RESOCONTO TRATTATIVA USI AIT - COORD. LAV. COOP SOCIALI e ENTI del TERZO SETTORE - Lav. Azienda Speciale Comunale FARMACAP CON DIRIGENTI DEL DIPARTIMENTO V DI ROMA CAPITALE - 17 Novembre 2010
a cura del Coord. Coop sociali, terzo settore coord.terzosettore@??? sede: Via Ostuni 7
e dell’Unione Sindacale Italiana usiait1@??? Sede Largo Veratti 25 00146 Roma
Il 17 Novembre, il Coordinamento dei lavoratori e lavoratrici di coop. sociali e di enti del terzo settore di Roma, le Rsa dell’Unione Sindacale Italiana e dell’Azienda Speciale Comunale Farmacap, in occasione del partecipato presidio e manifestazione al Dipartimento V di Roma Capitale e dell’Assessorato alle Politiche Sociali in Viale Manzoni 16, ha avuto un incontro con il dirigente Dott. Guarino, in rappresentanza dell’Amministrazione.
Nel corso dell’incontro durato circa 2 ore, sono stati ripresi i punti fondamentali della piattaforma di rivendicazione del Coordinamento e gli aggiornamenti rispetto alle precedenti riunioni, in particolare sulla situazione della Farmacap, dei servizi agli anziani non solo domiciliari ma anche delle strutture fisse (Case di Riposo e Centri Diurni), dell’area disabilità e minori (SAISH e SISMIF), del servizio scolastico agli alunni disabili svolto dagli A.E.C. delle cooperative accreditate, dei progetti e attività delle cooperative che si occupano di scolarizzazione Rom e di gestione dei campi attrezzati.
Si tratta di tutte le situazioni sulle quali il Coordinamento e le strutture Usi Ait, si sono mobilitate da tempo, con illustrazione da parte della delegazione ricevuta dal dirigente di Roma Capitale (come si chiama ora il Comune di Roma) della fotografia dello stato attuale, con proroghe fino a Dicembre, con richiesta di garantire in ogni caso, a prescindere dagli orientamenti che intende prendere l’Amministrazione, di salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali, la continuità lavorativa con la tutela delle fasce contrattuali di precariato (quella più ricattabile e debole), la copertura economica nelle gare o affidamenti sul costo di base d’asta, dei minimi salariali dei CCNL da applicarsi, con un piano razionale e in sinergia tra Comuni, Provincia e Regione per l’aggiornamento, la riqualificazione professionale e la formazione di operatori e operatrici, senza i costi proibitivi attuali, l’applicazione durante lo svolgimento dei servizi dei meccanismi di vigilanza e controllo posti dalle Delibere Comunali 135 del 2000 e 259 del 2005, per tutte le stazioni appaltanti, sia di livello municipale sia di quelle Dipartimentali. E’ stata inoltre ricordata la questione dei pagamenti parziali o con ritardo di salari e stipendi, anche a causa della perdurante situazione di blocco di alcune fatture alle coop. sociali, che ritardano la procedura di pagamento dei compensi al personale a prestazione fornita.
E’ stata inoltre ribadita la necessità su quest’ultimo punto, di riconvocare come previsto dall’articolo 8 della Deliberazione del Consiglio Comunale 259 del 2005, del tavolo annuale per la verifica dello stato di applicazione dei criteri indicati nelle deliberazioni citate, convocando come fatto negli anni scorsi tutte le parti sociali, compreso il Comitato per l’applicazione delle due delibere 135 e 259.
Il Dott. Guarino, ha risposto a gran parte delle questioni poste durante l’incontro, ribadendo che alcuni aspetti erano di natura strettamente politica e che, pur avendo titolo a rispondere per la parte gestionale e amministrativa, svolgendo la funzione di predisposizione di quasi tutti gli schemi di bandi di gara di appalto o di affidamenti per il V Dipartimento, non poteva rispondere su questioni di rilevanza politica, di competenza dei consiglieri comunali e degli Assessori, se non dello stesso Sindaco Alemanno.
