[nuovopci] La putrefazione della Repubblica Pontificia, l’AC…

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Author: \(nuovo\) Partito comunista italiano
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To: Npci Inter
Subject: [nuovopci] La putrefazione della Repubblica Pontificia, l’AC di Roma e la costituzione del Governo di Blocco Popolare
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Comunicato CC 17/2016 - 10 settembre 2016

[_Scaricate il testo del comunicato in Open Office [4] / PDF [5] / Word
[6]_]

VALORIZZARE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RAGGI PER FAR FARE UN PASSO
AVANTI ALLA RIVOLUZIONE SOCIALISTA!

La putrefazione della Repubblica Pontificia,
l'AC di Roma e la costituzione del Governo di Blocco Popolare

A Roma il ballottaggio del 19 giugno ha suonato la fine della
successione di AC dei partiti delle Larghe Intese (centro-destra e
centro-sinistra a rimorchio dei primi). Sono i partiti che da anni
aggirano la Costituzione del 1948 e forniscono la maggioranza
parlamentare ai governi della Repubblica Pontificia e
all'amministrazione statale che sfrutta e devasta l'intero paese: ora
hanno perso il Comune della capitale della RP. La struttura
amministrativa di Mafia Capitale è caduta nelle mani del Movimento
Cinque Stelle. Da allora due sono le vie oggettivamente percorribili in
contesa per il futuro: o sarà il sistema di Mafia Capitale a risucchiare
la nuova Amministrazione Comunale nella putrefazione della Repubblica
Pontificia o saremo noi comunisti capaci di orientare le masse popolari
della capitale della RP a sfruttare la vittoria del 19 giugno, a
mobilitarsi e organizzarsi a un livello superiore, a lottare con
decisione per i propri interessi su ogni terreno e in ogni campo, in
ogni azienda, in ogni scuola e in ogni quartiere facendo così compiere
un passo avanti al movimento per la costituzione di un governo nazionale
d'emergenza, il Governo di Blocco Popolare [7].

Infatti anche a Roma sta a noi comunisti mobilitare quanto di avanzato
vi è in ogni settore e in ogni ambiente e isolare i responsabili di
Mafia Capitale e i loro servi irriducibili. Questo sistema di degrado
materiale, intellettuale e morale e di guerra fa centro a Roma, ma è
sistema nazionale legato a doppio filo alla UE, alla BCE, alla NATO e
alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani
e sionisti di cui il Vaticano è uno dei pilastri portanti.

Virginia Raggi, la sua giunta municipale e la sua maggioranza consiliare
possono e devono decidere a quale di quelle due vie dare il loro
contributo. Ancora esitano: l'idea che un'Amministrazione Comunale
faccia gli interessi delle masse popolari romane senza fare la guerra al
sistema politico dominante a Roma e in Italia, cioè alla Repubblica
Pontifica, è la maschera con cui in questi giorni coprono i loro loschi
propositi personaggi e gruppi che vogliono risucchiare la nuova
amministrazione nel gorgo della corruzione e della criminalità
organizzata, della guerra NATO e del disastro sociale e territoriale.
Questo è la Repubblica Pontificia in putrefazione.

In realtà, nessuna città come nessuna azienda si salva da sola. Ognuna
si salva principalmente contribuendo alla salvezza comune. Quello che è
impossibile fare all'Amministrazione Comunale di Luigi De Magistris a
Napoli, all'AC di Chiara Appendino a Torino e all'AC di ogni altra città
e paese, è doppiamente impossibile all'AC di Virginia Raggi a Roma. Chi
vuole fare gli interessi delle masse popolari romane deve dichiarare
guerra alla Repubblica Pontificia e alla Corte Pontificia, alla NATO e
alla UE, deve promuovere la mobilitazione e l'organizzazione delle masse
popolari che sono la sua forza, deve collegarsi con tutte le
amministrazioni comunali obbligate anch'esse a lottare contro il governo
centrale: da Napoli, a Messina, a Torino. La lotta per i rinnovi
contrattuali e la difesa del CCNL e la mobilitazione per finalmente
attuare le parti progressiste della Costituzione del 1948 contribuiscono
ai compiti che un'Amministrazione Comunale favorevole alle masse
popolari deve assolvere e una simile AC le deve appoggiare con tutte le
sue risorse.

Ma la particolarità di Roma consiste nel fatto che il principale dei
"poteri forti" di Mafia Capitale è il Vaticano con la sua Corte
Pontificia [8] e la sua rete di dicasteri, ordini, congregazioni,
proprietà immobiliari e finanziarie, affari, ospedali, scuole ed opere
pie. Alla corte Pontificia fanno capo una parte importante degli eventi
romani, del turismo romano, delle attività economiche di Roma, delle
proprietà immobiliari e delle banche romane. Per la Corte Pontificia
Roma è solo il teatro per la messa in scena della sua opera mondiale
come la popolazione italiana è solo gregge [9] da tosare per attingere
le risorse necessarie per compierla. Pensare di amministrare Roma
"ignorando" questo, senza mettere a contribuzione anche tutti gli
organismi di questa rete, senza mobilitare capillarmente i lavoratori
onesti a denunciare complotti, intrighi e reati, senza appoggiarli
quando li impediscono, è votarsi a continuare a servire il sistema di
Mafia Capitale, o per incoscienza o in esecuzione di un astuto disegno:
cambiare tutto per non cambiare niente.

