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Mercoledì
26 ottobre dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di
Genova, 491° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verà distribuito.
Altre info su
www.orainsilenzioperlapace.org
Da
Wikipedia:
Corte
Penale Internazionale
: (in inglese International Criminal
Court
- ICC): tribunale per crimini internazionali che ha
sede all’Aia, nei
Paesi Bassi. La competenza del tribunale è limitata ai crimini
più seri che
riguardano la comunità internazionale nel suo insieme, come il
genocidio, i
crimini contro l’umanità, i crimini di guerra( i cosiddetti
crimina
iuris
gentium
) e il crimine di aggressione (art.5, par. 1,
Statuto di Roma).
Stati
Uniti, Israele,
Sudan, Russia e Cina non hanno aderito alla Corte Penale
Internazionale .
Dal
vocabolario della lingua italiana:
Linciaggio : n.m. [pl. -gi]
esecuzione sommaria, da parte di un gruppo o di una
folla, di persona ritenuta colpevole di un grave delitto
Etimologia: deriv. da W. Lynch (1742-1820) che nel 1780 propose
in Virginia una
legge che consentiva l'esecuzione sommaria dei neri da parte dei
privati.
RISOLUZIONE
1973
del Consiglio di sicurezza
dell'Onu:
"
Creazione di una no fly zone e previsione di tutte le
necessarie
misure per proteggere la popolazione civile"
Dunque
non la
Corte
Penale internazionale, nè il Tribunale Penale Internazionale
,
regolano ormai il perseguimento dei delitti più gravi, quelli
contro l’umanità.
Oggi vige un sistema
più sbrigativo, che
certamente gli USA non hanno inventato, ma hanno largamente
applicato nel corso
della propria storia: quello del
linciaggio.
Non
esistono infatti altri modi per definire
l’esecuzione di Osama Bin Laden e quella di Muhammar Gheddafi.
I
nemici degli Stati Uniti sanno a cosa vanno
incontro, sia come nazione sia come singoli rappresentanti delle
istituzioni.
Oggi l'ONU, tramite la
NATO, ormai suo
braccio armato con a capo gli Stati Uniti, stabiliscono quali
stati e/o quali
dittature hanno diritto di vivere e quali no.
Ricordiamo
che Osama Bin Laden, accusato di aver progettato ed attuato
l’attentato alle
torri gemelle, è stato assassinato da un commando USA in
territorio pakistano.
Gheddafi, accusato di genocidio ed oppressione del proprio
stesso popolo
ma recentemente accolto come un amico in molti paesi dell’Eruopa
occidentale, è
stato ucciso pochi giorni fa dopo essere stato fatto prigioniero
dai ribelli
libici sostenuti dai raid della NATO.
Entrambe le situazioni,
pur diversissime,
vedono un inaccettabile coinvolgimento dell’Italia:
- da
dieci anni le forze armate italiane sono
coinvolte illegalmente nel conflitto in Afghanistan, scatenato
degli USA con il
pretesto della caccia a Bin Laden; la sua uccisione non ha fatto
nemmeno
lontanamente prendere in considerazione al nostro parlamento di
porre
termine alle operazioni militari italiane, peraltro
esplicitamente vietate
dalla Costituzione
- I
raid aerei sulla Libia hanno visto l’attiva
partecipazione di aerei italiani, spesso partiti dalla base di
Sigonella. Essi
sono illegali ed incostituzionali quanto la guerra in
Afghanistan.
E’
troppo chiedere che l’Italia,
“patria del diritto” si faccia promotrice nelle assemblee
sovranazionali in cui
siede del rispetto delle norme internazionali?
Forse
sì, visto che partecipando a due guerre
vìola le proprie disposizioni costituzionali…