Autor: marku Data: Para: movimento CC: cerchio Asunto: [Cerchio] finalmente!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
finalmente il marrano è stato smascherato nel suo giuoco del piede in due scarpe
perchè secondo lui i cannoni della loro soldataglia erano pieni di fiori e opere pie
badate a chi è il primo che gli porge solidarietà quel doppiogiochista di casino casini
fra istituzionalisti ci si intende al volo!
Una cinquantina di studenti del Coordinamento dei collettivi
ha accolto il presidente della Camera con slogan e striscioni
"Vergognati, assassino guerrafondaio"
Bertinotti contestato all'università di Roma
Casini: "Attacchi che dimostrano debolezza di pensiero"
Fausto Bertinotti
ROMA - "Vergogna assassino, guerrafondaio, buffone". Frasi durissime. Accuse di voltafaccia. Di aver abbandonato in nome della realpolitik e della partecipazione al governo la scelta pacifista portata avanti da sempre come un vessillo. E anche di partecipare ad un convegno organizzato da Comunione e Liberazione.
Fa scalpore la dura contestazione messa in atto da una cinquantina di studenti del Coordinamento dei collettivi all'indirizzo del presidente della Camera, Fausto Bertinotti al suo arrivo alla facoltà di Lettere dell'Università 'La Sapienza' di Roma per un dibattito sulla cooperazione internazionale organizzato da Cl.
Slogan e striscioni contro l'impegno italiano nel conflitto afgano. Contro la decisione di Rifondazione di votare per il rifinanziamento della missione. Insulti a cui Bertinotti ha risposto secco: "Buffone sei tu se dici così. Chiedetemi scusa e non chiamatemi assassino". Per poi raggiungere, sempre seguito dai contestatori, l'Aula del convegno.
Un ingresso avvenuto mentre i contestatori innalzavano striscioni durissimi: "Bertinotti: un impegno concreto contro la guerra, spillette della pace per tutti!", "8 marzo, la Camera vota la guerra in Afghanistan: giorno inFausto". Ed ancora: "Dalla non violenza alla base di Vicenza", "Seminate i cadaveri, importate i papaveri. La vostra pace è in Afghanistan".
"La nostra contestazione al presidente non è rivolta contro di lui in quanto Bertinotti, ma in quanto rappresentante del governo Prodi che ha completamente disatteso le nostre aspettative - dice Lorenzo Santoro del Collettivo Universitario - Gli abbiamo gridato 'assassino' perché il governo si sta macchiando di una terribile guerra che aveva promesso di evitare ma che invece ha addirittura rifinanziato".
La contestazione che fa tornare alla memoria un'altra protesta, ben più numerosa e cruenta: la cacciata di Luciano Lama avvenuta il 17 febbraio 1977. La protesta di oggi, invece, ridotta nei numeri fa comunque scalpore. Anzitutto perché è la prima volta che il leader di Rifondazione viene contestato sul tema del pacifismo da sempre cavallo di battaglia di Rifondazione. E poi perché la protesta avviene alla vigilia del voto sul rifinanziamento della missione italiana in Afghanistan che avverrà domani al Senato.
E dalla maggioranza arrivano le prime reazioni. E sono tutte all'insegna della solidarietà a Bertinotti. "Fischi e insulti sono davvero un pessimo esempio di analfabetismo istituzionale" dice Renzo Lusetti della Margherita. E anche il verde Angelo Bonelli difende il presidente della Camera: "Chiamare assassino un uomo che ha messo le ragioni della pace al centro del suo percorso politico è sbagliato ed inaccettabile". Ma anche l'opposizione, per bocca del leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini solidarizza con Bertinotti: "Queste contestazioni dimostrano la debolezza del pensiero".