Il giorno Mon, 27 Nov 2006 13:20:18 +0100
JayTee <jaytee@???> ha scritto:
> > Io se devo esprimere il mio disappunto a mia nonna non mi metto a
> > bestemmiare, non so tu.
> >
> Anche sì... ma non mi pare centri qualcosa...
È un esempio del cazzo, generico... È la mia retorica. :-)
> > Qualunque comunicazione prevede un mezzo, e il mezzo determina
> > _sempre_ il contenuto della comunicazione.
> Questa affermazione mi sembra una cazzata, però devo anche ammettere
> che di comunicazione non so un gran ché, magari indicami qualche
> testo ove questo concetto viene meglio spiegato.
A me pareva un'ovvietà, ma non sono un esperto nemmeno io! Ma per fare
arrivare la medesima comunicazione attraverso differenti mezzi devi
comunicare in modi differenti. Quando si tratta ad esempio di diversi
protocolli la differenza è banale, quando si tratta di diverse
percezioni umane, media con atteggiamenti diversi etc. la differenza è
più complessa, e assai più difficile è stabilire se, come, quanto etc.
arriverà un messaggio, se vale la pena cercare di farlo arrivare, come
può essere riflesso e deformato, e così via.
Io posso leggere il tuo precedente messaggio come un invito ad alzare
il margine di rischio nella comunicazione, e lo posso condividere, ma
per me il fine resta sempre quello di fare arrivare dei messaggi (che
siano chiari o non chiari, anche subconsci...), quindi del mezzo,
ahimè, non te ne puoi fregare del tutto, a meno che devi soltanto
sfogarti.
> Secondo me accettare gli "standard" dei media di oggi non è un
> atteggiamento maturo, è un accettare lo status delle cose che certo
> non fa crescere la società o la qualità dell'opinione pubblica.
> Secondo me a lungo andare fottersene di questi standard non può che
> migliorare l'opinione pubblica che si allontanerà sempre di più dalla
> finta resa della realtà dei media.
Il fottersene degli "standard" dei media mi può andare (può servire a
modificarli), ma significa aumentare la componente "aprioristica" del
messaggio, non quella "casuale", che a un certo punto non può che
essere puramente narcisistica e starmi parecchio sulle palle.
(il kaos senza coscienza non lo si agisce, lo si subisce)
(fine delle ovvietà)
> Rinnovo quindi anche a te l'invito a svegliarsi sul serio.
Come vedi ci provo. Lo so che dormo... Ma ci provo!
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Luca Brivio