Auteur: pilar Date: À: forumroma Sujet: [RSF] I: [hyperlink] URGENTE: INVIA LA LETTERA "ASTALDI FUORI DALLA
BAHIA DE TELA"
Urgente. Invia la lettera ad Astaldi e girala ai tuoi contatti
Urgente. Envia esta carta a Astaldi y pasala a tu lista de correos
Urgent! Send this letter to Astaldi and forward it to your contacts
********************************************
Español abajo. English below
*****************************************
Nelle prossime settimane la costa Atlantica dell'Honduras tornerà
protagonista del reality show "L'Isola dei famosi". Tra i concorrenti
quest'anno c'è anche Astaldi.
La seconda azienda italiana delle costruzioni, infatti, ha appena
firmato con il governo del Paese centroamericano un contratto per
iniziare i lavori del megaprogetto turistico "Los Micos beach & resort
centre", lungo la costa caraibica della Bahia de Tela.
Un progetto fortemente avversato dalle popolazioni locali, il popolo
garifuna, e che avrà un impatto devastante sul territorio, tanto a
livello ambientale che sociale ed economico.
Secondo Astaldi, che abbiamo sentito telefonicamente, il progetto
turistico non potrà che portare "sviluppo, ricchezza e lavoro" nella
regione. L'azienda ci ha anche invitato, d'ora in poi, a rivolgere le
nostre preoccupazioni e denunce direttamente al committente (il Governo
dell'Honduras) lasciando in pace Astaldi. Per questo, vi chiediamo aiuto
per far sentire ad Astaldi la sua complicità con un progetto che è
economicamente, socialmente e ambientalmente insostenibile.
Inviate la lettera a Alessandra Onorati, responsabile Comunicazione e
Investor Relations di Astaldi a.onorati@??? e a Mario Iván
Casco, di Astaldi Columbus in Honduras, m.casco@???, mettendo in
copia honduras@???
Maggiori informazioni su lisolaeilmattone.blogspot.com
*************************************************
Milano, 5 settembre 2007
A Vittorio Di Paolo, presidente di Astaldi
A Giuseppe Cafiero, direttore generale Estero di Astaldi
A Mario Ivan Casco di Astaldi Columbus
A luglio la vostra azienda, attraverso la propria filiale honduregna, ha
firmato con il governo della Repubblica di Honduras il contratto per
realizzare opere infrastrutturali legate al progetto turistico "Laguna
de Los Micos", nella regione della Bahia de Tela, lungo la costa
Atlantica del Paese.
Come certamente saprete, la zona è abitata da oltre duecento anni da
comunità garifuna, un popolo afro-indigeno che vive lungo la costa Nord
dell'Honduras.
I garifuna delle comunità che subiranno gli effetti negativi del
progetto -San Juan de Tela, Tornabé, Miami, Triunfo de la Cruz-,
affiliate nell'Organizzazione fraterna dei popoli negri di Honduras
(Ofraneh), denunciano da sempre i possibili rischi e le ricadute
negative a livello sociale, economico e ambientale dello sviluppo
turistico selvaggio della Bahia de Tela.
Il progetto, infatti, prevede la realizzazione di un mega complesso che
andrà ad occupare 500 ettari di terra e una striscia di spiaggia di 3
km. All'interno de "Los Micos beach & resort centre" troveranno posto
quattro hotel di lusso, 256 ville, un campo di golf, un club ippico e un
centro commerciale.
Il tutto verrà realizzato all'interno del Parco nazionale intitolato a
Jeanette Kawas (Pnjk) e di una laguna registrata (con il numero 722)
nell'elenco delle paludi protette dalla Convezione internazionale di
protezione delle paludi (conosciuta come Ramsar).
