[Incontrotempo] PRECARIATO: DIFFIDA CUB A REGIONE LAZIO

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Autor: Ufficio Stampa RdB-CUB
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Asunto: [Incontrotempo] PRECARIATO: DIFFIDA CUB A REGIONE LAZIO

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Lo strano modo della regione Lazio di praticare la democrazia sindacale

La regione Lazio, azionista di maggioranza della Lazio Service, avrebbe intenzione di assumere a tempo indeterminato, all'interno della stessa Lazio Service, i circa 800 precari entro due anni, stando a quanto abbiamo appreso dalla stampa quotidiana.
Sul reale stato della trattativa non siamo in grado di saperne di più, poiché, malgrado la nostra organizzazione sia presente all'interno della Lazio Service dal momento della sua nascita ed abbia sottoscritto gli accordi vigenti in azienda e malgrado sia stata la prima organizzazione a convocare i lavoratori in assemblea per tentare di risolvere il problema della precarietà, non è stata convocata al tavolo delle trattative dalla regione, malgrado lo abbia espressamente richiesto.
Non conosciamo i motivi di questo ostracismo praticato nei nostri confronti, proviamo a supporre:
* Non siamo convocati perché gli assessori regionali, intimoriti dalla mobilitazione messa in atto da FIM-FIOM-UILM nel precedente sciopero del 12 settembre (3/4 adesioni su 800 lavoratori) o da quello minacciato e revocato per il 20 novembre, hanno acconsentito al possibile veto posto nei nostri confronti;
* La regione non ha gradito il ns. esposto all'Ispettorato del Lavoro, presentato nei confronti della lazio Service il giorno 6 novembre '06 per denunciare la precarietà della situazione occupazionale ( 95 lavoratori a tempo indeterminato a fronte di 732 a tempo determinato) e chiedere che si proceda all'assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari, e, per questo, si vendica escludendoci dal tavolo delle trattative;
* L'accordo forse non è così splendido come è definito sulla stampa e per questo non ci convocano.
Queste le prime supposizioni, può darsi che non siano quelle esatte, certo è, comunque, che sul precariato è in atto un comportamento fortemente discriminatorio nei confronti di tutta la CUB, che ci amareggia, tanto più perché praticato da istituzione pubbliche che dovrebbero avere particolare sensibilità per la pratica della democrazia nei luoghi di lavoro.
Un fatto è certo: per parte nostra non subiremo passivamente e, il ns. intervento, cercando di dare il ns. meglio ed il 15 Dicembre saremo sotto la Regione Lazio con i precari del Lazio.
Roma, 29 novembre '06