Autor: Silverio Tomeo Data: Para: social forum Asunto: [Lecce-sf] morti bianche
Morti bianche in versi e a teatro
"La verità è che / ormai ci credono /mummie d'Egitto / pesce fritto e salato /
da mangiare col pane / ombre strane che vanno / in vecchi cimiteri / a
lamentarsi coi cani. / Ma sono cattivi pensieri ".
Così il poeta Roberto Roversi nell'incipit di "Un fischio sopra la pianura",
canzone scritta per "Il pane loro", atto unico sugli incidenti del lavoro di
Stefano Mencherini (giornalista indipendente e regista Rai) scritto otto anni
fa, che tornerà in scena a Bologna il 7 aprile prossimo dentro Palazzo Re Enzo,
nel cuore della città, grazie all'assessore alla Cultura Angelo Guglielmi e alla
Cgil.
La regia è di Ulderico Pesce, da anni impegnato sul fronte del teatro civile,
che veste i panni dell'operaio e dell'imprenditore. Insieme a lui e a sei attori
del Centro Mediterraneo delle Arti, dopo aver composto le musiche e adattato i
testi di altri cinque poeti che hanno scritto sugli incidenti del lavoro per il
testo di Mencherini (Franco Loi, Alda Merini, Marisa Zoni, Gianni D'Elia e
Attilio Lolini) ci saranno Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese, storici
musicisti e interpreti del Banco del Mutuo Soccorso.
La pièce fa parte di un progetto teatrale sugli incidenti del lavoro elaborato
dall'autore e sostenuto da Fillea Cgil, regione Puglia (assessorati al
Mediterraneo e al Lavoro) e provincia di Roma (presidenza del Consiglio e
assessorato al Lavoro). Sono previste per il momento quattro date. La prima a
Taranto è già andata in scena, il 18 aprile sarà la volta di Roma alle Officine
Marconi e poi di Torino.
"Il pane loro. Storie da una Repubblica fondata sul lavoro" è un testo che si
snoda attraverso storie vere di infortunati, invalidi e familiari di vittime del
lavoro rigorosamente raccolte in anni di inchieste giornalistiche dallo stesso
Mencherini, una pièce che si pone come cruda denuncia civile sulla "guerra del
lavoro che uccide un operaio ogni sette ore", ma anche come momento di
sensibilizzazione e informazione verso i lavoratori stessi e chi nel mondo del
lavoro deve ancora entrare. Per questo le messe in scena non saranno in teatro,
ma in veri luoghi di lavoro (fabbriche, porti, cantieri) o in realtà
strettamente collegate.
Perché, come ha scritto la poetessa Marisa Zoni e come canta Di Giacomo nella
piece "le chiese sono vuote / il popolo prega in piedi / tu battezzi i tuoi
figli morti/ meta' Italia svela il suo cuore / meta' Italia lo copre /con la
pallottola in canna".
Ma anche un gruppo di attori non professionisti dell' associazione teatrale "Le
Sibille" di Tolentino, guidati dalla regista Laura De Sanctis, ha messo in scena
nei mesi scorsi "Il Pane loro" tra scuole e teatri.
Prossimo appuntamento per loro il 10 aprile prossimo al cinema teatro Italia di
Macerata.