Il 15 luglio 2011 16:12, <pasky@???> ha scritto:
>> quoto in pieno bombo, mi piacciono i cambiamenti :-)
>
> Aggiungo,
> che l'idea "mesh" del wireless se viene applicata nella
> rete "wired" creando una "rete nella rete" e che sia
> autonoma, indipendente, distribuita senza nodi centrali,
> sotto vpn, in modo da superare vari tentativi di censure,
> direi che mettiamo le basi per utilizzare la stessa
> infrastruttura attuale per creare una rete mesh su larga
> scala e non limitata ad una "zona" così come avviene per
> le reti mesh wireless penso al geografico più che al
> locale...
>
> Quest'idea mi circola nella mente da un pò di tempo e
> credo che metter su un progetto pilota sia più che
> fattibile.
caro Pasky, l'idea circola da un po', se non sbaglio anche nel giro di
HM... se non erro s'era parlato a Pisa di un progetto di hackgrid, che
poi è (penso) morto.
L'idea si basava sul fare clustering/gridcomputing su VPN mesh.
A me interessava più il lato VPN-mesh che quel che ci girava sopra, ma
c'erano degli impedimenti tecnici/logisitici (come fidarsi di un nuovo
nodo? come farlo partecipare alla VPN?) + problemi di sicurezza (non
so se siano stati risolti, ma all'epoca si era scelto di usare tinc
che soffriva di questi problemi).
Ora, sarebbe bello riciclare quel lavoro, magari migliorandolo,
dandogli quest'ottica ovvero, costruire una nuova rete (autonoma,
indipendente, distribuita senza nodi centrali, ecc...), anche se così
ad occhio e croce, mi sembra più o meno l'idea delle darknet (o
sbaglio?), con la differenza che i singoli nodi farebbero da
"rilancio" verso l'esterno, con il wifi (sempre magari anonimizzando
il traffico)?
insomma, a me interessa sviluppare questa idea... altri?
--
Marco Bertorello
System Administrator
http://bertorello.ns0.it
"prima di sgomberarci sgombratevi il cervello
noi siamo la comunità toglietevi il cappello"
