Autor: norma Data: Para: forumgenova@inventati.org, Fori sociali Asunto: [NuovoLab] 447° ora in silenzio per la pace
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 22 dicembre dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di
genova, 447° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito
Sciopero generale genaralizzato!
/Da Pacereporter:/
/"L'unico settore in cui non si stringe la cinghia è quello delle spese
militari egli investimenti per il 2011 figura, infatti, un aumento
dell'8,4 %: 266,3 milioni di euro in più che fanno crescere la spesa di
oltre 3,45 miliardi di euro. A questo si aggiungono i fondi per il
ministero dello Sviluppo, ma destinati ai nuovi sistemi d'arma: 2,26
miliardi di euro, al quale si sommano 1,5 miliardi di euro per le
missioni militari all'estero. La cifra totale raggiunge quindi i 24,3
miliardi di euro. Tra i progetti finanziati c'è l'acquisto di 131 caccia
F35 al costo di 15 miliardi di euro e quello di dieci fregate Fremm al
costo di 5,6 miliardi di eu//ro.."/
A differenza di chi “ha capito tutto”, non sappiamo se chi ha
danneggiato ed incendiato a Roma siano manifestanti esasperati o
provocatori infiltrati.
Quello che sappiamo con certezza è che non si vede un futuro: né per i
giovani che ancora non lavorano e che, ben che vada, avranno presto o
tardi un posto precario e da sfruttati; né per gli anziani sempre più
impoveriti e ricattati. A meno che, come dice Berlusconi, non si sposi
un miliardario. O non si nasca ricchi.
E allora, noi, che a Roma non c’eravamo, non possiamo che ribadire che
danneggiare cose è infinitamente meno grave di precarizzare il lavoro;
che di fronte all’ingiustizia, alla violazione della costituzione, alla
guerra, non si possa pretendere che si protesti ogni tanto, ma educatamente.
Speriamo che chi voglia opporsi allo stato di cose esistente decida di
usare i metodi della disobbedienza civile e della nonviolenza: perché li
riteniamo più efficaci dei metodi violenti; perché presuppongono il
protagonismo diretto di chi decide di usarli escludendo avanguardie
inevitabilmente più muscolari e consapevoli dei “soldati semplici”a
seguire; perché prefigurano anche nei metodi l’idea di voler costruire
una società equa e plurale.
Speriamo, anche se non è molto ragionevole sperarlo, *che riescano ad
imporre alla sinistra parlamentare di fare finalmente opposizione, ed al
sindacato confederale di proclamare un vero sciopero generale,
generalizzato, prolungato fino al raggiungimento di obiettivi minimi,*
nonostante le indecenti procedure “ di raffreddamento” che essi stessi
hanno concordato e firmato.
E osserviamo che se esistesse nel paese una vera opposizione i
manifestanti esasperati eviterebbero di rischiare carcere e
manganellate; e che gli infiltrati non riuscirebbero a fare il loro
sporco mestiere.
Ma la nostra generazione ha, se non altro, l’obbligo morale di ammettere
le proprie responsabilità, prima di spiegare ad altri/e “come si fa”.