[RSF] Il nostro maggio

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Auteur: comune-info
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À: forumroma
Sujet: [RSF] Il nostro maggio
3 MAGGIO, TERRA COMUNE
<http://comune-info.net/2015/04/la-terra-comune-hugo-blanco/>

UNA GRANDE GIORNATA. PER FAVORE PRENOTATE
<http://comune-info.net/2015/04/la-terra-comune-hugo-blanco/>

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LA TENDA, ZARA E IL MIO VIAGGIO SENZA SOLDI
<http://comune-info.net/2015/04/il-mio-viaggio-contadino-senza-soldi/>

"Ciao Comune, ti seguo ormai da tempo, ti ho conosciuto attraverso
alcuni post su facebook. Siete davvero bravi. I vostri articoli sono
un mix di denuncia sociale e di speranza, quella speranza che nasce
mettendo in luce la lotta dei piccoli, la lotta dal basso, la lotta di
chi cura e difende la terra e le relazioni umane. Da parte mia vivo da
due anni e mezzo in un viaggio contadino e zingaro: tenda, cane (Zara)
e fattorie. Scambio lavoro e relazioni con chi cura la terra in modo
naturale. Un viaggio che non ho più voglia di fermare. Con più di
venti esperienze ho condiviso, senza soldi di mezzo, mutuo aiuto,
ospitalità, coltivare sano e vivere sano. Ho lasciato tutto per fare
questo. Vivo con poche centinaia di euro all'anno, ogni tanto faccio
il pastore in alpeggio per far quadrare i conti. Il bene comune è
l'unica soluzione. Non voglio più possedere niente, perchè la
realtà è che non possediamo niente… eppure non ho mai avuto tante
sicurezze come ora. Vi auguro molta fortuna e grazie per il vostro
prezioso lavoro. Camminiamo insieme"
FABIO BERTOCCO
<http://comune-info.net/2015/04/il-mio-viaggio-contadino-senza-soldi/>

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IL NOSTRO MAGGIO <http://comune-info.net/2015/04/il-nostro-maggio/>

I mercati e i governi sono abituati: c'è sempre qualcuno che
protesta, stanco di essere deriso, umiliato, derubato. Generalmente,
si tratta di persone che vengono ignorate, cooptate oppure
schiacciate. Il problema può nascere quando quel qualcuno riesce ad
aprire crepe un po' più profonde nella dominazione dei territori e
del tessuto della società. Ecco, a Milano contro l'Expo, nelle scuole
di ogni regione e tra gli ulivi secolari della Puglia quel
“problema” sembra potersi fare più visibile. Esiste però, in
misura diversa, in modo manifesto o in potenza, in molti altri luoghi
e occasioni. In tre anni, le piccole antenne di questo nostro
irrilevante mezzo di comunicazione, Comune-info, hanno registrato
segnali e movimenti tellurici tra quelli che stanno “in basso” -
los de abajo, dicono quelli che conoscono le lingue - che abbiamo
raccontato come potevamo. A qualcuno sembrerà strano ma ci sono molte
persone che si svegliano senza interrogarsi sull'esito dello scontro
finale sull'Italicum
GIANLUCA CARMOSINO <http://comune-info.net/2015/04/il-nostro-maggio/>

► 1 MAGGIO A MILANO: YES MAYDAY NO EXPO <http://www.noexpo.org/>

► 1 MAGGIO A TARANTO: CONCERTONE
<https://www.facebook.com/events/1429914980634811/>
(FACEBOOK)

► 1 MAGGIO A LAMPEDUSA
<http://comune-info.net/2015/04/venite-a-lampedusa/>

► INSEGNANTI, QUESTO È IL MOMENTO DI RIBELLARSI
<http://comune-info.net/2015/04/insegnanti-questo-e-il-momento-di-ribellarsi/>
ALAIN GOUSSOT

IL VILLAGGIO DEGLI ALBERI E DELLE BAMBINE
<http://comune-info.net/2015/04/piplantri/>

Piplantri è un villaggio indiano abitato da 8.000 persone. Il
consiglio di villaggio ha messo in moto un meccanismo che lega la
riforestazione dei terreni comuni, il miglioramento delle condizioni
economiche dei residenti e il futuro delle bambine in un paese in cui
gli aborti selettivi e l'abbandono o la soppressione delle neonate
sono un problema serio. Il villaggio pianta 111 alberi da frutta per
ogni bambina che viene al mondo. Negli ultimi sei anni ne hanno
piantati più di 250.000 e per evitare che fossero infestati dalle
termiti li hanno circondati di due milioni e mezzo di piante di aloe
vera. Gli alberi e l'aloe sono la principale fonte di reddito per le
famiglie. Piantano gli alberi e poi vanno a trovare i genitori della
nuova bambina con una proposta, un deposito monetario vincolato a nome
della loro figlioletta per i successivi vent'anni: 10.000 rupie le
mette il padre, 21.000 sono raccolte tra gli abitanti del villaggio. I
genitori firmano una dichiarazione legale, in cui si impegnano a non
far sposare la figlia prima della sua maggiore età, a mandarla a
scuola regolarmente e ad aver cura degli alberi. A Piplantri le
famiglie piantano pure 11 alberi quando muore un parente. Alla stampa
hanno detto che da loro non si verificano reati da quasi un decennio e
che stanno dimenticando com'è fatta la polizia
MARIA G. DI RIENZO <http://comune-info.net/2015/04/piplantri/>