Il riempimento di gran parte della palude per la realizzazione del campo
da golf, attività che si appresta ad avviare la vostra azienda, è
incompatibile con la convenzione Ramsar, che considera le paludi aree di
assoluta preservazione, e andrebbe inoltre a compromettere gli equilibri
idrici della zona, provocando l'alterazione dei corsi d'acqua, e quindi
il funzionamento della palude stessa, aumentando i rischi di inondazione
durante i periodi di maggiori precipitazioni nelle comunità limitrofe e
nella città di Tela.
Anche uno studio tecnico elaborato dalla Fondazione per la protezione di
Lancetilla, Punta Sal e Texiguat (Prolansate), organizzazione non
governativa, con incarico istituzionale di conservazione del Parco
nazionale Jeanette Kawas, dimostra il disastroso impatto ambientale del
progetto oltre ad evidenziare le numerose violazioni di accordi
internazionali (accordo sulla diversità biologica, Cdb; il convegno per
la conservazione della biodiversità e protezione di aree naturali in
America Centrale -decreto n° 183/94-), leggi forestali nazionali,
direttive ambientali della Banca interamericana di sviluppo, soggetto
finanziatore del progetto, oltre che del regolamento interno del Parco.
La zona del progetto, inoltre, appartiene all'habitat funzionale delle
comunità garifuna di Miami, Tornabé, San Juan de Tela, La Ensenada e
Triunfo de la Cruz, la cui popolazione ottiene parte del proprio
sostentamento dalla laguna menzionata. Il progetto confina con la zona
del nucleo del parco nazionale, destinato alla protezione assoluta: una
zona, cioè, nella quale la legislazione honduregna non permette alcun
cambiamento o alterazione dell'ecosistema.
Per la realizzazione del megaprogetto, il cui importo complessivo supero
i 200 milioni di dollari, l'Honduras contrarrà un nuovo prestito con la
Banca interamericana di sviluppo (Bid), di cui beneficierà anche Astaldi
(per circa 15 milioni di dollari). Ciò comporta un aumento del già alto
indebitamento estero del Paese, i cui costi gravano sulle classi popolari.
Per ciò chiediamo ad Astaldi Columbus di sospendere immediatamente ogni
attività relativa all'incarico ricevuto.
En las próximas semanas la costa Atlántica de Honduras volverá a ser
protagonista del reality show "La Isla de Los Famosos" en la televisión
italiana. Entre los participantes este año figura también la
transnacional Astaldi, la segunda empresa italiana en el sector de la
construcción. La Astaldi acaba de ser contratada por el gobierno del
país centroamericano para realizar la infraestructura inicial del
megaproyecto turístico "Los Micos Beach & Resort Centre", en la costa de
la Bahía de Tela, en el Caribe hondureño. La población local, el pueblo
garifuna, se opone tajantemente al proyecto.
Según la Astaldi, con quien nos comunicamos por teléfono, el proyecto
turístico aportará "desarrollo, riqueza y trabajo" a la región. Por lo
tanto la empresa nos ha invitado a dirigir nuestras preocupaciones y
denuncias directamente al contratante (en este caso el gobierno de
Honduras), y así dejar en paz a la Astaldi. Por eso, pedimos a todas y
todos ustedes que nos apoyen para que la Astaldi oiga el clamor de
nuestras voces que la acusan de ser parte de un proyecto que es
insostenible a nivel económico, social y medioambiental.
Envíen la carta modelo que encontrarán a continuación a Alessandra
Onorati, responsable de Comunicación y Relaciones con los Inversionistas
de la Astaldi en Roma: a.onorati@??? y a Mario Iván Casco,
m.casco@???, de la filial hondureña de Astaldi.
Les pedimos enviar una copia a: honduras@???
Más información en la pagina lisolaeilmattone.blogspot.com
************************************************
Milan, 5 de Septiembre de 2007
A Vittorio Di Paolo, presidente de Astaldi
A Giuseppe Cafiero, director general para el exterior de Astaldi
A Mario Iván Casco de Astaldi Columbus
En julio pasado su empresa, a través de su filial hondureña, firmó con
el gobierno de la República de Honduras un contrato para realizar obras
de infraestructura relacionadas con el proyecto turístico "Laguna de Los
Micos" en la región de Bahía de Tela, en la costa Atlántica del país.
