Autor: l.marinelli Data: Para: Ml di Incontrotempo Asunto: [Incontrotempo] report riunione rete reddito sociale e aggiornamenti
REPORT DELLA "RETE PER IL REDDITO SOCIALE ED I DIRITTI" SULLA RIPRESA DELLA MOBILITAZIONE
Dalla riunione nazionale della "Rete per il Reddito Sociale ed i Diritti", tenuta il 21 Gennaio a Roma, ci sono stati sviluppi politici che ci spingono ad una messa a punto delle iniziative decise in quella sede. Infatti con la ripresentazione della legge per il Reddito Sociale, alla Camera ed al Senato, si era deciso di riprendere la mobilitazione sul Reddito programmando una serie di iniziative locali e decentrate ed una manifestazione nazionale da tenersi per il 24 Marzo.
Gli sviluppi politici intercorsi sono legati alla ripresa dei movimenti di lotta dopo mesi di pausa pre e post elettorale a cominciare dalla importantissima manifestazione di Vicenza contro la base USA, convocata fuori dalla sinistra di governo e da questa subita, che ha mostrato a distanza di pochi giorni la debolezza di Prodi. Infatti a nessuno sfugge che la crisi apertasi con il voto al Senato non è stato altro che l'effetto diretto della prima mobilitazione nazionale contro le scelte dell' Unione che, con una serie di provvedimenti ed in particolare con la legge finanziaria, ha già mostrato come stia aumentando la distanza tra gli impegni presi in campagna elettorale e gli orientamenti politici e concreti presi in questo primo periodo di governo del paese disilludendo la stessa base elettorale dell'Unione.
Anche il modo con cui si sta uscendo dalla crisi dimostra che la strada che si è scelta non va certo nel senso del recupero del consenso popolare e dei movimenti ma, al contrario, verso una accentuazione delle politiche centriste ed ad una maggiore subordinazione della cosiddetta sinistra radicale. Queste forze politiche assumono sempre più la funzione di supporto "gratuito" all'Ulivo e, peggio ancora, ad una prospettiva di governo di unità nazionale finalizzato ad ulteriori riforme liberiste ed a quella elettorale. In tale contesto anche il tavolo sul Welfare deciso dal governo e dal ministro del lavoro Damiano probabilmente verrà rimesso in discussione e sicuramente avrà un carattere ancor più negativo sia per i lavoratori stabili che per quelli precari che per i disoccupati
Questo nuovo quadro politico ci impegna obbligatoriamente ad una riflessione ulteriore ed ad una messa a punto delle iniziative decise il 21 Gennaio adeguata alle modifiche in atto. E' ancora utile mantenere ed ulteriormente sviluppare, nella misura del possibile, la mobilitazione a livello regionale e locale, a cominciare dalla Campania e dal Lazio dove sono aperte già le vertenze sul reddito; queste vanno però fatte crescere anche in altre regioni e situazioni riprendendo ed allargando l'azione ed il coordinamento delle reti locali laddove è possibile. Inoltre vanno sollecitati e coinvolti quei settori di movimento legati alle mobilitazioni sul reddito come i precari pubblici e privati in lotta ed il movimento degli studenti, che può rappresentare in questa fase un valore aggiunto per il rilancio delle mobilitazioni.
Rispetto alla indicazione di tenere una manifestazione nazionale per il 24 Marzo è evidente che c'è bisogno di un lasso di tempo più lungo per la preparazione di questa scadenza che slitta inevitabilmente ad Aprile; ma la data del 24 Marzo può essere comunque utilizzata per dare visibilità alla ripresa della mobilitazione con la convocazione di una Assemblea/Convegno, a carattere nazionale ed europeo, che punti a rafforzare l'iniziativa ed a imporre di nuovo la questione del reddito e della precarietà nel dibattito politico nazionale e nel movimento cosi come siamo riusciti già a fare negli anni trascorsi.
La questione del reddito deve essere una componente della battaglia più generale, che si dimostrerà peraltro molto dura ed a rischio di azioni repressive più pesanti di quelle effettuate dal governo precedente, verso le politiche del governo dell'Unione che si palesano sempre più in continuità con quelle di Berlusconi. La riapertura della nostra vertenza comunque già si colloca dentro una ripresa che vede alcune scadenze di lotta importanti tra cui quella della mattina del 2 Marzo, che vedrà a Roma una nuova assemblea nazionale di tutti i precari della pubblica amministrazione, quella del 3 Marzo con la manifestazione nazionale contro i CPT che si terrà a Bologna e lo sciopero di tutto il pubblico impiego contro il memorandum sulla pubblica amministrazione firmato da governo e sindacati che si terrà il 30 marzo.
Si rende perciò necessaria la convocazione a breve di una nuova riunione nazionale che definisca nuovamente i passaggi da fare e gli appuntamenti locali e nazionali in vista della manifestazione a sostegno della richiesta di reddito per tutti e tutte.