Cari tutti, ogni volta che ho letto messaggi di abbandono di Intergas ho provato una grande tristezza.
Ogni annuncio rappresenta volti di persone che apprezzo ed esperienze a me care.
Mi proponevo subito di rispondere e immaginavo messaggi, ma alla fine lasciavo perdere per la difficoltà del compito. Ora mi accorgo che il silenzio potrebbe essere scambiato per indifferenza o peggio per strategia "politica". Non è così. Non riesco a darmi delle risposte esaurienti. Sono psicoterapeuta e ho una specializzazione nei gruppi, ho studiato tanti anni non solo sui libri, ho fatto esperienze pratiche anche con persone di altri paesi. Ma faccio molto fatica a fare una analisi esauriente della nostra esperienza. Provo a sottolineare alcuni punti per me significativi.
I primi anni di Intergas a cui ho partecipato sono stati molto belli. Un grande gruppo che lavorava bene. Poi qualcosa è cambiato. Ci siamo allargati tanto. Una riunione al mese- troppo poca- in cui argomenti importanti avevano 5 minuti a testa! per non parlare del tempo del dibattito e del confronto, che non era più possibile. prima criticità. Gli argomenti aumentavano sempre di più, e la comunicazione ognuno ai propri GAS era diventata una corsa. ( la dimensione del gruppo, il tempo per comunicare, quali modalità di comunicazione?)
Poi è venuto il tempo della Carta; ricordo Eugenia che spiegò: doveva essere il minimo comune denominatore, qualcosa su cui tutti siamo d'accordo.
Sembra però che la parte del funzionamento, l'organizzazione, non abbia più trovato il consenso. Al momento di firmare molti si sono ritirati. Ma fu deciso che anche senza la firma, i Gas potevano partecipare lo stesso alle riunioni.
Questo è un punto su cui rifletterei molto. Si crea un gruppo di lavoro, però le regole sono ambigue; un piede dentro e uno fuori; nessun gruppo può funzionare in queste condizioni e, per quel che ne so, tutte le esperienze della democrazia partecipata non hanno dato risposte certe su questo nodo. Infatti emergevano conflitti come: è giusto rapportarsi con le istituzioni, quali rapporti con RES e DES, ecc.ecc.
Lo stesso tema, rappresentatività e su regole, è critico, altre reti che conosco lo stanno attraversando ed è anche stato affrontato in gruppi di lavoro al convegno europeo di Urgenci che si è svolto alla Cuccagna: quali sono le modalità di discussione della democrazia partecipata, qual' è il metodo migliore per raggiungere il consenso, ecc.,. Negli stessi giorni alla Cuccagna vi è stato un incontro con una tecnica rappresentante della Regione sulle PAC, ma pochi membri dei GAs erano presenti.
Ormai vi sono ogni settimana incontri importantissimi e siamo sempre gli stessi a fare troppe cose. Nei gas vi è molta partecipazione agli acquisti di cibo sano, ma pochissima partecipazione ad un livello diverso. Sembra essere necessaria una forma di elezione rappresentativa? e se sì, come assicurare quel continuo confronto necessario alla condivisione delle informazioni, quando anche alla riunione mensile del GAS vengono in pochi e in quelle due ore devi farci stare dentro la discussione dei turni del fresco, i nuovi produttori, come accogliere i nuovi e passare agli altri quello che hai imparato, che cosa è la sovranità alimentare e l'accesso alla terra, il consumo di suolo, la campagna per l'acqua?
Con queste premesse rivedo le tante polemiche degli ultimi tempi e molte le trovo veramente fuori strada.
Ho scelto di rimanere nel gruppo di Intergas che organizzava la Fiera per gratitudine a tutti quelli che avevano lavorato prima di me e del cui lavoro abbiamo tutti beneficiato.
Ho fatto tre giorni pieni e al punto di informazioni sono venute tantissime persone. Tanti giovani che volevano insegnare ai genitori a fare un GAS! Mai successo. Abbiamo dato informazioni su tutti i GAS anche su chi si è defilato, senza preferenze né ritorsioni personali. Siamo riusciti ad ospitare il progetto dei Frutti di Pace, SOS Rosarno, e tante reti che non conoscevamo prima.
Concludo:
Vengo da una città di provincia e sono chiacchierona, in più ho tanto tempo libero in questo periodo. Le accuse che sono state mosse a Intergas di accentrare il potere, di prendere il potere, di decidere tutto in tre o quattro persone, ecc.ecc. le ho sentite fare pari pari da gasisti di almeno il 99 per cento dei GAS. Puoi essere sicuro che anche nel tuo GAS c'è qualcuno che dice di te le stesse cose.
Nei giorni della Fiera ho visto Mauro arrivare prima di tutti, smontare e rimontare gli stand, pulire per terra, andare a comprare la cancelleria che mancava, oltre che ospitare a casa sua gente che non poteva permetterselo. Dire che è un accentratore è ridicolo. Corse a occupare la sua poltrona non ne ho viste, né a fare la bassa manovalanza necessaria a costruire un punto informazioni in Fiera. Un lavoro che va a beneficio di tutti. (Abbiamo avuto una trentina di ospiti da tutta Italia, che non si sarebbero parlati se Antonio non avesse trovato un microfono funzionante, serve anche quello).