LA FABBRICA DELLA SALUTE. SI FA PER DIRE
<http://comune-info.net/2015/04/la-fabbrica-della-salute-si-fa-per-dire/>

Oggigiorno siamo tutti malati. Come si spiega questo in un mondo in
cui la ricerca promette continuamente di debellare l'umanità dalle
malattie? Alla base di ciò sono una errata percezione di ciò che
sono le “malattie” ma soprattutto enormi interessi economici. Del
resto se il settore medico-farmaceutico è il primo al mondo per
fatturato un motivo ci sarà. La notizia positiva è che è possibile
cambiare questo stato di cose, a partire dall'assunzione di
responsabilità della propria salute in prima persona, dobbiamo
smettere di delegarla completamente ad altri. Ma dobbiamo anche
riscoprire la consapevolezza che la malattia in sé non esiste ma è
solo una (importantissima) comunicazione del nostro organismo,
“stiamo facendo qualcosa di sbagliato”... E cominciare a vivere
diversamente, ad esempio in maniera più naturale, a partire dal modo
in cui ci alimentiamo
ANDREA BIZZOCCHI
<http://comune-info.net/2015/04/la-fabbrica-della-salute-si-fa-per-dire/>

EXPO 2015. NUTRIAMO IL PROFITTO
<http://comune-info.net/2015/04/expocrisia-2015-nutriamo-il-profitto/>

“Nutrire il pianeta” recita lo slogan di Expo 2015 e la mente
corre subito al miliardo di affamati che affollano il mondo. Ma di
affamati a Milano non ce ne sarà neanche uno, perché del loro
destino in realtà non importa niente a nessuno. Siamo solo di fronte
all'ennesimo caso di ipocrisia. Basta scorrere la lista degli sponsor
per rendersene conto. Ai primi posti spiccano nomi come Coca-Cola,
Nestlè, Ferrero, Unilever. Se davvero vogliamo nutrire il pianeta
abbiamo bisogno di un altro modo di distribuire le terre, di gestire
le sovvenzioni all'agricoltura, di regolare gli accordi commerciali
FRANCESCO GESUALDI
<http://comune-info.net/2015/04/expocrisia-2015-nutriamo-il-profitto/>

► NUTRIRE LE MULTINAZIONALI, MASSACRARE IL PIANETA
<http://comune-info.net/2015/04/nutrire-le-multinazionali-expo/>

IL DILETTANTE
<http://comune-info.net/2015/04/il-dilettante-varoufakis/>

Più la gente crepa più volano le borse. Hanno dichiarato guerra
alla società come possono tollerare un tizio senza cravatta che vuole
fare dell'economia un sapere al servizio degli esseri umani?
FRANCO BERARDI BIFO
<http://comune-info.net/2015/04/il-dilettante-varoufakis/>

LA DELEGITTIMAZIONE IPOCRITA DI TSIPRAS
<http://comune-info.net/2015/04/la-delegittimazione-ipocrita-di-tsipras/>

Quando Mario Draghi dice che “il tempo sta finendo” e che, in
sostanza, la Grecia ha abusato della pazienza del potere fa un
discorso chiaro. Ne hanno le scatole piene delle astruse lezioni del
ministro Varoufakis. Adesso basta: Atene deve accettare il piano di
riforme strutturali che, con esiti disastrosi, era stato adottato
negli anni precedenti, quando - come tra il 2008 e il 2013 - il Pil
greco è sceso del 27 per cento, la spesa pubblica del 35 e i
disoccupati sono arrivati al 28 per cento. Da parte loro, Brussels
Group e Fmi esigono un nuovo massacro delle pensioni e una più
estrema deregulation del mercato del lavoro. Solo in tal caso, il
prestito di 7,2 miliardi potrà essere concesso dal Fmi. Per favorire
la patrimonialità delle banche elleniche, intanto, i successori della
Troika chiedono la confisca “senza deroghe” delle prime case in
caso di non pagamento del mutuo. La concentrazione della liquidità
europea nelle mani dei ricchi s'impone con la solita ipocrita
astrazione del linguaggio e la spregevole crudeltà dei fatti
ANDREA FUMAGALLI
<http://comune-info.net/2015/04/la-delegittimazione-ipocrita-di-tsipras/>

