Autor: usiait1@virgilio.it Data: A: precari_roma, info CC: claro, pinadri Assumpte: [Precari_roma] 28 maggio ore 18 riunione pubblica su salute e
sicurezza lavoro
28 MAGGIO ORE 18 Riunione Pubblica aperta con Associazione Giuristi
Democratici ( sulle modifiche Testo Unico sulla Sicurezza) a Via
Squarcialupo 58 c/o sede Prc Roma, organizzata dal COMITATO 5 APRILE E
DALLA RETE NAZIONALE SULLA SICUREZZA E SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO.
All’appello lanciato dall’Associazione Giuristi democratici contro lo
smantellamento del D.Lgs 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi
di lavoro) ad opera di questo governo, con una prima riunione svoltasi
il 29 Aprile, per dare uno strumento di approfondimento utile per RLS,
Rsa o RSU, lavoratori e lavoratrici interessati alle questioni della
salute e sicurezza sui posti di lavoro, in merito alle proposte
governative sostenute dai padroni e padroncini pubblici e privati, si è
organizzata una RIUNIONE PUBBLICA per il 28 MAGGIO 2009 ALLE ORE 18
ospitati presso i locali della Federazione del Prc di Roma in VIA
SQUARCIALUPO 58 (traversa di Via Lorenzo il Magnifico, a circa 150
metri dalla stazione e fermata metro B di TIBURTINA).
Il decreto
correttivo proposto dallo stesso governo (comunque previsto dalla
delega concessa dal Parlamento al Governo nella passata legislatura) ha
posto in essere la modifica di 170 artt. sui 306 (più gli allegati)
che compongono l’auttale testo del D.Lgs 81/08, stravolgendo di fatto
il cd. Testo Unico, a sicuro danno dei lavoratori e delle lavoratrici e
non solo, data la rilevanza dell’impatto sull’ambiente dove sono posti
siti inquinanti e le conseguenze su famiglie e cittadinanza..
L’
oggetto dell’appello verteva in particolare su due articoli, il 2 bis e
il 15 bis, di cui il primo prevede un eccessivo trasferimento di potere
e risorse agli enti bilaterali (ove è presente una forte compagine
della classe padronale in un ambito di concertazione molto ma molto
esteso) istituendo una sorta di presunzione di conformità o meglio dire
di certificazione su quanto stabilito dal testo unico, da parte delle
aziende che si faranno certificare dai predetti organismi paritetici,
in tema di sicurezza e salute sul lavoro.
Questo allo scopo di
esautorare e svuotare di competenze ed efficacia gli organi di
vigilanza, impedendo di fatto i controlli e intervenendo direttamente
in sede di programmazione dell’attività stessa di competenza;
con l’
articolo 15 bis, si punta ad ottenere la deresponsabilizzazione quasi
totale del datore di lavoro, tale articolo nei fatti deroga ai principi
del diritto penale, introducendo dei limiti alla responsabilità
omissiva del datore di lavoro e dei dirigenti in tema di sicurezza e
salute dei lavoratori, scaricando il tutto sui sottoposti in barba a
quanto previsto anche dall’articolo 2087 del codice civile (quello che
garantisce il diritto per tutti i prestatori di lavoro ad avere dai
datori di lavoro il rispetto dell’integrità psico fisica e morale) e
dalla enorme giurisprudenza, favorevole ai lavoratori e alle
lavoratrici e indirettamente alle loro rappresentanze sindacali, che ha
generato in tanti anni.
L’attacco operato dal governo, tramite le
proposte di riforma del ministro Sacconi con il benestare di
Confindustria (ma anche delle centrali cooperative, di Confcommercio e
associazioni datorial), contro uno dei pochi baluardi di prevenzione
ad uso dell’attività giudiziale come quello dell’art. 2087 del codice
civile, ha una portata enorme e va contrastata efficacemente e con una
forte campagna di sensibilizzazione, di informazione e di iniziativa
anche di piazza, che deve vedere non solo gli addetti ai lavori ma
direttamente lavoratori e lavoratrici e le loro forme di rappresentanza
sindacale, sia Rsa o RSU sia RLS, comitati di lotta e strutture
sindacali e sociali, in primis quelle che hanno la pratica dell’
AUTORGANIZZAZIONE come momento fondante la loro azione.
Modifiche
queste, che essendo favorevole al reo, potrebbe addirittura avere
carattere retroattivo ed essere applicate ai processi in corso come
quello della ThyssenKrupp, Umbria Olli e altri
E’ importante la
partecipazione massiccia alla riunione pubblica del 28 maggio, perché
dati i tempi a disposizione,
NON AVREMO MOLTI ALTRI MOMENTI DI
CONFRONTO, TESTIMONIANZA DIRETTA SU CASI CONCRETI E DI ORGANIZZAZIONE
DI INIZIATIVE DI CONTRASTO A QUESTO DISEGNO GOVERNATIVO E PADRONALE,
anche utilizzando il patrimonio di conoscenze professionali e
giuridiche dell’Associazione Giuristi Democratici e del Comitato 5
aprile – rete nazionale sulla sicurezza sui posti di lavoro, dove
operano attivamente RLS, Rsa, RSU, lavoratori e lavoratrici combattivi-
e, strutture sindacali autorganizzate (come la USI AIT che ne fa parte
attiva, lo SLAI Cobas per il sindacato di classe, militanti di CGIL,
FIOM, FLMU CUB, SNATER, ferrovieri e altri), ispettori del lavoro e
tecnici della prevenzione di AA.SS.LL., attivisti di strutture e
partiti politici schierati dalla parte giusta.
Attivitià maturata in
seno al proficuo impegno e di rete, svolto dal Comitato 5 Aprile sui
temi della sicurezza e del lavoro e delle problematiche del lavoro in
generale (precariato , appalti ecc…) e sul nodo SALUTE AMBIENTE E
LAVORO, che sono fortemente intrecciati tra loro. Tra i temi usciti e
argomento di approfondimento il 28 maggio assieme ai contributi
concreti e a quesiti, ci sono quelli relativi alla delega di funzioni
(art.16), sulla riduzione delle sanzioni a carico dei datori di lavoro
e l’aumento per quelle dei lavoratori, l’isolamento degli RLS all’
interno dei posti di lavoro, quelle sull’interpello le cui risposte
diverrebbero vincolanti per gli organi di vigilanza in sede di
vigilanza, quelle sulla presunzione di conformità delle macchine per il
solo fatto di essere marcate CE estromettendole dal controllo di
vigilanza.
Un esplicito freno per l’attività di vigilanza degli
Ispettori del lavoro in tema di lavoro nero e di precarietà diffusa.
A
tal proposito si rinnova la richiesta della massima partecipazione a
tale evento da parte di tutti e tutte.
COMITATO 5 APRILE – RETE
NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO
(Ha dato la sua
adesione invitando Rsa, RLS e attivisti-e a partecipare, la Unione
Sindacale Italiana USI AIT).