Sulla situazione della Farmacap, ha ribadito che attualmente non vi è alcuno contratto di servizio stipulato o in fase di rinnovo, che non sono state consegnate attendibili risultanze contabili (ad esclusione dei dati di Bilancio 2007, l’ultimo approvato da Farmacap), né un piano industriale, né misure o provvedimenti di natura finanziaria per far fronte alla copertura economica del fabbisogno utile al rilancio delle attività dell’azienda (servizio sociale, asilo nido, farmacie), che il giorno dopo ci sarebbe stato un incontro interno tra diversi organismi dell’Amministrazione per trovare idee valide e i percorsi per realizzare una soluzione, al vaglio vi erano la esternalizzazione dei servizi svolti dall’azienda comunale “sul mercato” (secondo quanto indicato dal D. Lgs. 133 del 2008), la dismissione di alcuni servizi, senza però la garanzia occupazionale certa per tutti e tutte o possibili riutilizzi del personale, una proroga tecnica temporanea. Il dirigente ha spiegato che non vi erano possibilità per risolvere la situazione in termini tecnici e gestionali, a causa della difficoltà di rimuovere il “management” dirigenziale attualmente in carica, dichiarazione che ha suscitato notevoli perplessità da parte della delegazione di lavoratori e lavoratrici, alcuni dei quali dipendenti o Rsa interni della Farmacap. Il Dott. Guarino ha precisato che una volta fatto questo chiarimento interno sul da farsi, le OO.SS. sarebbero state informate e che comunque la decisione era da prendersi per via politica e non amministrativa, avendo fatto lui e lo staff tutto il possibile. La delegazione sindacale ha ribadito che esiste uno strumento che permette alle varie pareti di stabilire almeno un PERCORSO E UN ORIENTAMENTO CHIARO, quello di convocare le Commissioni Consiliari Permanenti Politiche Sociali e Bilancio, con la presenza dei dirigenti dell’Amministrazione capitolina, degli Assessorati competenti, dell’azienda Farmacap e delle OO.SS. e rispettive Rsa, che è stata chiesta più volte, convocata e poi rimandata in assenza di “chiarimenti” e decisioni da parte di Roma Capitale, socio unico della Farmacap. (Nota: la richiesta di convocazione di questo strumento è stata fatta da diversi soggetti interessati, il giorno 18 novembre 201e mandata a tutti i capigruppo consiliari e al Gabinetto del Sindaco Alemanno).
Rimane quindi una grave incertezza su tutta la questione per le varie attività e servizi e soprattutto per la salvaguardia occupazionale dei servizi sociali (teleassistenza e telecompagnia agli anziani) e del servizio educativo (asilo nido sul territorio del XIII Municipio, l’ultimo rimasto alla Farmacap), ma con forti ripercussioni anche sul settore farmacie comunali, senza una programmazione e rilancio industriale dignitoso per la città di Roma.
Non meno incoraggianti le prospettive per le altre situazioni, dalle Case di Riposo e dai Centri Diurni per anziani, per coloro che hanno patologie come l’Alzheimer o livelli di “fragilità”. E’ in corso una predisposizione di BANDO DI GARA IN “GLOBAL SERVICE”, che se da un lato eliminerebbe il c.d. “spezzatino degli appalti” e quindi di SPRECHI di soldi pubblici, come denunciato da anni dall’Usi Ait nelle varie Amministrazioni da Rutelli in poi, dall’altro come indicato dallo stesso Dott. Guarino, porterà ad una ridefinizione del personale necessario, quindi con una riduzione di almeno il 20% delle unità attualmente impiegate. Saranno rivisitati anche i criteri di accesso per gli anziani (attualmente in tutte le strutture comunali ci sono 270 persone, molte meno della capacità ricettiva reale), come saranno rivisti i livelli di copertura economica della base di gara, comprendendo il costo del lavoro del personale, una percentuale di spese di produzione (quantificabili in circa il 15-20% sul totale di base d’asta) e una percentuale per gli “oneri imprevisti” (spese straordinarie, aumenti contrattuali…), garantendo per la prima volta come afferma il Dirigente del Dipartimento, la corretta applicazione dei criteri di bandi di gara di livello europeo, anche con i controlli dei regolari versamenti contributivi, fiscali, imposte, dei soggetti partecipanti e di quelli successivamente aggiudicatari.
