On 18/03/2013 14:23, Robert Newmark wrote:
> On Mar 18, 2013 11:29 AM, <pasky@???> wrote:
Io credo che bisogna dividere due insiemi: hacking e politica (dove per
"politica" intendo, in questa email, l'insieme di scelte
etiche/modi_di_vivere/pensare/essere_in_accordo_con_se_stessi).
L'inclusione di questi due insieme e` la nascita dell'hacktivismo, A/I,
hackmeeting, etc etc.
A secondo delle propensioni personali, si tende a far prevalere, nella
propria "etica", scelte orientante piu` all'hacking che alla politica o,
viceversa, piu` alla politica che all'hacking.
Riuscire a far coincidere perfettamente questi insiemi sarebbe il top,
lo scopo, LA VIA, ma nel mondo attuale e` sempre piu` difficile, se non
impossibile, per cui ogni uno scende a dei compromessi.
C'e` chi, per la voglia di hacking, si sporca le mani, si spinge oltre
certe scelte, consapevole di farlo a "giusto" scopo; altri tendono a far
prevalere la linea politica del proprio spirito rinunciando a certe
possibilita` che si colgono soltando essendo "politicamente insensibili"
(lasciatemi passare il termine).
L'importante e` la consapevolezza della scelta, il fissare sempre dei
paletti etici da non oltrepassare, avere ben chiari cosa si e` diventati
e perche`, tendendo un occhio nella direzione opposte a quella in cui si
e`, per non perde una parte di se` fondamentale ed importante, che
completa l'insieme.
--
Anathema
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