permettetemi di gridare con forza il contributo enorme che la snia da
anni dà alla criticalmass e alla diffusione del ciclismo critico. e poi
la snia, la snia, la snia, ma che è un partito? una setta? 'na cricca?
non vedo bandiere, non vedo /snia/, vedo persone in carne e ossa che si
sbattono, anche oltre le loro possibilità, in maniera gratuita e
generosa per qualcosa di bello, e, porco cavolo, lo fanno pure bene!
la snia sta organizzando un forum europeo delle ciclofficine. glela
diamo una mano in cambio di un piatto di pasta pè du lire? vogliamo
approfittare di più di questo spazio /libero/ e molto affine alla
ciemme, alle tematiche ecologiche ecc., oppure abbiamo ancora voglia di
romperci le palle a vicenda? magari più che dire "andiamo alla snia a
mangiare" sarebbe il caso di dire perchè, e di far venire più persone
possibile e spiegargli che cosa è il romebikeforum, perchè una
ciclofficina in un csoa ecc.
non c'è, almeno non adesso, un posto migliore dove andare dopo la ciemme
che non sia la snia. approfittiamone e parliamo di bici e di uomini, di
sogni e di utopie, di come cambiare un pochino questo cazzo di mondo in
cui i nostri nipoti potrebbero non sopravvivere più, o almeno per
parlare del fatto che questo rischio è scienza, e non aria fritta.
la bici come scelta di vita è una scelta politica precisa. rappresenta
il sogno un mondo migliore e più libero dove ognuno rinuncia a qualcosa
per darla agli altri. l'utopia è sempre stata rivoluzionaria, sognare è
sempre ascoltare, cercare di capire i bisogni delle persone e i bisogni
della terra in cui viviamo. l'unica forza del sogno è la critica de 'sta
zozzeria a cui siamo incatenati (e che me pare che se chiama
capitalismo, dominio, sfruttamento, guerra).
si potrebbe parlare un pò di queste cose, invece di questionare sul
"finire o andare dopo", sul "passiamo sul lungotevere o a piazza
venezia", sul "csoa o csa o associazione", "picnic o pingpong" sul
"piove o c'è il sole"?
g.
