Il giorno gio, 02/04/2009 alle 16.32 +0200, j3no ha scritto:
> caparossa wrote:
> > be' be' be', io ricordo chiaramente n. meeting con banchetti di (+ o
> > -)note case editrici "alternative", che vendevano i propri libri.
> > il ricavato andava al meeting? (domanda sincera, anche se maliziosa,
> > visto che veramente non lo so).
> >
> >
> Piano, porco dio, non toccatemi Eleuthera... Che se non ci fosse lei col
> cazzo che trovo i libri
> che mi interessano... dovrei andare nelle soffitte delle case francesi a
> cercarmeli...
>
> Comprargli i libri da loro e' uno dei motivi per cui aspetto hackit...
Tutto vero tutto gggiusto viva le case editrici de@ compagn@!!!
Massimo rispetto[1]
Dopo di ché, il concetto di fondo rimane lo stesso, e se gli editori
compagni possono vendere i loro prodotti ad hackit, non vedo perché non
possano farlo altr@ compagn@ che producono altro.
O tutti/e o nessuno, le vie di mezzo fanno storcere il naso...
> Salut
Yep!
[1]
E anche su questo si potrebbe simpaticamente e lungamente chiosare,
visto che spessissimo quest@ compagn@ che vengono a vendere le loro cose
compagnissime ad hackit, poi vai a vedere quanta roba distribuiscono con
licenza libera, vai a vederlo...
Un vecchio cantautore italiota, ormai alquanto sottotono, cantava una
bellissima canzone il cui ritornello era "Compagno si, compagno no,
compagno un cazz..."
Senza polemica, ovviamente! :-D
--
"E se mi prendono?"
"Ti hanno gia' preso, coglione.
E se ti liberi?"
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