Autor: roberto.guidi77@katamail.com Data: Para: forumlucca Asunto: [Forumlucca]
Fw: Convegno sui corpi civili di pace, 16 dicembre 2006
ricevo e inoltro
> Da: "LETIZIA DEBETTO" <letizia.debetto@???>
> Data: Tue, 12 Dec 2006 00:35:43 +0100
> A:
> Oggetto: Fw: Convegno sui corpi civili di pace, 16 dicembre 2006
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> Partecipatre e diffondete
> Letizia
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> Parco della Pace di S. Anna di Stazzema, Comune di Stazzema,
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> Gruppo F. Jagerstatter per la Nonviolenza(Pisa), Centro Gandhi (Pisa),
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> Centro Interdipartimentale di Scienze della Pace - Università degli Studi di Pisa
> Tavola della Pace e della Cooperazione di Pontedera
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> Con il Patrocinio della Provincia di Pisa
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> Sabato 16 Dicembre 2006, ore 14.30
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> Sala del Consiglio Provinciale, p.zza Vittorio Emanuele 2, Pisa
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> Partire senza armi:
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> Corpi Civili per l'intervento nonviolento nelle missioni di pace
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> Una giornata di discussione con:
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> Giovanni Scotto
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> Centro Studi Difesa Civile, docente Università di Firenze
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> Carla Biavati
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> Associazione Berretti Bianchi, Rete IPRI-Corpi Civili di Pace
> Riccardo Troisi
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> Rete Lilliput,Rete Disarmo
> Alberto Capannini
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> Operazione Colomba
> Lisa Clark
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> Beati i Costruttori di Pace
> Pasquale Dioguardi
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> Peace Brigades International (PBI)
> Sen. Francesco Martone
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> Commissione Affari Esteri del Senato
> Sen. Silvana Pisa
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> Commissione Difesa del Senato
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> A partire dai primi anni 90, le modalità di intervento militare da parte dell'Italia e delle altre nazioni occidentali sono profondamente mutate. Abbiamo assistito, con una progressione sempre più rapida, a una serie di "missioni" all'estero, di volta in volta definite in modo sempre più ipocrita, polizia internazionale, missioni di pace, guerre umanitarie...
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> Ma parallelamente è cresciuto, nel nostro paese e all'estero, un movimento che si propone di sviluppare strumenti di intervento nei conflitti internazionali senza armi, con modalità non armate e nonviolente. Questo movimento ha radici profonde, in parte comuni a quello per l'obiezione di coscienza al servizio militare; ma ci sono state anche esperienze dirette, da parte di piccoli gruppi di volontari che in questi anni sono effettivamente intervenuti in zone di conflitto acuto, in Kosovo, in Colombia, in Africa, in Palestina.
>
> Ora si apre una possibilità concreta, più che negli anni passati, per realizzare un esperimento di intervento nonviolento "istituzionale", con strumenti come i Corpi Civili di Pace di cui si discute in Parlamento e nel Governo: esiste un grande interesse, anche internazionale, per questa possibilità, che sarebbe un'assoluta novità a livello istituzionale, e rafforzerebbe chi lotta per un ordine internazionale che rispetti i diritti fondamentali degli individui e delle comunità.
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