Autor: Maurizio Cecconi Data: Dla: Partecipa al progetto :: Sexyshock :: Temat: [Sexyshock] Fwd: L’OMOFOBO SIZZLA IN CONCERTO AL SOTTOTETTO. LA COMUNITA’ LGBT LANCIA IL BOICOTTAGGIO: “QUEL CONCERTO VA FERMATO: COMUNE, ASSOCIAZIONI E CITTADINI CI SOSTENGANO”
*COMUNICATO STAMPA*
*L’OMOFOBO SIZZLA IN CONCERTO AL SOTTOTETTO. LA COMUNITA’ LGBT LANCIA IL
BOICOTTAGGIO: “QUEL CONCERTO VA FERMATO: COMUNE, ASSOCIAZIONI E CITTADINI CI
SOSTENGANO”*
*Salite in prima linea
Fuoco sugli uomini che fanno sesso con gli uomini dal di dietro
Sparate ai gay e alle lesbiche, la mia grossa pistola fa bang
Bang Bang! [come in un colpo di pistola] i gay e le lesbiche vanno
ammazzati
Ai sodomiti e i batty boy, io dico: a morte!
Non mi fido di Babilonia nemmeno per un secondo
Io vado a sparare ai gay e alle lesbiche con le armi*
*(Sizzla)*
Il prossimo 12 novembre Bologna rischia di ospitare in uno dei suoi spazi
aggregativi giovanili il concerto di un *omofobo dichiarato*, *Sizzla*. Il
concerto è in programma al *Sottotetto*, locale ospitato nell’ex vivaio
comunale in via Viadagola 16. Lo spazio è stato assegnato dal Comune di
Bologna, attraverso una convenzione alla quale ha collaborato il quartiere
San Donato. Una cordata di associazioni glbt ha preso contatto con
l’organizzazione e attraverso una lettera ha richiesto la cancellazione
dell’evento così come avvenuto in altri paesi europei. Sizzla tra l’altro è
stato espulso in passato dalle autorità del Regno Unito proprio in occasione
di una tourné di concerti e proprio per i suoi versi inneggianti l’odio e
l’omofobia
Gli organizzatori della serata hanno diramato un comunicato stampa in cui
dichiarano che l'artista in questione ha firmato un accordo in cui si
impegna a non cantare le liriche omofobe. E aggiungono "anche se questo
accordo è stato disatteso in molte occasioni".
Chiaro che questa argomentazione è del tutto insufficiente a mettere tra
parentesi la predicazione omofoba e intollerante che caratterizza da anni il
lavoro dell’artista, che proviene da una terra in cui l’omofobia ancora oggi
è una drammatica emergenza . Anzi ribadiamo che dal nostro punto di vista
questa proposta non ha nulla di meritevole, rispetto al grave peso sociale
che si trascina.
*"Nessuno può fermarmi nel dire quello che penso sia giusto*". Ha dichiarato
Sizzla. Ciò che a lui sembra libertà di pensiero, nella sua Giamaica ma
anche qui in Italia e in tutte le parti del mondo corrisponde a sofferenza
e morte.
Abbiamo il dovere di ribadire l'inalienabile diritto alla nonviolenza e al
rispetto reciproco tra le persone senza distinzione di orientamento sessuale
o identità di genere.
*Quel concerto va fermato: chiediamo che il Comune prenda una posizione in
merito e che la comunità cittadina si attivi e sostenga la nostra
indispensabile azione di boicottaggio, affinché si spenga l’eco del
pericoloso messaggio di Sizzla. Sollecitiamo inoltre il tessuto
dell’associazionismo bolognese a sostenerci in questa protesta: Bologna
ribadisca la sua emancipazione da contenuti pubblici violenti e omofobi!*
Bologna, 30 ottobre 2009
Il Comitato Provinciale Arcigay “Il Cassero” di Bologna
Arcilesbica Bologna
Agedo Bologna
Famiglie arcobaleno Bologna
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OMOFOBIA. BOLOGNA, CASSERO-COMUNE-PD: NO ALLO SHOW DI SIZZLA.
