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Aihe: [Redditoxtutti] Riprendiamo l'intervento nelle scuole (per la scuola pubblica) Un intervento e un contributo con proposte dall'Unione Sindacale Italiana e USI SCUOLA


Riceviamo e inoltriamo per diffusione e pubblicazione, grazie Grande è il disordine
sotto il cielo .. per questo la situazione è eccellente

SCUOLA: CONSIGLI UTILI PER
GLI ACQUISTI

Prima di fare alcune proposte come USI
SCUOLA ricordiamo (per chi ancora non lo sapesse) che la nostra struttura
proviene dalle esperienze di lotta del vecchio coordinamento precari del ’78
(il CNLS) che fu soggetto trainante nella nascita dei COMITATI DI BASE DELLA
SCUOLA, poi Cobas. La necessità alla fine degli anni ’80 di un progetto intercategoriale
e internazionale ci vide rilanciare l’UNIONE SINDACALE ITALIANA storico
sindacato autorganizzato, alternativo e di opposizione alle svendite dei grandi
sindacati confederali, che ha festeggiato i suoi 100 anni dalla sua nascita nel
1912, espressione delle CAMERE DEL LAVORO RIVOLUZIONARIE che uscirono su posizioni di classe dalla CGIL.

Oggi questo progetto presenta la sua
validità anche nel caos politico di questi tempi, proprio per i suoi temi di
autorganizzazione, di indipendenza dalle forze politiche, di azione diretta e
di rilancio delle lotte (che in questi ultimi anni ci hanno visto appoggiare
quelle dei precari e il 2 febbraio anche quella del COORDINAMENTO DELLE SCUOLE
con la proclamazione di uno sciopero di copertura).

Senza nulla togliere alla prosecuzione
delle lotte che ci hanno visto vincenti contro il disegno di Legge Aprea, la
proposta delle 24 ore di servizio, lo smantellamento della scuola pubblica,
dobbiamo essere capaci di riaprire canali comunicativi, confronto con le forze
politiche democratiche e unità con genitori e studenti. Un rilancio di un
coordinamento maggiormente organizzato a livello nazionale che superi le
divergenze e i limiti che più spesso si vedono evidenti negli esponenti della
CGIL che pure hanno collaborato attivamente alla nascita del coordinamento delle
scuole in lotta, insieme al sindacalismo di base e a quello autorganizzato come
l’USI.

Per questo vogliamo fare alcune proposte
che a partire dalla situazione romana si estendano a livello nazionale:

-         
Costituzione
di una commissione tecnica per i rapporti con il parlamento, le istituzioni e
le reti, che porti le proposte del movimento delle scuole a partire dalla
piattaforma della manifestazione del 2 febbraio 2013:


Il
rifinanziamento della scuola pubblica statale, restituendo gli otto miliardi di euro indebitamente
sottratti dal governo Berlusconi e portando il finanziamento in linea con i
paesi Ocse. Basta finanziamenti alle scuole private! Questo consentirebbe di
rilanciare la qualità dell’istruzione pubblica, diminuendo il numero degli
alunni per classe, provvedendo agli interventi edilizi di messa in sicurezza e
di adeguamento dimensionale degli istituti, aumentando gli stipendi degli
insegnanti e dei lavoratori e garantendo l’accesso a percorsi di formazione
permanente. L’assunzione dei precari a tempo
indeterminato su
tutti i posti vacanti, ottemperando alla normativa europea che impone la
stabilizzazione dei lavoratori che lavorano da oltre tre anni a tempo
determinato nelle scuole. Il blocco dei
progetti di privatizzazione e aziendalizzazione degli istituti scolastici, a partire dal
disegno di legge Aprea – Ghizzoni, per una scuola pubblica democratica, laica e
pluralista, che garantisca a tutte e tutti una formazione di base e
specialistica critica e indipendente dagli interessi del profitto privato. La disdetta del patto sulla produttività e la sua non applicazione
al pubblico impiego. Tale accordo scellerato è la via attraverso cui si vuole
reintrodurre quello che il movimento ha già rigettato, cioè l’aumento
dell’orario di lavoro a parità di salario. L'abrogazione
dell'articolo 1, comma 149 della legge di stabilità che vorrebbe
differenziare in base al "merito" i finanziamenti alle scuole,
lasciando ancora più indietro le situazioni di disagio sociale, ed imponendo
sistemi di valutazione che nulla hanno a che vedere con il ruolo istituzionale
della scuola pubblica.

-         
Costituzione
di una commissione tecnica su riforma e progetto scuola, sistema di valutazione
e risoluzione della precarietà; che affronti anche il regolamento sulla
valutazione che Profumo, nonostante il governo dimissionario, sta imponendo ed
elabori un nostro manifesto/piattaforma a partire dai punti esposti sopra;


-         
Apertura
(a livello territoriale e dove possibile) di uno sportello di informazione
sindacale per  precari e non  solo, capace di gestire anche le vertenze
legali; per rendere unitarie le battaglie legali che stanno riscuotendo
successi parziali come quella di TRAPANI che vede condannato lo Stato per il mancato
pagamento degli scatti di anzianità e degli stipendi estivi a due precari ….


-         
Rilancio
delle iniziative contro l’insicurezza nelle scuole con assemblee locali, a Roma
né è in cantiere una cittadina per maggio 2013, alle quali invitare anche la
cittadinanza, le istituzioni e le forze politiche (il materiale elaborato
dall’USI e dal COMITATO 5 APRILE snodo romano della RETE NAZIONALE PER LA
SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO E SUL TERRITORIO può essere richiesto
per email a usicons.roma@???);


-         
costruzione
di coordinamenti cittadini degli RSU senza alcuna distinzione di sigla di
appartenenza, per riaprire una battaglia contro i tagli di classi e scuole, di
fondi e per rilanciare una piattaforma anche economica che serva alla
riapertura della contrattazione nel comparto;


-         
Preparazione
di un convegno internazionale sulla scuola alla fine di giugno o all’inizio di
settembre, per comprendere le trasformazioni in atto nella scuola, in appoggio
alle proposte della RETE EUROPEA DEL SINDACALISMO ALTERNATIVO E DI BASE.




Come sindacato autorganizzato diamo la
nostra piena disponibilità a tutte le iniziative, sia dei nostri sportelli che
dei legali che collaborano con noi.

Poi, prima di tutto come coordinamento
delle scuole di Roma, dobbiamo riprendere la mobilitazione con
pressioni/presidi sia al Ministero della Pubblica D/Istruzione che di fronte al
Parlamento (Piazza Montecitorio ci attende) in attesa di rilanciare una
mobilitazione nazionale alla quale invitiamo tutte le strutture locali a
partecipare nella sua costruzione.



E ricordiamolo ancora una volta

I
LAVORATORI E LE LAVORATRICI NON HANNO GOVERNI AMICI

L’UNICA
LOTTA PERSA E QUELLA CHE NON VIENE FATTA



Email:
usiait1@???

Sito
nazionale: www.usiait.it

Blog
romano: www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com

Pagina
FB: usi scuola & università

Sede nazionale
USI SCUOLA: largo Veratti 25 – 00146 Roma


fax
06/77201444



Alex



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