Autor: Jaromil Data: A: hackmeeting Assumpte: Re: [Hackmeeting] di dubbi su RiseApp! ...
On Sat, 07 Dec 2013, MgpF wrote:
> 2013/12/7 Joe <joe@???>:
> > Il punto del contendere e' il modello di questa app:
> > - Il comnitern decide cosa spammare
> > - Tu fai il megafono
> > E' in radicale opposizione di fase a qualsiasi metodo che chi fa parte
> > di questa comunita' puo' vedere come prassi politica accettabile.
>
> Yes, lo capisco benissimo, ma è molto in linea con una serie di altre
> realtà in giro per il mondo, prima tra tutte GreenPeace che l'ha usata
> (e la usa attualmente) in una serie infinita di campagne. Stesso
> discorso per Avaaz (che ne ha una versione consimile per Facebook)
> etc.
>
> L'idea stessa del megafono la vedo molto più vicina al M5S che ad
> HackMeeting, ma l'ho vista applicare spesso a fenomeni vicini all'area
> della contestazione.
rega' tutte ste menate per non chiamare le cose con il loro nome:
e' l'approccio DISOBBA. e cmq in un mondo infowar e ragionando in
termini machiavellici come argomenta lastknight ci pigliano.
tra l'altro e' vero che molte realta' attiviste che hanno fatto il passo
alla professionalizzazione (GP, Avaaz o recentemente pure Change.org)
sti metodi li usano. Semmai non ne fao' mai parte, anche io auspico
l'esistenza di robbe tipo e-riders e NGO professionali ma anche piu'
attuali, giovani e dinamiche in Italia.
poi sono d'accordo che non hanno a che fare con i nostri metodi, molto
piu' pluralisti e relativisti e da cani sciolti. Ma semplicemente
chiamiamo le cose con il loro nome. Cioe' questo thread poteva anche
semplicemente partire con il link e una riga di commento tipo "anvedi
che disobba questi!" morta li' hanno capito tutti, no? :^)