A questo proposito, è stato evidenziato dalla delegazione sindacale e del coordinamento, che in diversi bandi di gara di servizi di stazioni appaltanti municipali o di dipartimenti, i livelli di base d’asta erano INFERIORI al reale costo del lavoro del CCNL specie le cooperative sociali, come per i servizi di SAISH SCOLASTICO (svolti da AEC di cooperative), come di altri servizi di assistenza domiciliare su anziani e disabili, che questa disparità e non omogeneità da parte di varie parti dell’Amministrazione pubblica era ingiustificata, perché creava fenomeni di riduzione del personale, taglio di posti di lavoro specie dei precari o di abbassamento di tutele contrattuali e legislative, un peggioramento delle condizioni di chi era impiegato in questi servizi importanti per la cittadinanza e uno scadimento della stessa qualità dei servizi. La delegazione ha chiesto anche la sospensione di forme “sperimentali” di assistenza indiretta nei servizi SAISA (assistenza domiciliare agli anziani, di competenza dei Municipi), che non aveva dato buoni risultati quando era stata tentata per l’area disabilità (SAISH), nonché della campagna di sponsorizzazione del buono-famiglia o voucher per pacchetti di servizi assistenziali, secondo l’orientamento di molte amministrazioni pubbliche di trovare con questi strumenti soluzioni di “nuova sussidiarietà”. Si è spiegato anche al Dirigente, che oltre che abbassare le tutele di chi ci lavora (con contratti individuali di badantato o da colf…per servizi socio assistenziali sui quali la stessa Ammnistrazione comunale richiede un grado più elevato rispetto al passato di “soddisfazione dell’utente”, quello del “committente” e della “qualità delle prestazioni” svolte dagli operatori), questi strumenti tolgono la possibilità al singolo operatore od operatrice, di avere un supporto tecnico, non essendoci alcun raccordo né con le cooperative che non gestiscono più tale processo, né con le èquipes psico pedagogiche o di assistenti sociali pubblici (Comune o ASL, per i vari aspetti di competenza) o di ausilio su casi gravi o per situazioni che si possono verificare, agli operatori che sono lasciati da soli a gestire tutti i problemi. La QUALITA’ DEL SERVIZIO SI SAREBBE ABBASSATA a un mero lavoro di “pulizia igienica” degli utenti e di assistenza materiale, con tutti i limiti e le difficoltà burocratiche aumentate in assenza di un lavoro di squadra…
Tutte problematiche importanti, come pure la situazione dei pagamenti ridotti o non effettuati, a causa di perdurare di problemi nella “macchina capitolina” e nei vari passaggi tecnici e contabili, che di fatto rendono le cooperative meno “forti” finanziariamente, in condizioni di disagio e chi ci lavora in condizioni di ulteriore precarietà. Su questi aspetti il Dott. Guarino si è impegnato a verificare quanto segnalato e a dare notizie ai delegati sindacali e operatori che hanno fornito recapiti e coordinate per ricevere tali informazioni, da rendere poi disponibili a tutte le realtà del coordinamento e a chi ne avesse bisogno.
Sulla Formazione e aggiornamento, nonché sui percorsi di riqualificazione professionale, il Dott. Guarino ha ribadito la necessità che per il futuro chi lavora nei servizi e progetti, sia qualificato e formato, condividendo quanto affermato dal coordinamento e dal sindacato autorganizzato ma ha risposto che allo stato non vi sono le risorse economiche sia nel Bilancio 2010 sia in quello di previsione del 2011, per coprire tale fabbisogno, ma che avrebbe sottoposto all’Assessorato la richiesta della delegazione di stipulare una convenzione con Regione Lazio e la Provincia, per attivare ULTERIORI CORSI per l’ottenimento dei titoli (come quello di OSS) senza i costi proibitivi del mercato (che in media si attestano sui 2500,00 euro a testa) e la possibilità di sviluppare reali percorsi di aggiornamento e di formazione di chi lavora in questi delicati servizi alla cittadinanza romana e su progetti che non sono più “sperimentali” da molti anni ma che richiederebbero una certa stabilità e pianificazione di intervento.