Freud ha cambiato il pensiero del suo secolo dimostrando che l'inconscio esiste e che è più facile vedere i propri limiti negli altri, ma già qualcuno prima esortava a vedere la trave nel proprio occhio.
A mio parere molti GAS si sono dimessi perchè le forze sono quelle lì, il tempo è quello lì e ormai hanno creato realtà di zona che sono dei piccoli Intergas; gli stessi conflitti ora li affronteranno a casa propria.
Personalmente aderirei a tutti i progetti che conosco; ogni volta mi segno gli incontri del Gas Lola ma si sovrappongono ai ritiri del mio GAS, penso al GAS Cuccagna dove stanno facendo cose veramente impegnative, il GAS Bicocca con la Spesa Diversa, Il Baggio con la filiera del grano, un paziente lavoro di tessiture che assomiglia a quello della casa dei Pesci, il mercatino Zac e il loro progetto della casa dei GAS.. Sono impegni a tempo pieno, forse è più realistico dire che quell'Intergas che conoscevamo è morto e ha partorito tanti figli diversi, invece che scagliare accuse a destra e manca. (autocritica anche mia)
Non vorrei proprio che qualcuno mi rispondesse in lista, questo voleva essere un messaggio di "cortesia" per tutti i compagni che non ho più visto.
Invece nelle ultime riunioni di Intergas abbiamo pensato di proporre delle riunioni per riflettere sulla Carta. Invito tutti a partecipare, potrebbe essere un modo per arricchirci di esperienza e confronto su di un tema che tutte le altre reti stanno attraversando.
Un caro saluto Maria (Sagas)
Il giorno 24/mar/2013, alle ore 00:17, GAS MARTESANA <gas.martesana@???> ha scritto:
> He he...certo che non sei certo imprevedibile Sabina..mi aspettavo questa osservazione, corretta per altro ma, a parte il fatto che effettivamente "non ricordi" perché noi due ci conosciamo (ci siamo incrociate per diverse riunioni del gruppo produttori), per il resto vorrei fare osservare due cose:
> 1) nessuno ha mai avuto da obiettare se partecipavamo ad Intergas solo seguendo le mail e facendo qualche ordine, quindi non vedo cosa ci sia da obiettare se adesso, sempre via mail, facciamo delle "sensatissime osservazioni e critiche", visto che comunque le facciamo solo per giustificare la nostra uscita. Sarebbe stato meglio scrivere semplicemente "ritiriamo la nostra adesione" e basta?
> 2) sono lusingata per il fatto che questa sia l'unica mail di "uscita" che sia stata degnata di una risposta: nessuno, almeno in lista, ha risposto, se non sbaglio, agli altri GAS che hanno fatto comunicazioni analoghe. Forse perché a loro non era così semplice rispondere con una battuta? Noi non abbiamo partecipato alle riunioni, certo, ma nascondersi dietro a un dito è puerile.
> Spero tanto che Intergas trovi il modo e l'energia per uscire da questo periodo buio, di tutto c'è bisogno in questo periodo, tranne che di battibecchi e ripicche personali.
> Un saluto cordiale a tutti (bé, diciamo a quasi tutti)
> Anna Bresciani - GAS Martesana, ma la risposta è puramente a titolo personale
>
>
> Il giorno 23 marzo 2013 22:57, caloges@??? <caloges@???> ha scritto:
> Ho letto con interesse il comunicato del gas Martesana, che fa delle sensatissime osservazioni e critiche. Però ero colpita dal non conoscere nessuno di questo gas, o di non ricordare...allora sono andata a riguardare i verbali delle assemblee, che sono riportate sul sito dal febbraio 2011 a oggi....e il GAS Martesana, forse c'è un errore, ma ha partecipato a Intergas per una sola serata, il 17 ottobre 2011!!
> Possibile? Forse avete cambiato nome a un certo punto?
>
> Sabina (gas Dergano)
>
>
> ----Messaggio originale----
> Da: gas.martesana@???
> Data: 23/03/2013 15.48
> A: "INTERGAS MAILING LIST"<intergas@???>
> Cc: <rappresentantintergas@???>
> Ogg: [Intergas] Comunicazione del GAS Martesana
>
> Buongiorno a Tutti.
> Nell'ultima riunione del GAS Martesana abbiamo parlato della nostra adesione ad Intergas.
> Quando abbiamo sottoscritto la carta degli intenti (nella quale, comunque, continuiamo a riconoscerci), vedevamo le grandi potenzialità di Intergas come organo in grado di promuovere e concretizzare le istanze dell'economia solidale: ora non ci sembra più che sia così.
> La situazione attuale, come si evince dalle mail scambiate recentemente, si presenta come quella di un gruppo avvitato su se stesso, concentrato più sui dissidi interni che sull'azione, e che non sembra preoccuparsi più di tanto del fatto che numerosi GAS abbiano deciso di uscirne, come se questo fosse il male minore.
> Un gruppo che dovrebbe rappresentare il mondo dei GAS milanesi e che si riduce sempre più senza, apparentemente, mettere in discussione la linea fin qui seguita, sembra poco adatto al ruolo significativo che dovrebbe avere.
> Per questi motivi abbiamo deciso di ritirare la nostra adesione.
> Auguriamo a Tutti buon lavoro.
> Anna Bresciani - Nadia Lonido
>
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> _______________________________________________
> intergas mailing list
> intergas@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/intergas
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> intergas mailing list
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