Como seguramente sabrán, la zona es habitada desde hace 200 años por la
comunidad garífuna, pueblo afro-indigena que abita la costa norte de
Honduras. Los garífunas de las comunidades afectadas por el proyecto
--San Juan Tela, Tornabé, Miami, Triunfo de la Cruz-- afiliadas a la
Organización Fraternal Negra de Honduras (Ofraneh), han denunciado desde
hace tiempo los posibles riesgos y los impactos negativos a nivel
social, económico y ambiental del salvaje desarrollo turístico en
ciernes en la Bahía de Tela.
El proyecto prevé la realización de un mega complejo que ocuparía mas de
500 hectáreas de tierra y una franja de playa de 3 km. Al interior de
"Los Micos Beach & Resort Centre" se edificarían 4 hoteles de lujo, 256
casas de lujo, centros comerciales, parques temáticos, paseos a caballo
y, claro, no podría faltar, un campo de golf.
Todo esto se realizaría al interior del Parque Nacional Jeannette Kawas
(PNJK) y en una laguna registrada (con el número 722) en la lista de los
humedales protegidos por la Convención Internacional de Protección de
los Humedales (conocida como Ramsar). El relleno de gran parte de los
humedales para la construcción de un campo de golf, acción que su
empresa está a punto de iniciar, es incompatible con la Convención de
Ramsar, la cual considera que los humedales son áreas de total
preservación y que además comprometería el equilibrio hídrico de la
zona, provocando la alteración de los cursos de agua y por tanto del
funcionamiento de los mismo humedales, aumentando así los riesgos de
inundaciones durante los periodos de mayor lluvia en las comunidades
limítrofes y en la ciudad de Tela.
Asimismo, un estudio técnico elaborado por la Fundación para la
Protección de Lancetilla, Punta Sal y Texiguat (Prolansate),
organización no gubernamental cuyo objetivo institucional es la
conservación del Parque Nacional Jeannette Kawas, ha demostrado que el
proyecto provocaría un impacto ambiental desastroso y que además
violaría numerosos acuerdos internacionales (Acuerdo sobre la Diversidad
Biológica-CBD; el Convenio para la Conservación de la Biodiversidad y
Protección de las Areas Naturales en América Central -decreto no.
183/94-), leyes forestales nacionales, directrices ambiéntales del Banco
Interamericano de Desarrollo (órgano financiero del proyecto), así como
el reglamento interno del Parque.
Además, la zona del proyecto pertenece al hábitat funcional de las
comunidades garífunas de Miami, Tomabé, San Juan Tela, La Ensenada y
Triunfo de la Cruz, cuya población obtiene parte de sus ingresos de la
laguna mencionada.
El proyecto colinda con la zona del núcleo del parque nacional, dedicada
a la protección absoluta--por tanto es una zona en la cual la
legislación hondureña no permite ningún cambio ni alteración del ecosistema.
Por lo anterior, exigimos que su empresa detenga inmediatamente toda
actividad relacionada con las obras mencionadas.
In the next few weeks the Atlantic Coast of Honduras will once again be
featured in the Italian TV reality show "The Island of the Famous". This
year's participants will include Astaldi, the second-largest Italian
construction company. Astaldi has just won a contract from the
government of Honduras to build the basic infrastructure of a
mega-tourist resort "Los Micos Beach & Resort Centre" along the coast of
Tela Bay, on the Caribbean coast of Honduras. The local Garífuna
residents are adamantly opposed to the project, which will have a
devastating environmental, social and economic impact on their lands.
According to an Astaldi spokesperson with whom we spoke by phone, the
tourist project will bring "development, wealth and work" to the region.
Therefore the company has invited us to channel all complaints and
denouncements directly to the contracting party (in this case the
government of Honduras) and to leave Astaldi alone. We are therefore
asking all of you for your support and to raise our collective voices in
order to let Astaldi know that it is guilty of being part of a project
that is economically, socially and environmentally unsustainable.
