scusate la lunghezza del msg, ma meno di così non sono riuscito. è
una prima bozza del progetto sugli orti-giardini che propongo all'
assemblea di xm24 - prossimamente anche di persona - e all' ambito
allargato del mercato dei produttori tramite la lista sovranitÃ
alimentare.
chiunque ha critiche, dubbi o proposte metta pure in lista e io
provvederò a far circolare nelle due liste
a presto luca
PER UN LABORATORIO DEL VERDE PUBBLICO
La scorsa settimana è stato riattivato il laboratorio di
progettazione partecipata dell’ area dell’ ex mercato
ortofrutticolo: negli anni 2005 e 2006 il laboratorio formato da
associazioni, singoli cittadini, tecnici e funzionari dell’
amministrazione comunale ha ridefinito in maniera radicale il progetto
iniziale, verificando spazi e funzioni all’ interno di un’ area di
circa trenta ettari. Di questi un terzo sono destinati a verde
pubblico, e di fatto, unendosi all’ area di Villa Angeletti, andranno
a costituire il più grande parco pubblico cittadino.
Il laboratorio riaperto la settimana scorsa, ha tra i temi di
discussione proprio quello del verde pubblico. Al suo interno è stata
portata la proposta, al momento solo abbozzata, di realizzazione di
orti-giardini autogestiti.
L’ idea nasce in primo luogo dal ruolo attivo e determinante avuto
da xm24 nella ridefinizione del progetto; secondariamente dalla sua
collocazione nell’ area: è la struttura con il maggior fronte
limitrofo al verde pubblico.
Che rapporto è possibile sviluppare da questa vicinanza?
L’esperienza maturata negli anni da xm24 come spazio pubblico in cui
convivono elementi di cooperazione sociale, di produzione culturale e
di critica teorico-pratica dell’ esistente permette uno sguardo ampio
e profondo anche su ciò che conosciamo come verde pubblico.
Dopo anni – almeno due decenni - in cui i centri sociali hanno
occupato e trasformato i vecchi luoghi della produzione industriale e
materiale è maturo il tempo per occupare ed occuparsi di ambienti nel
senso più ampio del termine: non solo nei termini classici dell’
ambientalismo verde, ma con un’ attenzione particolare al fatto che
gli ambienti determinano il modo in cui le persone stanno e si muovono.
Conseguenza è che gli ambienti in cui viviamo o che semplicemente
attraversiamo, contribuiscono in modo influente a determinare le nostre
relazioni sociali.
L’esperienza pluriennale del mercato settimanale dei produttori nellâ
€™ ambiente-xm24 ha consolidato e radicato nuove relazioni tra città e
campagna: relazioni di tipo economico, perché la vendita diretta dei
prodotti agricoli rappresenta un’ opportunità importante per la
sopravvivenza delle piccole aziende agricole, fornendo a chi vive in
città prodotti di qualità , freschi, ad un prezzo trasparente e spesso
concorrenziale al prodotto industriale; relazioni di tipo sociale,
perché l’ appuntamento settimanale è diventato punto di riferimento
per molti cittadini, non solo come luogo di acquisto di prodotti di
qualità , ma come incontro e conoscenza diretta di chi vive e produce
sulla terra; relazioni di tipo politico, perché la vendita diretta è
critica materiale del sistema delle produzioni intensive e della grande
distribuzione, la pratica dell’ agricoltura biologica lo è dell’
industria
agro-alimentare, a base di OGM e sementi sterili, e infine l’
autocertificazione mette in rilievo l’ assurdità di sistemi di
certificazione a pagamento delle produzioni biologiche, valorizzando
invece il ruolo molto più efficace del rapporto diretto, continuo e
reciproco tra i produttori stessi e i consumatori.
D’ altra parte chi vive in città si rende conto che la qualitÃ
della vita è sensibilmente peggiorata dall’ aumento incontrollato
del traffico veicolare, da politiche urbanistiche che riempiono di
volumi costruiti ogni spazio vuoto, da un’ idea del verde pubblico
che conteggia come tale le aiole spartitraffico e gli striminziti
alberelli che punteggiano gli enormi parcheggi dei centri commerciali.
E che non è sufficiente uscire dalla città nel weekend per tornare
alla natura: è invece probabilmente utile incominciare a pensare ad
una città ed ad una campagna come unico territorio variamente
articolato e compenetrato.
Il percorso attivato con il laboratorio di progettazione partecipata
rende maturo e possibile sviluppare un progetto collettivo che partendo
dall’ esperienza del mercato dei produttori e da quella di xm24,
ragioni sull’ idea del verde pubblico come spazio pubblico.
La proposta è formare un gruppo eterogeneo, composto da chi è
interessato all’ idea che l’ area di verde pubblico confinante con
xm24 venga organizzata attorno alla valorizzazione dell’ agricoltura
urbana di qualità : un sistema di orti-giardini con funzione didattica,
informativa e sperimentale, che sostiene l’ idea che il territorio
urbano contemporaneo ha bisogno di aree di verde qualificato, e che sia
possibile pensare ad un’ agricoltura urbana che integri la produzione
di impresa del circondario. Un laboratorio del verde pubblico che
sappia immaginare e provare a realizzare il superamento dell’ idea di
giardino che la città conosce.
Non una replica moderna dei giardini Margherita, ma il verde pubblico
come luogo attivo di nuove forme del vivere comune nella città .
Per approfondire e rendere pubblico questo nuovo rapporto tra città e
campagna si potrebbe pensare ad un evento di una giornata di incontro-
festa-scambio, chiamando a partecipare i molti attori che si muovono su
questi terreni: seed savers (quelli che salvano e fanno circolare i
semi delle piante dimenticate o abbandonate dalla produzione
massificata), permacultori, giardinieri abusivi e ribelli, e quantaltri
conosciamo o vorremmo conoscere.
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