Il problema (la sua comprensione) sono sicuramente complessi, come il fenomeno su cui insistono. Distinzioni vanno fatte, a questo scopo, tra vari livelli: tra il duo carismatico e autoritario Grillo-Casaleggio, i loro militanti e, ancor più, i loro variegatissimi elettori, che hanno provenienze e istanze diversissime, se non opposte, al di là della rabbia che li identifica. Agire sulle contraddizioni? Come no? Dovrebbe essere il nostro pane. Ma, anche a livello interpretativo, non si può sospendere il giudizio, facendo in modo che le LORO contraddizioni paralizzino noi (sinistra antagonista). Possiamo, ad esempio, affermare con qualche certezza che quanto afferma Dario Fo ("siamo alla vigilia di una rivoluzione") sia una colossale panzana, un abbaglio del tutto fuorviante? Mi convince di più Wu Ming quando afferma che M5S è il surrogato o il precipitato (inerte, dico io, e dunque in qualche modo stabilizzatore dello status quo) di un ciclo di movimenti che in Italia sono andati declinando, se non spegnendosi su se stessi. Per tentare di sciogliere quelle che sono le loro contraddizioni (quelle che sembrano tali a noi, ma non ai loro elettori), dobbiamo non proferire anatemi, ma azzardare un giudizio di sintesi, per l'oggi e, ancor più, per lo sviluppo di quel movimento DOMANI. Altrimenti "rimaniamo in mezzo al guado", come osservatori. Affermare, come ha detto il loro esperto economico, che l'art. 18 non è un problema, formulare una proposta per le pensioni peggiore di quella Fornero, avanzare la rivendicazione dello ius sanguinis ecc: tutti questi elementi (e molti altri che potrei elencare) dovremmo nasconderli per non apparire prevenuti? Evidentemente scommetto sui dati che ho, ma io non credo che questo movimento, salvo spaccature e metamorfosi ad oggi imprevedibili, possa risolversi a nostro favore, che possa risolversi alla fin fine, secondo l'"astuzia della storia", in qualcosa di equivalente alla "sinistra che non c'è" . Conta molto (e più del programma) il comportamento del Capo, il leaderismo sfrenato, l'immaginario coltivato, il revisionismo storiografico di cui, almeno gli eletti, sembrano nutrirsi.
Giacomo
To: cambiaresipuoLiguria@???
From: Morra@???
Date: Thu, 7 Mar 2013 12:33:06 +0100
Subject: Re: [cambiaresipuoLiguria] A margine della Direzione del PD
Scrive giacomo casarino <dwbsco@???>:
> SPEZZARE quella corda che ci impicca all'austerità (da Maaastricht in poi) e
> che il PD ha finora accettato/subito,
il PD non l'ha accettata o subita, è stato uno dei suoi maggiori artefici e
attivi propugnatori!
> Dopo averlo demonizzato duramente e a lungo, ora nel dibattito della
> Direzione del PD vengono scoperte e sciorinate solo (STRUMENTALMENTE?) le
> idee "di sinistra" del programma di Grillo, ma, curiosamente, si sono
> quasi tutti dimenticati i punti chiaramente di destra (lo ius sanguinis, la
> proposta sulle pensioni, la posizione sull'art. 18 ecc.). Insomma, un
> giudizio oscillante di 180 gradi.
qualcuno invece continua, coerentemente e senza oscillazioni, a demonizzarlo.
in realtà il programma di grillo contiene elementi contraddittori tra loro e, da
qualsiasi punto di vista lo si esamini (anche dal punto di vista del pd, che
ovviamente è diversissimo dal mio) non si può non notare le contraddizioni e
cercare di ragionarci su in modo dialettico, a 180 o anche a 360 gradi.
se invece ci si fa prendere dalla grillofobia e lo si condanna in modo manicheo
ci si autocondanna, secondo me, a non capire nulla della fase attuale.
__._,_.___
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