Please send the model letter below to Alessandra Onorati, director of
Astaldi's Investor Communication and Relations in Rome:
a.onorati@??? and to Mario Iván Casco of Astaldi's Honduran
subsidiary: m.casco@???.
We kindly ask that you send a copy to: honduras@???
More information is available at: Lisolaeilmattone.blogspot.com
*********************************************************
Milan, 5th of September, 2007
To:
Vittorio Di Paolo, president of Astaldi
Giuseppe Cafiero, general director of Astaldi's international operations
Mario Iván Casco of Astaldi Columbus
Last July, your company, acting through your subsidiary in Honduras,
signed a contract with the government of the Republic of Honduras to
undertake the building of infrastructure related to the "Laguna de Los
Micos" tourist resort, in the region of Bahía de Tela, along the
Atlantic coast of Honduras.
As you are undoubtedly aware, the Garífuna community, afro-indigenous
peoples' living in the North coast of Honduras, has inhabited the area
for the past 200 years. Once plans for the area were made public, the
Garífuna people from the communities affected by the project, e.g., San
Juan Tela, Tornabé, Miami, La Ensenada, Triunfo de la Cruz, members of
the Fraternal Organization of the Black Peoples of Honduras (OFRANEH),
denounced the possible risks and the negative social, economic and
environmental impacts of uncontrolled tourism-related development of the
Bahía de Tela.
The project will undertake the building of a mega tourism complex that
will occupy some 500 hectares of land and a three-kilometer stretch of
beach. Within the "Los Micos Beach & Resort Centre" there will be 4
luxury residences, 256 villas, malls, theme parks, horse rides and, of
course, a golf course.
All this is to be built within the Jeanette Kawas National Park (PNJK)
and adjacent to a registered lagoon (number 722) listed as protected
wetlands in the International Convention for the Protection of Wetlands
(known as Ramsar).
Your company is set to begin filling in a large part of the wetlands in
this area in order to build a golf course, activities that are totally
incompatible with the Ramsar Convention, which stipulates that delicate
wetlands need absolute protection. Further, construction activities
would alter the equilibrium of all water resources in the area, leading
to changes in water reserves and thus to the benefits of the wetlands
themselves. Construction would also increase the risk of floods in
nearby communities and in the city of Tela during the months of heaviest
rains.
A technical study undertaken by the Foundation for the Protection of
Lancetilla, Punta Sal and Texiguat (PROLANSATE), a non-governmental
organization, in charge of conservation within the Jeanette Kawas
National Park, shows that the project would have a disastrous
environmental impact and would entail numerous violations of
international treaties (Agreement on Biological Diversity; the
Convention for the Conservation of Biodiversity and the Protection of
Natural Areas in Central America - decree number 183/94), national
forestry laws, environmental regulations of the Inter-American
Development Bank, which is financing the project, in addition of
internal Park regulations.
Furthermore, the area of the project is part of the working and living
habitat of the Garífuna communities of Miami, Tornabé, San Juan Tela, La
Ensenada and Triunfo de la Cruz, whose residents obtain part of the
livelihoods from the lagoon. The project borders on the National Park's
totally protected inner core, and Honduran laws prohibit any changes or
alternations of the ecosystem in the area.
To undertake this megaproject, whose total cost will surpass 200 million
dollars, Honduras will need to contract new debt with the Inter-American
Development Bank (IADB), which will also benefit Astaldi in the amount
of some 15 million dollars. This will increase Honduras' already high
foreign debt and will have negative repercussions on the poorest sectors
of the country.
For these reasons we demand Astaldi Columbus to suspend immediately all
activities related to this project.
HYPERLINK - Lista per la costituzione del Forum Italiano sull'ACQUA
Per iscriversi : scrivere a fconsalvi@???
Per cancellarsi : inviare un'email vuota a
hyperlink-unsubscribe@???
======================================================================