On Nov 30, 2011, at 2:09 AM, Joe wrote:
> In sostanza le app trasformano la fruizione di contenuti via internet in
> monadi mono-esperienza totalmente controllate in modo centralizzato; in
> sostanza la negazione stessa dell'interconnessione ipertestuale che
> sarebbe lo spirito del web.
>
> E questo e' un rischio enorme e forse dovremmo iniziare a ragionarci con
> piu' attenzione (grazie asbesto)
>
ecco, questo credo sia l'elemento sostanziale che va considerato, almeno per alcune apps,
che va a braccetto, secondo me, con la questione filter-bubble
(
http://www.thefilterbubble.com/)
in cui l'estremizzazione della personalizzazione dei contenuti di un sito
sui nostri gusti (che sia youtube o il nyTimes o googlenews)
porta di fatto ad una rottura di quei meccanismi di contaminazione
che fanno del web uno strumento di conoscenza e di crescita intellettuale.
yup
gizero