DA NORD A SUD, È TEMPO DI FILIERA CORTA
<http://comune-info.net/2015/04/da-nord-a-sud-viaggio-tra-le-filiera-corta/>

Marina organizza cene a Napoli in cui produttori e cittadini
consumatori mangiano allo stesso tavolo. L'associazione Biorekk di
Padova coinvolge contadini e acquirenti nell'individuazione del prezzo
di un prodotto. La rete Sos Rosarno accorcia la filiera di
distribuzione delle arance calabresi. Obiettivo comune di queste
esperienze di filiera corta? Ricomporre le relazioni sociali,
ripensare il rapporto con la terra e con i suoi frutti, costruire una
cogestione del sistema di produzione del cibo
MARZIA CORONATI
<http://comune-info.net/2015/04/da-nord-a-sud-viaggio-tra-le-filiera-corta/>

OMBRE SEMPRE PIÙ LUNGHE SULLA TUNISIA
<http://comune-info.net/2015/04/ombre-sempre-piu-lunghe-sulla-tunisia/>

I media mainstream locali, e ancor più quelli europei, raccontano di
una Tunisia molto impegnata nella difficile transizione verso la piena
democrazia. Nel Nordafrica, dicono, c'è un gran bisogno di un paese
forte, coraggioso e laico, capace di resistere all'integralismo
religioso e al terrorismo politico. Peccato che ci sia poco di vero in
questa immagine, un'immagine costruita con tanta cura da sembrare più
il frutto di un sapiente lavoro di pubbliche relazioni che non una
credibile fotografia della realtà. La rivoluzione degli ultimi giorni
del 2010 sembra molto lontana, la scena politica è tornata torbida e
a Tunisi perfino i giovani cominciano a esser ripiegati su stessi e su
certe illusioni che sembrano sfumate per sempre. Difficile immaginare
cosa potrebbe fornire oggi una nuova scintilla, un sussulto di
indignazione indispensabile a riprendere un cammino che la rivoluzione
era riuscita a portare alla luce in modo inatteso quanto dirompente
PATRIZIA MANCINI
<http://comune-info.net/2015/04/ombre-sempre-piu-lunghe-sulla-tunisia/>

IL SENSO DELLE PERIFERIE
<http://comune-info.net/2015/04/il-senso-delle-periferie-e-della-citta/>

Frantumazione dei legami solidali, consumismo, abbandono di ogni
speranza di riscatto sociale, aumento della povertà, grumi di
palazzine addossate ai grandi centri commerciali. Oggi possiamo ben
dire, fuori da ogni metafora, che la città (Roma in particolare), è
una gigantesca periferia, ricca di disuguaglianze sociali e di lotte
di tutti contro tutti. Per questo abbiamo bisogno di sostenere la
partecipazione e l'autorganizzazione dei cittadini ma anche di
ripensare il ruolo dei municipi, enti di prossimità, e di riavviare
una discussione politica nei territori su questi temi. “È nelle
pieghe di questa contraddizione, tra marginalità e abbandono, da una
parte, e riconquista e trasformazione dei luoghi dove si svolge la
vita quotidiana - scrive Enzo Scandurra - che possono svilupparsi
pratiche sociali e di vita comunitaria antagoniste alla vecchia
centralizzazione verticistica”
ENZO SCANDURRA
<http://comune-info.net/2015/04/il-senso-delle-periferie-e-della-citta/>

RISCOPRIRSI BAMBINI NELLA CITTÀ DEI RAGAZZI
<http://comune-info.net/2015/04/riscoprirsi-bambini-nella-citta-dei-ragazzi/>

Immaginate uno spazio immenso, circondato da costruzioni basse e
colorate, con un grande spiazzo all'aperto per fare disegni enormi.
Qua e là aree con il prato verde, arredate da giochi per bimbi di
tutte le età. La mattina, un brulicare di bambini, il pomerggio anche
mamme e papà. E poi aule didattiche, corridoi arredati di libri,
spazi per teatro, poster sui muri, piccole e grandi sale dove
raccontare o ascoltare storie seduti a terra in cerchio, scoprire la
scienza giocando, assistere o preparare spettacoli dei burattini...
Abbiamo bisogno di Città dei ragazzi. Qualcuno ha cominciato
autorganizzandosi
CARMEN
<http://comune-info.net/2015/04/riscoprirsi-bambini-nella-citta-dei-ragazzi/>

