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Park Acquasola, il tar: «No a tre anni di lavori e all'aumento di smog»
i motivi della sentenza. genova parcheggi fa ricorso
PARK DELL'ACQUASOLA, ultimo round. Il Tar ha reso note le motivazioni della sentenza con cui, il 2 novembre scorso, ha annullato tutti gli atti amministrativi relativi al progetto di un autosilo da 460 posti sotto il parco storico. La reazione dei costruttori non si è fatta attendere: «Presenteremo ricorso al Consiglio di Stato sperando di mettere la parola fine a questa vicenda», annuncia Giuseppe Filimbaia, amministratore delegato della Sistema parcheggi, la società che ha ottenuto in concessione circa metà del parco ottocentesco per costruire, nel sottosuolo, il parcheggio.
«Contro il progetto - aggiunge Filimbaia - c'è una posizione ideologica. Non si riesce a capire che la realizzazione dell'autosilo consentirebbe di riqualificare il parco, come non è mai stato fatto in tutti questi anni». Ma se il Consiglio di Stato confermasse la sentenza del Tar e, di conseguenza, il Comune revocasse concessione e licenza edilizia? «Ovviamente chiederemmo i danni», è la risposta. La cifra? «Dobbiamo ancora quantificarla ma certo sarebbe ingente», assicura il responsabile della Sistema parcheggi. Intanto, segnano un punto a proprio favore i 16 abitanti promotori del ricorso accolto dal Tar. I giudici della prima sezione hanno stabilito che l'atto di transazione con cui, nel 2002, la giunta Pericu ha assegnato alla Sistema parcheggi il terreno dell'Acquasola in cambio della rinuncia al diritto di realizzare una serie di parcheggi in centro, era illegittima. Anche perché consentiva la realizzazione di un park di maggiore impatto rispetto agli accordi precedenti (poi azzerati) con l'impresa. Il Tar riconosce pure che l'opera «metterebbe sottosopra l'assetto dell'area verde per tre anni». Per colpa di «un cantiere di mole assolutamente rilevante con passaggio continuo di mezzi pesanti, immissioni nell'atmosfera circostante di esalazioni e scuotimenti». A lavori ultimati, poi, «la vita nelle immediate vicinanze del parco sarebbe radicalmente modificata» da un aggravio di traffico oltreché dalla presenza «degli sfiati delle griglie di areazione nel cuore del parco».
V. G.
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lavoro repubblica
Depositate le motivazioni alla base dello stop al parcheggio: la vita cambierebbe in peggio
"Troppe auto, salute a rischio" così il Tar boccia l´Acquasola
Il Tar-Liguria ha depositato le motivazioni della sentenza che ha accolto il ricorso di un gruppo di cittadini residenti all´Acquasola, annullando il progetto di costruzione del parcheggio all´interno dello storico parco. L´organo di giustizia amministrativa ha ritenuto meritevole di accoglimento il motivo riguardante l´interesse dei cittadini che risiedono nella zona e che verrebbero danneggiati dai lavori di un´opera che "metterebbe sottosopra l´assetto dell´area verde per tre anni da un cantiere di mole assolutamente rilevante con il passaggio continuo di mezzi pesanti, immissioni nell´atmosfera circostante di esalazioni e scuotimenti, movimentazioni di ingentissima quantità di terreno da scavo"
La sentenza di primo grado, accolta con soddisfazione dal Comitato Acquasola che considera l´opera altamente invasiva, precisa inoltre che "una volta terminato l´intervento, la vita corrente nelle immediate vicinanze sarebbe radicalmente modificata" dai flussi di traffico che si verrebbero a creare intorno agli accessi al parcheggio. L´intera zona sarebbe coinvolta da un numero di auto di gran lunga maggiore, tale "che non si possa oggettivamente considerare un beneficio per i residenti nelle adiacenze". In sostanza per il Tar la costruzione del parcheggio sarebbe incompatibile con la tutela della salute pubblica e con l´utilizzo di spazi pubblici di gioco per i bambini. Il Tribunale ha anche valutato preminente l´alto valore ambientale del parco rispetto alla realizzazione del parcheggio.
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