[NuovoLab] De Magistris e Lucarelli a Genova

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Autor: Antonio Bruno
Data:  
Para: Forum Sociale Ponente Genovese, forumgenova inventati, forumsege
Asunto: [NuovoLab] De Magistris e Lucarelli a Genova
Mercoledi 20 febbraio 2013

ore 17.30 Centro civico di Sestri Ponente, via Sestri 34
Incontro con Alberto Lucarelli, capolista Rivoluzione Civile Camera dei
Deputati

Ore 21.00 Sala CAP, via Albertazzi 3 r Genova
Incontro con Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli e Alberto Lucarelli


UN PROGRAMMA PER GOVERNARE L’ITALIA ALTERNATIVO A BERLUSCONI E A MONTI

Vogliamo realizzare una rivoluzione civile per attuare i principi di
uguaglianza, libertà e democrazia della Costituzione repubblicana, nata
dalla Resistenza.
Vogliamo realizzare un “nuovo corso” delle politiche economiche e sociali,
a partire dal mezzogiorno, alternativo tanto all’iniquità e alla corruzione
del ventennio berlusconiano, quanto alla distruzione dei diritti sociali,
del lavoro e dell’ambiente che ha caratterizzato il governo Monti.

Per l’Europa dei diritti, contro l’Europa delle oligarchie economiche e
finanziarie.
Vogliamo un’Europa autonoma dai poteri finanziari e una riforma democratica
delle sue istituzioni. Siamo contrari al Fiscal Compact che taglia di 47
miliardi l’anno per i prossimi venti anni la spesa, pesando sui lavoratori
e sulle fasce deboli, distruggendo ogni diritto sociale, con la conseguenza
di accentuare la crisi economica. Il debito pubblico italiano deve essere
affrontato con scelte economiche eque e radicali, finalizzate allo
sviluppo, partendo dall’abbattimento dell’alto tasso degli interessi
pagati. Accanto al Pil deve nascere un indicatore che misuri il benessere
sociale e ambientale;

Per la legalità e una nuova politica antimafia
che abbia come obiettivo ultimo non solo il contenimento ma l’eliminazione
della mafia, che va colpita nella sua struttura finanziaria e nelle sue
relazioni con gli altri poteri, a partire da quello politico. Il totale
contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione, il ripristino del
falso in bilancio e l’inserimento dei reati contro l’ambiente nel codice
penale sono azioni necessarie per liberare lo sviluppo economico;

Per la laicità e le libertà.
Affermiamo la laicità dello Stato e il diritto all’autodeterminazione della
persona. Siamo per una cultura che riconosca le differenze. Aborriamo il
femminicidio, contrastiamo ogni forma di sessismo e siamo per la democrazia
di genere. Contrastiamo l’omofobia e vogliamo il riconoscimento dei diritti
civili, degli individui e delle coppie, a prescindere dal genere.
Contrastiamo ogni forma di razzismo e siamo per la cittadinanza di tutti i
nati in Italia e per politiche migratorie accoglienti;

Per il lavoro. Non vogliamo più donne e uomini precari.
Siamo per il contratto collettivo nazionale, per il ripristino dell’art. 18
e per una legge sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro.
Vogliamo creare occupazione attraverso investimenti in ricerca e sviluppo,
politiche industriali che innovino l’apparato produttivo e la riconversione
ecologica dell’economia. Vogliamo introdurre un reddito minimo per le
disoccupate e i disoccupati. Vogliamo che le retribuzioni italiane
aumentino a partire dal recupero del fiscal drag e dalla detassazione delle
tredicesime. Vogliamo difendere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro;

Per le piccole e medie imprese, le attività artigianali e agricole.
Deve partire un grande processo di rinascita del Paese, liberando le
imprese dal vincolo malavitoso, dalla burocrazia soffocante. Vanno premiate
fiscalmente le imprese che investono in ricerca, innovazione e creano
occupazione a tempo indeterminato. Vanno valorizzate le eccellenze italiane
dall’agricoltura, alla moda, al turismo, alla cultura, alla green economy;

