io avevo pensato a qualcosa di piu semplice del tipo una ruota di recupero incidendata da mettere nel luogo legata al palo piu vicino... magari pittata di bianco e scrivendo
il nome o cmq qualcosa sagomando raggi o con del filo di ferro...
magari è meno d'impatto ma forse c'è la probabilità che rimanga per piu tempo che se non appendi qualcosa in alto su un palo... e poi se la tolgono è anche qualcosa di piu facile da rimettere... poi se c'è anche un aiuola nelle vicinanze si può piantumare qualcosa
sabato mattina poi c'è anche l'iniziativa di ciclobby di seguito riporto il comunicato... penso che invece di trovarci nel pomeriggio per la massa floreale si potrebbe anche fare un salto lì, non è il caso di unire le forze e rendersi più visibili almeno come numero ? l'ultima volta i ciclisti erano veramente pochini ... e passare anche nel luogo dell'ultimo bicicidio
Lincidente stradale non è una fatalità
Manifestazione di ciclisti nelle vie di Milano: sabato 21 aprile 2007 ore 11
A Milano, Fiab CICLOBBY organizza SABATO 21 APRILE ALLE ORE 11, un presidio in
viale Abruzzi angolo via Plinio (lato numeri dispari) insieme con il Comitato
di viale Abruzzi, per ricordare la morte di Leonardo, il ragazzo di 25 anni
morto schiacciato tra due auto, una ferma in divieto di sosta e l'altra
impegnata in unazzardata manovra di sorpasso a destra di un mezzo pubblico.
Per Leonardo, che lascia una moglie e due bimbi di pochi mesi, abbiamo avviato
nelle scorse settimane una pubblica sottoscrizione, che sta procedendo e si
chiuderà ufficialmente sabato, con la successiva consegna del ricavato alla
famiglia.
A questa commemorazione non possiamo non associare anche la signora di 76 anni
vittima, mercoledì 18 aprile, di un incidente mortale sulle strisce pedonali
in via Padova.
Nel corso della manifestazione di sabato 21 aprile verrà distribuito un
documento con le proposte e le richieste di Fiab CICLOBBY sul tema della
sicurezza stradale dei ciclisti.
Dopo viale Abruzzi, la manifestazione si sposterà in due altri luoghi dove di
recente altri ciclisti hanno perso la vita: in piazza Oberdan (ang. viale
Vittorio Veneto) per ricordare Luciano (58 anni), morto il 5 dicembre sotto le
ruote di un camion in svolta, e in via Melchiorre Gioia (ang. viale della
Liberazione) dove il 12 marzo scorso è caduto Pietro (42 anni) per un tragico
impatto con una moto.
Liniziativa si inserisce, e ne anticipa lavvio, nella Prima settimana
mondiale della sicurezza stradale, sotto gli auspici delle Nazioni Unite
(23-29 aprile 2007).
E loccasione per ricordare che la sicurezza stradale non nasce dal caso,
bensì attraverso limpegno di tutti, in unottica di partecipazione, e con un
coinvolgimento ai diversi livelli di responsabilità.
Gli incidenti stradali, che ogni anno nel mondo causano oltre un milione di
vittime e da venti a cinquanta milioni di feriti e invalidi (fonte: World
report on road traffic injury prevention), possono e devono essere prevenuti
affrontando i fattori-chiave.
Occorrono interventi di prevenzione, controllo, educazione e rieducazione.
E serve agire innanzitutto moderando la velocità dei veicoli circolanti, che è
la prima causa di incidenti di rilevante gravità.
La sicurezza stradale è poi un requisito della mobilità sostenibile: perché,
ad esempio, molte più persone userebbero la bici se non dovessero confrontarsi
con unendemica sensazione di insicurezza.
La nostra città ha avuto, nel solo 2006, 12 morti tra i ciclisti. Nei primi
mesi del 2007 i morti sono già 23, di cui 6 pedoni e 3 ciclisti. E queste
statistiche sono purtroppo soltanto provvisorie.
Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY onlus)
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