Autore: info Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] Università come aziende
Robert J. Newmark writes:
> se vuoi fare scienza NON puoi ascoltare il mercato, perche' il
> mercato ha interesse a fare PATATINE CRICK E CROCK e non scienza. Vero.
A volte il mercato _ritarda_ addirittura la tecnologia per sfruttare
fino all'osso cio' che e' disponibile ai consumatori in quel momento,
quindi pensare che l'universita' debba ascoltare il mercato e' risibile
IMHO.
Forse e' anche peggio di come l'hai messa.
> che debba essere trattata come una azienda NON italiana sono d'accordo Hai centrato il punto, e' uno dei motivi x cui il nucleare e altre
tecnologie non dovrebbero MAI approdare il un paese mafioso come il
nostro, sono troppo pericolose per ospitarle in centrali costruite
con il cemento allungato con la sabbia di mare.
> ma non che PRODUCA, si produce in FABBRICA o tra gli ingegneri. AHHAHAH ...BTW verissimo!
> per come la descrivete voi, matematica e filosofia dovrebbero essere
> soppresse. Anche la fisica teorica, l'astronomia, la storia, la psicologia...
Occorre davvero andare avanti?
> d'accordo, salvo che quelli che tu chiami risultati io li chiamo DANNI,
> e quelli che io chiamo risultati probabilmente il mercato le chiama
> PIPPE MENTALI. Ripeto, siamo in due (e temo anke piu' di due).
>> L'università non è un ammortizzatore sociale, cazzo!
> e no CAZZO!, l'universita' e' ESATTAMENTE QUELLO, permette di
> ammortizzare il divario sociale. o dovrebbe!!! Esatto, occhio che un conto e' premiare il merito, un conto e'
premiare il _profitto_
Ciao, GiPOCO.
P.S. Che poi non esista un possibile compromesso tra i due estremi
di "utopia" e "prostituzione del mondo accademico al mercato" non
ci voglio credere. Siceramente mi accontenterei anche solo di una
via di mezzo.