[Sexyshock] RU486 Emilia-Romagna. Roccella ricorra pure all’…

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Autore: Maurizio Cecconi
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To: sexyshock
Oggetto: [Sexyshock] RU486 Emilia-Romagna. Roccella ricorra pure all’Europa
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Emilia-Romagna. Roccella ricorra pure all’Europa via Rete Laica Bologna
by Rete Laica Bologna on 04/12/10

Comunicato stampa, 04 Dicembre 2010
(Scarica e diffondi)

RU486. CECCONI: “ROCCELLA RICORRA
PURE ALL’EUROPA. LE RISPONDERANNO
CHE LA SOMMINISTRANO IN DAY HOSPITAL”

Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna,
in merito alle dichiarazioni del sottosegretario
Roccella, sulle modalità di somministrazione,
in Emilia-Romagna, della RU486.

“Di fronte alle parole del sottosegretario Roccella non si può rimanere
in silenzio: arroganza e ignoranza sono un mix pericoloso per la
laicità delle Istituzioni. Le linee guida della Regione Emilia-Romagna
sulla somministrazione della pillola RU486 sono infatti perfettamente
compatibili con la legge 194. Come si evince dagli articoli 10 e 11, la
legge 194 non obbliga il medico a eseguire l’interruzione di gravidanza
in regime di ricovero ordinario”, così Maurizio Cecconi, portavoce, che
continua: “L’articolo 11, in riferimento alla relazione ospedaliera che
deve essere inviata al medico provinciale competente, così recita:
“L’ente ospedaliero, la casa di cura o il poliambulatorio nei quali
l’intervento è stato effettuato [...]”. E’ dunque chiaro che i
poliambulatori, in cui si possono eseguire gli interventi di IVG, non
hanno alcuna possibilità di ricoverare le pazienti. A sua volta
l’articolo 10 parla esplicitamente di “eventuale degenza”. Siamo dunque
nel campo delle opzioni e non dell’obbligatorietà”.

“Emerge, dopo questa breve disamina, il disegno del Governo Berlusconi
e della destra filovaticana: millantare una scorrettezza della Regione,
ergersi ipocritamente a difensori della legge 194 con l’obiettivo,
malcelato, d’abbattere la stessa e d’impedire l’uso della pillola
abortiva”.

“La Roccella, dunque, ricorra pure all’Europa e all’Emea, l’Agenzia
europea del farmaco. Le risponderanno che l’Organizzazione Mondiale
della Sanità (OMS) non raccomanda alcun ricovero, che nella maggioranza
dei paesi la RU486 è somministrata in regime di day hospital e, in
alcuni di essi, si può persino comprare al supermercato. E non faccia
la “furbetta”, non si tenga la risposta per sé e la renda pubblica:
questa politica delle fanfaronate senza fondamento non è degna di chi
ricopre un incarico di Governo e dovrebbe avere a cuore, come unica
stella polare, la salute delle donne”.

“Due grandi medici e due carissimi amici della Rete Laica Bologna,
Carlo Flamigni e Corrado Melega, nel loro libro “RU486. Non tutte le
streghe sono state bruciate” hanno giustamente sintetizzato che “siamo
oppressi da paladini che difendono la vita che non è ancora vita, la
vita che non è più vita e poi mandano a morire annegati in mare dei
poveri disgraziati in cerca di un soldo di fortuna””.


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