare quelle che sono le vere matrici di un
declino progressivo: la repressione della cooperazione di tutta la società,
in favore di politiche di austerità che hanno avuto effetti disastrosi; con
l'eliminazione di ogni diritto che sia di tutela lavorativa o di garanzia di
un'istruzione pubblica e accessibile.

L'ennesima conferma si attua puntuale nelle scelte del governo Lega-5stelle,
che niente ha a che fare con il cambiamento.

Chiudere i porti è un atto di brutalità inaudita.

È disumano lasciare una nave con donne e bambini al proprio destino, in
balia delle onde aspettando che qualcun altro si faccia carico di quella che
rappresenta una responsabilità e un dovere umano, sociale e civile.

Basta stare zitti, basta girarsi dall'altra parte e fare finta che sia per
il nostro bene.

Ora, più che mai, preme la necessità di scendere di nuovo nelle strade,

Per riportare quel senso di solidarietà e lottare contro i veri problemi di
questa comunità, come di tutto il paese.

Al grido degli sfruttati chiederemo un censimento del "precariato" e non uno
su basa etnica; grideremo responsabilità nei confronti di chi scappa anche
per un destino migliore; grideremo per ritrovare il coraggio di una società
impaurita

Il 28 giugno uniamoci e ricominciamo a lottare per la valorizzazione delle
nostre differenze contro l'odio immotivato ed ogni forma di razzismo.





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