Sulle vicende di SCOLARIZZAZIONE ROM e GESTIONE CAMPI ATTREZZATI, in assenza del Direttore SCOZZAFAVA che ne ha la competenza specifica perché in convalescenza, con ritorno dopo il 26 novembre in servizio, il Dott. Guarino ha ribadito che allo stato attuale, NON ci sono più i tempi per una predisposizione di BANDI DI GARA, che si sarebbe proceduto alla proroga ai soggetti gestori fino a Dicembre 2010, ma che si sarebbe ricorso ad AFFIDAMENTO DIRETTO, sempre secondo il D. lgs. 133/2008, a Enti Pubblici, si stava valutando l’ipotesi di C.R.I. (Croce Rossa Italiana) o della stessa PROTEZIONE CIVILE, che avrebbe poi valutato la selezione del personale già impiegato e in base ad una ridotta disponibilità di risorse economiche, fattore che è TRASVERSALE A TUTTI I SERVIZI E PROGETTI DI AMBITO SOCIO ASSISTENZIALE, nonostante i risparmi interni attivati e gli adeguamenti ottenuto dall’Assessorato rispetto al Bilancio approvato a Luglio 2010, nonchè degli obiettivi che Roma Capitale indicherà in sede di affidamento e contratto relativo.
E’ stato ribadito che attualmente, non è stata fatta alcuna riconvocazione (come promesso il 3 novembre, per il settore rom e nomadi) entro i 15 giorni di approfondimento tecnico sulle questioni sollevate, né in sede amministrativa né politica e che l’ipotesi di affidamento diretto non era coerente con quanto indicato dallo stesso Sindaco, sulla predisposizione di “regolari bandi di gara” per tutti i servizi di rilevanza capitolina, per non avere sanzioni dalla Unione Europea o dalla Corte dei Conti, oltre al rischio di continuità lavorativa e salariale per chi ci lavora, spesso da oltre 10 anni con un notevole patrimonio professionale acquisito sul campo e con corsi svolti da parte del personale.
Anche sul versante dell’assistenza agli studenti disabili, a causa dell’intreccio di competenze tra il Dipartimento V e quello XI e la mancanza di un orientamento chiaro dei due Assessorati, la questione AEC e del percorso di internalizzazione del servizio o di criteri di gestione che non siano sulla stessa linea degli orientamenti governativi della Gelmini sul sostegno e dell’intervento scolastico dell’obbligo svolto dagli Aec delle cooperative accreditate nei Municipi, con tagli di ore e di servizi e riduzione del personale comunale, la questione è da spostarsi sul fronte POLITICO COMUNALE E MUNICIPALE, perché non risolvibile sul piano tecnico – amministrativo, che è in attesa di indicazioni politiche.
Al termine dell’incontro, la delegazione ha brevemente relazionato chi era rimasto al presidio sotto il Dipartimento e ha indicato la prosecuzione delle mobilitazioni sulla piattaforma comune sui punti generali, con altre iniziative al Campidoglio, cercando di coinvolgere i Consiglieri comunali, i colleghi e colleghe che ancora “aspettano alla finestra”, per avere un tavolo di confronto aggiornato e chiaro, come fatto nei mesi precedenti, con l’Amministrazione a livello centrale, l’organizzazione di ulteriori azioni di protesta e di successivo incontro con Assessorati e Dipartimento, nonché l’elaborazione di iniziative di informazione e coinvolgimento della cittadinanza sui territori municipali, dove si svolgono concretamente la maggior parte dei servizi erogati e colpiti da questa complessiva fase di “ristrutturazione” e “rimodulazione”, su questioni che per vari motivi, non escono fuori nei tavoli di consultazione predisposti dal Comune per .il Piano Regolatore Sociale e in svolgimento in questo periodo. La prima iniziativa territoriale con queste caratteristiche, si svolgerà nel Municipio VI il 2 Dicembre a partire dalle ore 13, ad opera degli operatori e operatrici autorganizzati-e in servizio nel quartiere e con la copertura dell’Usi Ait presente in varie cooperative e del Coordinamento che ne sostiene da sempre le rivendicazioni.UNA DELEGAZIONE DI OPERATORI E DEL SINDACATO AUTORGANIZZATO, PARTECIPERA’ ALLA MANIFESTAZIONE DEL 25 NOVEMBRE DEI “MOVIMENTI UNITI CONTRO LA CRISI”, con corteo DALLE 9.30 ALLA METRO B SAN PAOLO FINO ALLA REGIONE LAZIO (Piazza O. da Pordenone 15, a Garbatella), nello spirito “unitario” dell’azione del COORDINAMENTO LAV. DI COOP. SOCIALI/T. SETTORE e di collegamento svolta dall’USI AIT.