Per fare gli interessi delle masse popolari romane, bisogna mobilitare
le stesse a organizzarsi e a lottare per i propri interessi particolari
e generali, a prendere capillarmente subito e direttamente, d'emergenza,
le misure immediate utili e necessarie e a preparare quelle di più lungo
respiro. Non si tratta di far funzionare meglio la macchina
amministrativa di Mafia Capitale e tanto meno di elaborare a tavolino un
piano generale di dettaglio di una buona gestione di Roma in cui gli
affaristi e i criminali di Mafia Capitale dovrebbero fare quello che è
contro i loro interessi. Niente piani generali di gestione ordinaria,
velleitari perché non abbiamo ancora creato le condizioni per attuarli,
ma mettere con misure d'emergenza a contribuzione tutte le risorse e
tutti gli individui di buona volontà per mobilitare e organizzare, per
elevare la coscienza e portare all'azione diretta la parte progressista
delle masse popolari, isolare i poteri forti e i loro agenti
irriducibili e attuare subito e direttamente in ogni caseggiato, in ogni
quartiere, in ogni azienda, in ogni scuola e in ogni istituzione le
misure immediate già possibili e creare le basi per le altre.

È una menzogna vergognosa ed evidente sostenere che non ci sono i soldi.
I soldi ci sono per ogni opera per cui occorrono soldi. Da decenni il
denaro che circola in Italia è tutta moneta fiduciaria, cioè moneta
creata dalle banche facendo un prestito e aprendo un conto corrente al
debitore: in una quantità che dipende dalle decisioni dei banchieri.
Quindi si tratta solo di creare caso per caso e su scala generale i
rapporti di forza necessari per convincere i banchieri a fare credito
per le opere necessarie e utili alle masse popolari, come fino adesso lo
hanno fatto per le operazioni di Mafia Capitale e per speculazioni
finanziarie e immobiliari di ogni genere.

Il malandare di Roma non è un fatto isolato in un paese che funziona
bene per le masse popolari. Roma è solo il centro del marasma che la
Repubblica Pontificia e i gruppi imperialisti europei, americani e
sionisti impongono in tutto il nostro paese come nel resto del mondo.
Nell'interesse delle masse popolari romane, Roma può e deve diventare un
centro particolare della lotta generale per porre fine a questo marasma,
può profittare perfino della presenza del Papato, imparando da quello
che fecero anni fa i romani, al tempo di Pio IX e della Repubblica
Romana (1846-1849).

_A fronte del corso catastrofico delle cose che la borghesia
imperialista impone a tutto il mondo, il (nuovo) Partito comunista
italiano chiama ogni lavoratore, donna, giovane, immigrato e pensionato
a diventare comunista, cioè ad assumersi la missione di mobilitare le
masse popolari del nostro paese a fare la rivoluzione socialista e
instaurare il socialismo_.

Abbiamo preso questo appello dal nostro Comunicato CC 15/2016 [10] a cui
rimandiamo e lo rilanciamo a conclusione di questo appello a far
diventare la vittoria del 19 giugno 2016 un passo avanti della guerra
popolare rivoluzionaria [11] che instaurerà il socialismo nel nostro
paese.

COSTITUIRE CLANDESTINAMENTE IN OGNI AZIENDA CAPITALISTA, IN OGNI AZIENDA
PUBBLICA, IN OGNI ISTITUZIONE E IN OGNI CENTRO ABITATO UN COMITATO DI
PARTITO PER ASSIMILARE LA CONCEZIONE COMUNISTA DEL MONDO E IMPARARE AD
APPLICARLA CONCRETAMENTE OGNUNO NELLA SUA SITUAZIONE PARTICOLARE!

STUDIARE IL _ MANIFESTO PROGRAMMA [12] _DEL PARTITO È LA PRIMA ATTIVITÀ
DI CHI SI ORGANIZZA PER DIVENTARE COMUNISTA. STABILIRE UN CONTATTO
CLANDESTINO CON IL CENTRO DEL PARTITO È LA SECONDA. PROMUOVERE LA
COSTITUZIONE DI OO E OP E IL LORO ORIENTAMENTO A COSTITUIRE IL GBP È LA
TERZA.

_**************_

_Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste
nell'usare TOR [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html_],
aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle caselle
del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica del
Partito [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html_]. _

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[6]
http://nuovopci.it/voce/comunicati/com2016/com17-16/Com.CC_17_16.09.10_AC_Raggi_e_putrefazione_della_RP.doc
[7] http://nuovopci.it/dfa/avvnav07.html
[8] http://nuovopci.it/voce/voce23/futvtind.html
[9] http://nuovopci.it/voce/comunicati/com2016/com.16.08.30.html
[10] http://nuovopci.it/voce/comunicati/com2016/com.16.08.26.html
[11]
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