Per l’ambiente.
Va cambiato l’attuale modello di sviluppo, responsabile dei cambiamenti
climatici, del consumo senza limiti delle risorse, di povertà, squilibri e
guerre. Va fermato il consumo del territorio, tutelando il paesaggio,
archiviando progetti come la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto di
Messina. Va impedita la privatizzazione dei beni comuni, a partire
dall’acqua. Va valorizzata l’agricoltura di qualità, libera da ogm, va
tutelata la biodiversità e difesi i diritti degli animali. Vanno creati
posti di lavoro attraverso un piano per il risparmio energetico, lo
sviluppo delle rinnovabili, la messa in sicurezza del territorio, per una
mobilità sostenibile che liberi l’aria delle città dallo smog;

Per l’uguaglianza e i diritti sociali.
Vogliamo eliminare l’IMU sulla prima casa, estenderla agli immobili
commerciali della chiesa e delle fondazioni bancarie, istituire una
patrimoniale sulle grandi ricchezze. Vogliamo colpire l’evasione e
alleggerire la pressione fiscale nei confronti dei redditi medio-bassi.
Vogliamo rafforzare il sistema sanitario pubblico e universale ed un piano
per la non-autosufficienza. Vogliamo il diritto alla casa e il recupero del
patrimonio edilizio esistente. Vogliamo un tetto massimo per le pensioni
d’oro e il cumulo pensionistico. Vogliamo abrogare la controriforma
pensionistica della Fornero, eliminando le gravi ingiustizie generate, a
partire dalla questione degli “esodati”;

Per la conoscenza, la cultura, un’informazione libera.
Affermiamo il valore universale della scuola, dell’università e della
ricerca pubbliche. Vogliamo garantire a tutte e tutti l’accesso ai saperi,
perché solo così è possibile essere cittadine e cittadini liberi e
consapevoli, recuperando il valore dell’art.3 della Costituzione, rendendo
centrali formazione e ricerca. Vogliamo portare l’obbligo scolastico a 18
anni. Vanno ritirate le riforme Gelmini e il blocco degli organici imposto
dalle ultime leggi finanziarie. E’ necessario accantonare definitivamente
qualsiasi progetto di privatizzazione del sistema di istruzione e
stabilizzare il personale precario. Vogliamo valorizzare il patrimonio
culturale, storico e artistico, come afferma l’art. 9 della Costituzione.
Vogliamo una riforma democratica dell’informazione e del sistema
radiotelevisivo che ne spezzi la subordinazione al potere
economico-finanziario. Vogliamo una legge sul conflitto di interessi e che
i partiti escano dal consiglio di amministrazione della Rai. Vogliamo il
libero accesso a Internet, gratuito per le giovani generazioni e la banda
larga diffusa in tutto il Paese;

Per la pace e il disarmo.
Va ricondotta la funzione dell’esercito alla lettera e allo spirito
dell’articolo 11 della Costituzione a partire dal ritiro delle truppe
italiane impegnate in missioni di guerra. Va promossa la cooperazione
internazionale e l’Europa deve svolgere un’azione di pace e disarmo in
particolare nell’area mediterranea. Va abrogata la riforma Monti delle
Forze Armate, vanno tagliate le spese militari a partire dall’acquisto dei
cacciabombardieri F35 e di tutti i nuovi armamenti.

Per una nuova questione morale ed un’altra politica.
Vogliamo l’incandidabilità dei condannati e di chi è rinviato a giudizio
per reati gravi, finanziari e contro la pubblica amministrazione. Vogliamo
eliminare i privilegi della politica, la diaria per i parlamentari, porre
un tetto rigido ai compensi dei consiglieri regionali e introdurre per
legge il limite di due mandati per parlamentari e consiglieri regionali.
Vogliamo una nuova stagione di democrazia e partecipazione.
antonio bruno



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antonio bruno
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