FRANCESCO HA APERTO UN CANTIERE
<http://comune-info.net/2015/04/papa-francesco/>

Maestro, scrittore, Roberto Sardelli è prima di tutto il “prete
degli ultimi”, una mosca bianca per la chiesa di Roma. Don Sardelli
è noto soprattutto per la sua scelta di vivere nei primi anni '70 tra
i baraccati dell'Acquedotto Felice dove fondò la Scuola 725 e per il
libro “Non tacere”, che suscitò grande scandalo a Roma. Per
questo il suo punto di vista sulle scelte di papa Francesco merita
attenzione. “Sono un semplice prete che per 50 anni ha tenuto fede
alla sua scelta degli ultimi. Se questo è poco, è quel poco che mi
ha dato la forza di parlare e di gridare”, scrive oggi don Roberto
nel libro, “Il neo di Francesco”. Per i credenti e per la società
“Francesco è una speranza storica che non possiamo lasciar passare
aspettandone un'altra… La porta del cantiere è stata aperta da
Francesco stesso. A noi il dovere di valicarla”. Come? Prima di
tutto con la rivitalizzazione, all'interno della chiesa, degli
organismi di base, con la riscoperta del concetto di territorio, con
l'impegno per la pace, con il dare senso al ruolo di vescovo di Roma.
Secondo don Roberto la visita del papa a Lampedusa, la prima visita
ufficiale fuori dalla diocesi di Roma, ha segnato una rottura, “un
momento alto e inquietante del suo servizio”: in quei giorni papa
Bergoglio è riuscito a imporre uno stile diverso, mettendo per la
prima volta, dopo molto tempo, in seconda fila gli apparati e le
autorità, per privilegiare il “contatto diretto con il popolo e con
la tragedia migrante”
ROBERTO SARDELLI <http://comune-info.net/2015/04/papa-francesco/>

LEZIONE DI ITALIANO
<http://comune-info.net/2015/04/questa-e-una-lezione-di-italiano/>

Dove sono i migranti quando i media non hanno tragedie da
spettacolarizzare? Cosa fanno e pensano? Di cosa è fatta la loro vita
di ogni giorno? Adamo Banelli ha preso la sua macchina fotografica e
ha cominciato a camminare per le strade di Roma. Dopo la festa dei
Sikh, ecco una lezione di italiano della comunità filippina. Una
galleria fotografica
ADAMO BANELLI
<http://comune-info.net/2015/04/questa-e-una-lezione-di-italiano/>

LE VITE CONTANO, NON I CONFINI
<http://comune-info.net/2015/04/le-vite-contano-non-i-confini/>

Si può lasciar morire milioni di persone in nome dei cosiddetti
confini? Le donne i confini imposti li conoscono bene. Dal rifiuto di
quei confini che ci tenevano chiuse nel privato è iniziata la nostra
lotta, da quei confini arbitrari abbiamo voluto e saputo liberarci.
Per questo le donne di ogni paese europeo devono oggi essere
determinate a esigere che la legislazione sull'immigrazione venga
totalmente cambiata, basandosi sul diritto primario di ogni essere
umano a spostarsi liberamente
FLORIANA LIPPARINI
<http://comune-info.net/2015/04/le-vite-contano-non-i-confini/>

COME NASCE UNA RIVOLTA
<http://comune-info.net/2015/04/come-nasce-una-rivolta/>

Col pretesto della razza, poliziotti bianchi uccidono neri.... col
pretesto del tifo sportivo..., col pretesto della religione..., col
pretesto del progresso... Il bullismo, a tutti i livelli, avanza. Se
cresce il senso di esclusione e di ingiustizia, se sale la sensazione
netta di essere fuori e di essere tenuti fuori, una parte delle
persone si rivolta. Si rivolta contro gli ancora più deboli (la
maggioranza) oppure contro gli ancora più forti. I silenziosi, gli
opportunisti? Stanno al centro...
ENRICO EULI <http://comune-info.net/2015/04/come-nasce-una-rivolta/>

GRAMMATICA DELLA FANTASIA <http://comune-info.net/>

"Se un bambino scrive nel suo quaderno «l'ago di Garda», ho la
scelta tra correggere l'errore con un segnaccio rosso o blu, o
seguirne l'ardito suggerimento e scrivere la storia e la geografia di
questo «ago» importantissimo, segnato anche nella carta d'Italia. La
Luna si specchierà sulla punta o nella cruna? Si pungerà il naso? Un
«libbro» con due b sarà soltanto un libro più pesante degli altri,
o un libro sbagliato, o un libro specialissimo? Sbagliando s'impara,
è un vecchio proverbio. Il nuovo potrebbe essere che sbagliando
s'inventa...."
GIANNI RODARI <http://comune-info.net/2015/04/il-nostro-maggio/>

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