[Forumlucca] Fw: [retebolivariana] scontri all'Universitá

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Autor: Viani Roberto
Data:  
Para: forumlucca
Asunto: [Forumlucca] Fw: [retebolivariana] scontri all'Universitá

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From: alessandro bombassei
To: cpiano@???
Sent: Wednesday, November 07, 2007 11:35 PM
Subject: [retebolivariana] scontri all'Universitá


Mercoledí 7 novembre 2007

Si é svolto oggi il corteo degli studenti dell'opposizione. Alcune centinaia di maifestanti hanno camminato dalla Universitá Centrale del Venezuela fino al Tribunale Supremo di Giustizia, per recapitare le loro critiche al progetto di Riforma Costituzionale e la domanda di annullamento, sotto rigido controllo poliziesco.
Prima di arrivare alla sede del Tribunale i "democratici" oppositori hanno attaccato il Cuartel San Carlos, ex prigione politica, simbolo della oppressione borghese sotto la quarta Repubblica, e attualmente spazio di mostre e dibattitti gestito da un collettivo di ex guerriglieri.
Sembrava si fosse concluso tutto senza problemi maggiori, e invece...

Approfittando del corteo dell'opposizione, un gruppo di studenti chavisti ha affisso manifesti a favore del SI in tutta la UCV e ha poi deciso di occupare la sede di comunicazione sociale.

Al loro ritorno dalla manifestazione gli studenti di destra assieme a quelli di Bandera Roja (opportunisti all'opposizione da anni) non hanno apprezzato e hanno bruciato la sede del collettivo e poi hanno provato a appiccare il fuoco alla sede intera di comunicazione sociale, con molotov e lacrimogeni. Hanno provato ad impedire l'uscita degli studenti chavisti facendo uso di armi da fuoco. Ci sono vari studenti chavisti feriti.

Dopo due ore di confronto sono arrivati motorizzati chavisti che si sono fatti largo e sono riusciti a evacuare gli studenti rimasti chiusi nella scuola.
Attualmente gli studenti chavisti stanno chiamando a concentrarsi tutti nella Universitá.

Solo chi é in malafede (e sfortunatamente ci sono anche alcuni pseudo giornalisti di Liberazione) puó sostenere che i "poveri studenti" dell'opposizione sono le vittime di un governo oppressivo.
Loro (studenti e giornalisti) sono solo pedine piccole piccole di un piano cospirativo che ha come regia la alta borghesia venezuelana, nonché quella nordamericana ed europea.
La solita becera campagna mediatica internazionale non é che l'ultimo tentativo di discredito e destabilizzazione del governo legittimamente eletto di Hugo Chavez.
Chi appoggia la guerra in Afghanistan, Iraq, Libano, Jugoslavia e il resto...non puó sicuramente essere un osservatore imparziale.

Come si fa a dire che la Riforma é totalitaria? Solo chi non l'ha letta, o lo ripeto, chi é in malafede puó dirlo. Si nasconde dietro alla critica a un paio di articoli, tutto il positivo degli altri 67 articoli. Non é che uno non puó fare critiche.
Anche fra coloro che appoggiano il SI ci sono molte persone che hanno critiche peró puntuali. Tutti hanno ben presente la partita che si sta giocando, i rischi nel caso di un golpe o di un ritorno dei vecchi padroni, e tutti sono shierati per fare avanzare un Processo che, con tutti i limiti che ha, é IL LORO PROCESSO.
Questo Processo non é solo di Chavez, é di tutte le organizzazioni sociali, di tutti gli attivsti comunitari, di tutti i contadini e lavoratori che giorno dopo giorno lottano per l'affermazione della giustizia sociale e dei loro diritti.
E anche questa Riforma é la loro, perché quasi la metá degli articoli che saranno sottoposti al voto popolare sono stati redattati direttamente dai movimenti sociali.
E' per questo che piú di un milione di persone sono scese inpiazza domenica in appoggio al SI e non é perché sono pecoroni che vanno dietro a Chavez senza pensare. Chi pensa cosí non fa che dimostrare che ha un punto di vista borghese e arrogante, dispregiativo delle classi oppresse e della loro capacitá di analisi, dibattito e organizzazione, o per lo meno dimostra che di sinistra non é (men che meno comunista).

Senza approfondire il dibattito sulle 6 ore lavorative, la sicurezza sociale per lavoratori autonomi e artigiani, divieto di sfratto, diritto alla cittá, all'habitat e al suolo, divieto di latifondo, vediamo l'articolo che riguarda l'Universitá....
L'articolo 109 prevede la paritá di voto negli organi universitari fra studenti, professori e operai. FINO AD ORA IL VOTO DI UN PROFESSORE VALEVA 40 VOTI DI STUDENTI E DI OPERAI.
abbinando questa norma con il progetto ALMA MATER di creazione o riconoscimento di 28 nuovi istituti universitari, appare chiaro a tutti che ci troviamo di fronte a una difesa classista di una universitá clasista, alla strenua difesa di privilegi che secondo pochi dovrebbero rimanere tali.

Piú si avanza verso la concretizzazione di un sistema socialista e piú cascano le maschere. Poco a poco si vede chi davvero difende gli interessi del popolo e lotta per la sua liberazione dall'oppressione neocoloniale, e chi difende lo status quo sociale (o magari un ritorno indietro)..





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