[foa_Boccaccio003] CHI NELLE STRADE, CHI NEI PALAZZI

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Autor: F.O.A. boccaccio003
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To: FOA Boccaccio 003 - Monza
Betreff: [foa_Boccaccio003] CHI NELLE STRADE, CHI NEI PALAZZI
Stamattina, martedì 26 luglio 2011 abbiamo lasciato l’ex cinema Apollo,
occupato lo scorso 16 luglio. Lo stabile è stato riconsegnato
all’attuale proprietà, con cui ci incontreremo per valutare se esistono
le condizioni per riaprire lo stabile a partire da settembre con
iniziative culturali aperte alla cittadinanza.



Crediamo sia fondamentale valorizzare le risorse strutturali
inutilizzate presenti in città: in particolare i cinema, come più volte
da noi sottolineato, costituiscono una tipologia di immobili che
riteniamo assurdo vedere chiusi e sottratti al pubblico utilizzo,
soprattutto in una città come Monza, dove il problema della mancanza di
spazi per iniziative culturali è cronico e l’Amministrazione ha
dimostrato di non volerlo mai risolvere. Speriamo che da questa seconda
occupazione dell’Apollo possa nascere un percorso costruttivo di dialogo
con la proprietà. Questa trattativa non si sostituisce in alcun modo
alla ricerca di uno spazio sociale fisso in grado di ospitare i tanti
progetti della F.O.A. Boccaccio 003: si tratta di un percorso
supplementare e diverso rispetto alla creazione di un centro sociale a
Monza, che resta il nostro obiettivo principale, come più volte
sottolineato nel corso della street parade di giovedì 21 luglio.



Per le strade del centro di Monza, quel giorno, hanno sfilato centinaia
di persone. 400, 500, 600…difficile contarsi quando i numeri sono così
importanti, nonostante il periodo estivo fosse penalizzante. Un’ennesima
dimostrazione del consenso crescente che le pratiche e i contenuti
proposti dalla F.O.A. Boccaccio stanno riscontrando in città. Una
risposta concreta a chi cerca di criminalizzare il nostro operato con
ritornelli securitari a cui ormai non crede proprio più nessuno. Il
corteo, comunicativo e prorompente, ha interrotto la routine dello
shopping serale, l’inerzia e l’apatia delle tante compagnie di ragazzi
che si ritrovano nelle piazze del centro, catalizzando l’attenzione di
tantissimi cittadini. E’ vero, abbiamo occupato le strade e bloccato il
traffico fino a tarda notte, ma essendo così in tanti non avremmo potuto
fare altrimenti. E’ stata l’ennesima circostanza di confronto diretto
con la popolazione della città, avvenuta in strada, ultima tappa di
un’intensissima attività di relazione sviluppatasi nel corso degli
ultimi quattro mesi.



Da aprile ad oggi le iniziative sono state innumerevoli e hanno
dimostrato la definitiva maturazione del collettivo della F.O.A. che,
dopo lo sgombero violento dell’Apollo (luglio 2009), ha lavorato per più
di un anno in maniera sommersa per preparare il rilancio del proprio
percorso, oggi più che mai da considerarsi irreversibile. Quattro mesi
di presidi, occupazioni, volantinaggi, azioni, presenze in consiglio
comunale, manifestazioni, concerti, eventi culturali, cineforum,
progetti: che piaccia o no, in città nessuno ha richiamato più di noi
l’attenzione della cittadinanza e dei media. Il Boccaccio è una delle
componenti più vive e propositive a Monza.



Si è trattato solo di un antipasto. A partire da settembre, con
l’appoggio di tutte le componenti che fino ad ora si sono spese insieme
a noi sul territorio e rifuggendo come sempre qualsiasi rischio di
autoreferenzialità, questo percorso (nato ormai nove anni fa) ripartirà
con ancor più forza, attraversando criticamente i mesi che ci separano
dalla scadenza elettorale, mesi in cui il teatrino della politica
istituzionale, dopo 4 anni di politica di palazzo spesi a tutelare i
propri interessi privati, cercherà di fingersi portatrice delle istanze
dei cittadini, con l’obiettivo di arrabattare voti da una parte e
dall’altra. Ci sarà chi farà campagna elettorale contro di noi,
certamente. Con questi ultimi saremmo felici di scornarci nei contenuti,
ma temiamo che come sempre il demagogo leghista preferirà sottrarsi al
confronto, preferendo abbaiare sulla legalità senza affrontare mai la
sostanza delle questioni.



“Occupiamo quando vogliamo” recitava lo striscione di apertura della
street parade: con i numeri e la determinazione dimostrati fino ad oggi
la veridicità dello slogan è evidente a tutti. L’autunno monzese sarà il
contesto ideale per rilanciare il percorso per uno spazio sociale
autogestito a Monza, nonché di tutte le altre lotte e di tutti gli altri
progetti ad esso connessi. Nel frattempo proseguono le iniziative
itineranti… seguiteci sul nostro sito boccaccio.noblog.org