Questa è semplicemente per dire a tuttu che è stato il mio primo HM ed è
stata una delle esperienze più belle che abbia mai vissuto finora.
Devo ammettere che non me l'aspettavo così.
Ce so' stati gli scazzi sui "temi caldi", i portieri, le telecamere, i
ritardi e l'organizzazione traballante.
Anche questo non me l'aspettavo proprio così.
C'è stato il conoscere le persone "di ciccia" che stanno dietro ai nick
che leggo da un po', il conseguente "prendere le misure" e "annusarsi"
per capire quali strade ci accomunano e ci avvicinano. Alcune erano
semplici da imboccare, ci si palesavano davanti senza sforzo; altre
erano tortuose e in salita.
Anche questo non me l'aspettavo così.
C'è stato il vedere la geometria e il ritmo di un polo universitario
normalmente normato, in cui si aggirano sfruttati cognitivi
contingentati nei tempi e negli spazi di vita, completamente squassato e
ribaltato: le aule dove per tutto l'anno si fa una cazzo di lezione
frontale trasformate in spazi di discussione, laboratori, dormitori e
sale giochi. Ho visto i margini di un'istituzione totale come
l'università abbattuti e riplasmati da una comunità di acari che si
appropria delle dimensioni come il tempo e lo spazio per metterle in
comune, e farci qualcosa di buono.
Avevo una vaga idea, ma non me l'aspettavo, così.
Mi aspettavo invece che la parte più bella, importante, costruttiva di
tutto questo fosse: l'incontro.
Me lo aspettavo, che il momento più gustoso riguardasse
l'interconnessione tra le esperienze, i progetti, le storie, le persone.
Mi immaginavo che avrei percepito una tensione sincera diretta
all'altro, piegata sull'altro: con obiettivo la comprensione delle
relazioni, capire cosa collega l'Emilio che ho bramato (e mai visto dal
vivo) per tutta la mia infanzia con "Love is in the air", conoscersi
pulendo un cesso o sbucciando le patate, rendere concreti i bei ricordi
usandoli come mattoni per costruire l'utopia che dissipa ogni nostalgia.
Questo sì, me l'aspettavo; ma la realtà ha superato ogni aspettativa
possibile: con tuttu voi ho capito un po' meglio come quel che ci
caratterizza singolarmente, le nostre identità, acquistino un senso più
grande, un livello di complessità e potenza ulteriore, quando vengon
messe in relazione. Ho sentito di far parte di un "noi" che è grande e
potente. Se ogni tanto mi succede che la solitudine mi piglia, in questi
giorni ho avuto la sensazione di chi spossatu ma soddisfattu si
addormenta serenamente sul petto di un amicu.
Grazie a tuttu.
Davvero abbestia.
rakk
P.S.
http://kisscartoon.me/Cartoon/Rick-and-Morty-Season-2/Episode-4?id=62836