Autor: nullpointer Data: A: hackmeeting Assumpte: Re: [Hackmeeting] R: Re: [Casematte] Fwd: from cratere whit love
love love
Approfitto del momento di relativa quiete della lista... ora che le
polemiche si sono un po' stemperate, non vorrei che i botta e risposta
tra matt@ riprendessero il sopravvento... :-S
rdg wrote: > Il sottotesto insopportabile è che quelli di 3e32 sono dei furbetti
> magari pure disobba. Cosa che ovviamente smentisco una volta per tutte.
> [...]
> Vogliamo approfondire qui, portare qui questa polemica? Vogliamo parlare
> qui di 3e32?
> No come diceva giustamente anche l altro intervento...
Qui non è una questione di nomenclatura... disobba, non-disobba,
ex-disobba, tute azzurrine, book block, black bloc, autonomi,
anarchici... ho sempre odiato le etichette, ma questa è una questione di
pratiche.
HackMeeting riunisce tanta gente e tanti modi diversi di vedere il
mondo, e nonostante non tutt# siano d'accordo al 100% con alcune
pratiche *fondamentali* per questo incontro, immagino che ciascun*
partecipante le abbia accettate come *caratterizzanti* il meeting, e
abbia valutato positivamente l'HackIT decidendo di contribuirvi
"sopportando" queste pratiche, qualora queste non siano la propria
quotidianità.
Esistono tanti altri eventi, anche in italia, che vertono sulle stesse
tematiche, realizzati seguendo pratiche diverse.
Quindi, per le/i nuovi* e a scanso di equivoci, provo a riassumere qui
quelle che in questi anni mi pare di avere individuato tra queste
pratiche caratterizzanti, e che tutto mi sembrano, fuorché da
"colonizzatori romani"...
Ovviamente potrei sbagliarmi, in tal caso correggetemi, ma a me sembra che:
HackMeeting è un evento completamente autogestito e autofinanziato, non
ci sono organizzatori e fruitori, solo partecipanti; tutt* si occupano
di tutto.
Hackmeeting è Antifascista nel senso piu' ampio del termine: rifiuta
ogni esercizio del potere e rifiuta ogni forma di discriminazione.
HackMeeting è quindi completamente orizzontale.
Questa orizzontalità viene messa in pratica tramite l'assemblea
pre-hack, la plenaria a termine di ciascun hackmeeting, e questa mailing
list.
HackMeeting non ha come pratica quella di rivendicare cio' che realizza
come proprio, e non è importante realizzare "cose", ma se questo avviene
è importante che sia frutto di elaborazione collettiva; ciascun*
ovviamente puo' presentare cio' che fa ad hackmeeting per condividerlo,
a maggior ragione HackMeeting non ha interesse a rivendicarsi progetti
individuali o altrui. L'unica cosa che HM rivendica sono gli spazi di
libertà di cui si riappropria. HM non è una vetrina per aziende,
istituzioni e loro amici e per i loro progetti tecnologici.
HackMeeting non ricerca il sensazionalismo mediatico: informa della sua
esistenza in maniera discreta, non snobba nessun* partecipante ma non ha
interesse a scalare le vette dei motori di ricerca e le prime pagine dei
giornali; giornalist* e fotograf* sono tollerati solo se accettano di
essere "guidat*".
Hackmeeting è autofinanziato, le risorse per realizzarlo sono fornite da
chi vi partecipa e dalle loro sottoscrizioni. Lo scopo della cassa è
solo garantire la realizzazione del prossimo hackmeeting, tutto
l'eccesso viene devoluto ai progetti che la plenaria deciderà di supportare.
HackMeeting non vuole e non accetta sponsor, patrocinii morali o
materiali, supporto da parte di aziende, istituzioni, associazioni che
prendono fondi pubblici, partiti, liste civiche etc. e rifiuta qualsiasi
tipo di messaggio o simbolo elettorale... Allo stesso modo non è gradito
alcun accostamento del nome e delle attività di hackmeeting alla
politica istituzionale o a chi vi opera all'interno o ai margini.
*In sostanza HackMeeting è costruito dal basso, antagonista, autonomo e
indipendente.*
Penso che messo in chiaro cio' (ma probabilmente non ve ne era alcun
bisogno...) si puo' andare avanti serenamente.