IL QUARTIERE S.DONATO PRONTO A REVOCARE CONVENZIONE A SOTTOTETTO (DIRE)
Bologna, 30 ott. - Fermate quel cantante. Il prossimo 12 novembre, il club
Sottotetto di via Viadagola a Bologna fara' suonare il musicista reggae
giamaicano Sizzla. Ma il Cassero, il Pd e persino il Comune di Bologna si
ribellano allo show e chiedono di annullare la data. Il problema e' che
Sizzla non e' un cantante qualunque: nelle sue canzoni, infatti, invita a
uccidere gay e lesbiche. E cosi' il Quartiere S.Donato, Riccardo Malagoli,
arriva a minacciare i gestori del Sottotetto di annullare la convenzione, se
non viene impedito al giamaicano di salire sul palco. "Condanniamo nel modo
piu' fermo ogni forma di omofobia- attacca Malagoli- non e' politicamente
corretto che questa associazione ospiti cose di questo genere ed e' ancora
piu' inaccettabile che lo faccia in un locale avuto in concessione grazie ad
una convenzione con un ente pubblico". Per questo motivo, sostiene il numero
uno del S.Donato, "si pongono al di fuori dei termini dell'attuale accordo e
quindi prenderemo i provvedimenti possibili anche rispetto alla sospensione
della convenzione". Il primo passo e' stato fatto pero' dal Cassero, che nei
giorni scorsi ha scritto ai gestori del Sottotetto chiedendo di cancellare
il concerto, "cosi' come e' avvenuto in altri Paesi europei". Sizzla, tra
l'altro, e' stato "espulso in passato dal Regno Unito- fa sapere il comitato
provinciale di Arcigay- proprio in occasione di una tourne'e di concerti, a
causa dei suoi versi inneggianti all'odio e all'omofobia". I gestori del
Sottotetto hanno risposto che Sizzla ha firmato due anni fa un accordo, il
"Reggae compassionate act", con cui si impegna a non cantare piu' liriche
omofobe, anche se "questo accordo e' stato disatteso in molte occasioni".
Secondo il Cassero, ovviamente, gli argomenti dei gestori del Sottotetto
sono "del tutto insufficienti a mettere tra parentesi la predicazione
omofoba e intollerante che caratterizza da anni l'artista", originario di
una terra, la Giamaica, dove "l'omofobia e' ancora oggi una drammatica
emergenza". Per questo l'Arcigay esorta il Comune a prendere una posizione
in merito alla vicenda e chiama i bolognesi a sostenere "la nostra
indispensabile azione di boicottaggio" contro il concerto di Sizzla. E
Palazzo D'Accursio risponde, non solo attraverso il presidente del Quartiere
S.Donato ma anche con l'assessore alle Pari opportunita', Simona Lembi. "E'
grave- afferma l'assessore- che in una citta' come Bologna, che ha assunto
come un suo importante obiettivo il contrasto ad ogni forma di omofobia, si
organizzi il concerto di Sizzla. Il cantante giamaicano e' uno dei
principali esponenti di quel filone reggae a contenuti fortemente omofobici,
che invita ad uccidere gay e lesbiche". Per questo il Comune chiede "agli
organizzatori di annullare il concerto, perche' a Bologna non puo' esserci
cittadinanza per chi alimenta odio e istiga all'assassinio". Della stessa
idea il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Sergio Lo Giudice. "In
Giamaica ogni anno numerosi gay vengono uccisi- sottolinea il democratico-
una strage alimentata anche dai testi omofobi di alcuni cantanti reggae".
Nonostante l'impegno firmato due anni fa, riferisce Lo Giudice, "Sizzla ha
continuato a cantare ritornelli come 'a morte i sodomiti', 'vado ad uccidere
i froci con un'arma' o 'brucia gli uomini che fanno sesso con altri
uomini'". Dunque, i gestori del Sottotetto "non si nascondano dietro quel
pezzo di carta e risparmino a Bologna la vergogna di questa esibizione",
conclude Lo Giudice. Intanto arriva anche la prima adesione al
"boicottaggio" del concerto di Sizzla da parte di una delle tante
associazioni culturali di Bologna. In una nota la "Shape" fa sapere di voler
"supportare il Cassero, nonche' tutta la comunita' omosessuale" nella
polemica contro la data del Sottotetto. "In un momento storico cosi'
delicato per atteggiamenti di omofobia- si chiedono i responsabili
dell'associazione- che senso puo' avere ospitare personaggi dagli ideali
cosi' discutibili, nocivi e anacronistici?". Ma soprattutto "com'e'
possibile che i gestori del Sottotetto prendano con tanta leggerezza questo
affronto" alla citta'? Secondo l'associazione Shape, infatti, il concerto di
Sizzla e' anche "un danno estetico alla professione di promoter musicali e
addetti ai lavori".