[Storiaorale] dossier 22 dicembre 1943 e annata 2011 de "l'i…

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Autor: Istituto storia Resistenza e società contemporanea Bi-Vc-Vals
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Asunto: [Storiaorale] dossier 22 dicembre 1943 e annata 2011 de "l'impegno" on line
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea
nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia
Aderente all'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia "Ferruccio Parri"
13019 Varallo - via D'Adda, 6 - tel. 0163-52005; fax 0163-562289
istituto@???
www.storia900bivc.it


Dopo la pubblicazione nel sito (www.storia900bivc.it) dei dossier di approfondimento storico sugli scioperi del marzo 1943, sul 25 luglio 1943 e sulll'8 settembre 1943, l'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia, nell'occasione della ricorrenza del 70° anniversario, rende disponibile on line, dal 20 dicembre, anche un dossier sugli eventi del 22 dicembre 1943.
L'armistizio dell'8 settembre 1943 non aveva posto fine alla guerra, come ingenuamente molti avevano creduto, dando vita, invece, ad una recrudescenza di violenze che, nel nostro territorio, ebbero il primo picco fra il 21 e il 23 dicembre del 1943. Fu in quei giorni che le bande resistenziali costituitesi nelle vallate biellesi e in Valsesia, ormai mature per passare all'azione, si scontrarono con l'occupante tedesco e il 63° battaglione "Tagliamento" (che poi sarebbe divenuto legione), reparto fascista specializzato nella lotta contro il movimento partigiano, giunto a Vercelli il 19 dicembre e inviato il giorno dopo a Borgosesia per reprimere i fermenti ribellistici sempre più vivaci. In poche ore a Borgosesia, Crevacuore, Cossato, 13 fucilati, civili e partigiani della prima ora (a Borgosesia Enrico Borandi, Adelio Bricco, Mario Canova, Giuseppe Fontana, Emilio Galliziotti, Angelo Longhi, Silvio Loss, Giuseppe Osella, Renato Rinolfi, Renato Topini; a Crevacuore Remo Fava Frera; a Cossato Ivo Boschetti e Giovan Battista Pizzorno) come rappresaglia per le uccisioni di due militi fascisti (Enzo Landi e Giovanni Battista Tartaglio) ad Aranco e Agnona; a questa triste contabilità si aggiungono altri tre morti uccisi dai fascisti (Giuseppe Bertone, Renato Guzzon e Virginio Toniol).
C'è ancora molto da fare, a livello di ricerca, per conoscere più approfonditamente quanto accadde tra Borgosesia e Biella in quei giorni di dicembre di settant'anni fa. Ci sono, anche nei materiali pubblicati in questo dossier, confusioni sugli eventi e ricostruzioni difettose per precisione e completezza.
La pubblicazione di questo dossier, come gli altri che l'hanno preceduto, ha lo scopo di fornire materiali diversi utili per la ricostruzione di un quadro d'insieme o per l'analisi di dettaglio; ci ripromettiamo di arricchire la documentazione in progress, fornendo in prima istanza il meglio di quanto pubblicato sull'argomento, alcune testimonianze, materiali utili anche per eventuali percorsi didattici.

Si coglie l'occasione per comunicare che, proseguendo l'attività editoriale on line e con l'intento di arricchire la nostra offerta di servizi culturali, si rendono disponibili i due numeri del 2011 della nostra rivista "l'impegno", in formato pdf, all'indirizzo: http://www.storia900bivc.it/pagine/indice3.html#2011.

Buona lettura e buone feste a tutti