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Autor: News AutOrg.anizzazione Stud.entesca BO
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Asunto: [autorgstudbo] 4/10 Proiezione di "Io e la mia sedia", documentario su Enzo Del Re
MARTEDI’ 4 OTTOBRE’011 alle 20

‘Io e la mia sedia’, documentario su Enzo Del Re

Nell’ambito del nuovo martedì di Vag61 proiezione del documentario di
Angelo Amoroso d’Aragona su Enzo Del Re, il cantastorie pugliese
scomparso il 6 giugno di quest’anno, autore di “Lavorare con lentezza”
e “Tengo ‘na voglia e fa niente”, protagonista straordinario della
stagione di lotta degli anni ’70 e musicista unico: i suoi soli
strumenti sono stati una sedia e il suo corpo.

Link: http://vag61.noblogs.org/post/2011/09/29/io-e-la-mia-sedia-documentario-su-enzo-del-re/#more-3087

Io e la mia sedia

Un documentario su Enzo Del Re, il cantastorie pugliese scomparso il 6
giugno di quest’anno, protagonista straordinario della stagione di
lotta degli anni ’70 e musicista unico: i suoi soli strumenti sono
stati una sedia e il suo corpo.

Il lavoro di Angelo Amoroso d’Aragona è un omaggio a Enzo Del Re, per
ricordarlo. Sono immagini di vita, per raccontare la storia
dell’artista da sempre vicino ai lavoratori: i suoi testi di denuncia
politica e sociale sono stati accompagnati dai suoni di un inusuale
strumento musicale, la sedia, che ha contribuito alla sua grande fama.
Ritirato a Mola di bari, nella sua terra natìa, Del Re si è esibito
per l’ultima volta a Roma in occasione del Concerto del Primo maggio,
intonando, insieme a Vinicio Capossela, ‘Lavorare con lentezza’, uno
dei suoi pezzi più famosi.

Nel film interviste e testimonianze di Enzo Del Re, Vinicio Capossela,
Roberta Popovich, Antonio Infantino, Paolo Ciarchi, Isabella Ciarchi,
Vittorio Franceschi, Claudio Lolli e tanti altri testimoni.

Enzo Del Re inizia a comporre e cantare le sue canzoni nel 1958, al
suo paese, Mola di Bari. Enzo è un autodidatta che abbandona presto
gli strumenti classici, per passare alle percussioni di oggetti vari,
con cui si accompagna mentre canta. Oltre a queste percussioni povere
riscopre l’uso della lingua, iniziato per scherzo a scuola, e il suo
corpo si fa strumento, in particolare con quello che lui chiama il
“linguafono”, ossia il rumore prodotto dallo schiocco della lingua sul
palato, modulato dalle aperture-chiusure della bocca.

Dopo l’alluvione di Firenze del 1966, durante i concerti per gli
Angeli del Fango, conosce Antonio Infantino e con lui incide il suo
primo disco, Ho la criniera da Leone (perciò attenzione), edito dalla
Ricordi. Suona sedie, tumbe e altre percussioni ma fa anche da seconda
voce in molti brani.

Grazie al suggerimento di Nanni Ricordi, entra con Antonio Infantino
nello seconda edizione dello spettacolo Ci ragiono e canto della
compagnia Nuova Scena di Dario Fo. Debuttano nel 1969 alla Camera del
Lavoro di Milano con due brani di straordinario successo e composti
insieme allo stesso Dario Fo: Povera gente ed Avola. Nel frattempo
continua la collaborazione con Antonio Infantino, insieme al quale
registra anche un disco per la campagna elettorale del PCI del 1968,
quattro brani incisi dentro la sede nazionale di Botteghe Oscure. Con
lui cavalcano i palcoscenici del cabaret milanese di Enzo Jannacci e
del Folk Studio di Roma. Lo spettacolo si chiama Scatola 3.
Successivamente Antonio Infantino esce da Nuova Scena e va a lavorare
in Brasile. Quando torna in Italia approfondisce la sua attività di
etnomusicologo lucano con il gruppo dei Tarantolati di Tricarico.

Enzo Del Re, con la compagnia teatrale Nuova Scena, partecipa a
numerosi spettacoli: Un sogno di sinistra, MTM, Diario di Classe, Qui
tutto bene e così spero di te, Le dimensioni del Nero.

Nel 1973 lascia il gruppo per entrare nel circuito costruito da Pino
Masi e Sergio Martin dei Circoli Ottobre. Negli anni a seguire Enzo
Del Re diventa una delle figure più radicali della scena musicale
italiana, per i suoi testi dal forte contenuto politico e civile e per
la sua scelta di non utilizzare strumenti musicali tradizionali ma
soltanto percussioni costruite con materiali di recupero, in genere
sedie. Inoltre si esibisce chiedendo come cachet l’equivalente del
salario giornaliero di un metalmeccanico.

I suoi dischi, distribuiti da piccole etichette e di fatto venduti o
durante i suoi concerti o nel corso di manifestazioni politiche varie,
racchiudono sia sue composizioni che brani tradizionali riarrangiati
(il nome del primo album, Maul, è quello dialettale della città del
cantautore); in un suo 45 giri pubblicato dai Circoli Ottobre, Tonino
Miccichè (e dedicato al militante di Lotta Continua ucciso a Torino
nel 1975), riutilizza una musica di Mikis Theodorakis.

Dalla fine degli anni settanta Del Re è tornato a vivere a Mola di
Bari. Negli anni novanta ha prodotto due musicassette con il titolo di
Canzoni di lotta contro i nemici dell’8 marzo e un cofanetto di 4
musicassette, La leggenda della nascita di Mola. Entrambi contengono
brani in dialetto molese, incentrati sul carattere identitario della
storia locale e sui prodotti della terra e del lavoro. La loro
realizzazione è stata curata da uno Studio nato negli anni ottanta a
Bari, il Funkfulla, il cui direttore artistico è Romolo Epifania. Il
cofanetto viene messo in vendita dallo stesso autore sulle bancarelle
ai concerti o direttamente da casa sua.

Il suo brano più famoso è “Lavorare con lentezza”, composto nel 1974 e
utilizzato da Radio Alice come sigla di apertura e chiusura delle
proprie trasmissioni. Questo brano ha suggerito a Guido Chiesa il
titolo per un suo film del 2004. A questo brano Enzo Del Re lega
sempre, nelle sue esibizioni dal vivo, Tengo ‘na voglia e fa niente
senza soluzione di continuità.

Nel 2006 partecipa al Festival Stradarolo, ideato e diretto dai Têtes
de Bois. Sempre con i Tetes de Bois canta “Lavorare con lentezza” in
una tappa del loro tour “Avanti Pop”. Parte della sua esibizione è
contenuta nel libro dvd I diari del camioncino a cura di Timisoara
Pinto.

Il primo maggio 2010 suona a Roma, al tradizionale concerto in Piazza
San Giovanni, all’interno del set di Vinicio Capossela, presentando
fra l’altro le già citate Lavorare con lentezza e Tengo ‘na voglia e
fa niente, veri cavalli di battaglia dell’artista. Con Capossela Enzo
Del Re si era già esibito il 23 agosto 2009 ad Ariano Irpino cantando
anche Comico ed Io e la mia sedia.

Il 13 novembre 2010 Del Re è per la prima volta ospite alla Rassegna
della Canzone d’Autore presso il Teatro Ariston di Sanremo, e vi
esegue Scittrà, Lavorare con lentezza e Tengo ‘na voglia e fa niente.

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