Autore: billie Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] Università come aziende
On Fri, 01 Apr 2011 19:53:20 +0200, White_Rabbit wrote:
> Ve la state cantando e suonando da soli: gestire l'università come
> un'aziende per me significa obbligare chi ci lavora a meritarsi lo
> stipendio. Non ho mai avuto intenzione di entrare nella discussione
> riguardo a quali siano i campi in cui sia o meno giusto fare ricerca.
> A
> prescindere dall'oggetto della ricerca, ciò che preme a me è che chi
> lavora in università sia obbligato a portare a termine il proprio
> compito, nel tempo previsto.
e' veramente triste che tu abbia questa idea cosi disciplinare e
gerarchica dell'organizzarsi un lavoro.
il lavoro dell'universita e' un o dei pochi che ancora permette una
gestione piu o meno libera e autorganizzata
della propria mansione. questo perche il pensiero/la ricerca non e' del
tutto assoggettabile a "parcellizzazioni" tipo pollaio/galina/uova in
batteria. ci si sta provando a renderlo vuoto di iniziativa, fantasia e
autorganizzazione. es. valutando sul nuomero di pubblicazioni.
io invece vorrei che si andasse nella direzione opposta, di
liberazione, e per tutti i lavori..
per non dire altro, senno poi vengo accusata di essere estermista.
ed e' proprio triste vedere ceh invece si sia nell'intimo pervasi da
sto bisogno di disciplina e controllo da parte di altri, che reclami.
ovvio, c'e' la precarieta' ceh fa cagare, e non so tu chi conosci, ma
le persone precarie insieme a me, anceh in italia si fanno un mazzo, a
scapito di chi sta in alto, e non fa una minchia.
ma qeusta e' una vecchia storia.
e non credo la soluzione sia piu disciplina e controllo per chi sta
sotto.