atalared@??? ha scritto:
> La cm si è dimostrata ingovernabile in
> questi anni.Tutti i tentativi più o meno organizzati di
>
> trascinarla/trasformarla sono finiti nel nulla perché il carattere anarchico
> della cm li ha
> dissolti nel fatto stesso di pedalare liberamente in massa.
> La
> vitalità di questo mostro sovversivo
Ma che stai a di' Nunzio.... ma quale mostro sovversivo... la CM non riusci' nel giorno del'ultima Ciemmona neanche ad incontrare il corteo antirazzista, ci arrivarono solo pochi volenterosi a corteo ormai finito da un pezzo per paura di turbare il grosso della Ciemmona... il mostro sovversivo, ma va!
Sul fronte mobilita' non ci si fila piu' nessuno, nei movimenti ormai pochi sanno che c'e' la CM, malgrado le nuove e le vecchie cicloofficine (e il culo che si fa un sacco di gente) non riusciamo a lasciare il segno in questa citta'.
Personalmente mi feci carico di un tentativo di spostare la partenza da Piramide, ormai da tempo angolo buio e privo di visibilita' e comunicazione... diventato completamente autoreferenziale ad una localita' (davanti a Feltrinelli a Largo di Torre Argentina) dove si potesse comunicare con la gente alle numerose fermate dei bus o che va in libreria.
Ando' bene, grande interesse dei passanti, ma mezza CM rimase ostinatamente a Piramide... prendendoci anche per il culo quando ci siamo ricongiunti.
Non mi/ci ando' di spaccare la CM e lasciai perdere visto la gente de coccio.
Dopo un po' diciamo che mi e' passata la voglia di partecipare, non di andare in bici, infatti mi incontrate spesso.
Quanto alla "sacralita'" di Piramide come luogo di partenza segnato dagli dei del ciclismo nell'antichita'... non vorrei distruggerti un mito ma venne scelta da me ed altri amici del primo nucleo di ciclisti che volevano fare CM anche a Roma perche' una mia amica di Ostia voleva scendere dal trenino e partire comodamente con la bici, se vuoi te la faccio conoscere.
Dopo l'uccisione di Eva in molti siamo stati colpiti. E' stata uccisa "una di noi", una attivista, una che ama andare e fare andare in bici.
Questo non mi lascia indifferente, sapevamo tutti/e dentro di noi che prima o poi ci sarebbe successo, ma quando accade fa male, sono d'accordo con Marco Pierfranceschi che dice: avremo ben chiaro fin dalla partenza che non siamo lì per divertirci
Non che non ci si debba divertire, ma stiamo lottando per cambiare le cose, o no?
Rapporti con i media, le istituzioni, le associazioni... di che abbiamo paura andiamo avanti da quanto 5, 6, 7 anni e daje che non sappiamo come comportarci e cosa aspettarci da questi, usiamoli o lasceremo sempre piu' spazio ai razzisti tipo Romainbici e altri sciacalli vari.
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