Autore: Joe Oblivian Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] slogans indicibili e pupazzi bruciati.
On mar, 2006-11-21 at 10:31 +0100, caparossa wrote: >
> e invece qui ti sbagli, visto che gli "anticapitalisti" (così si
> definiscono quelli che hanno bruciato i manichini) è proprio
> della "rivoluzione globale proletaria" che parlano ad ogni piè
> sospinto.
Si si io mica mi riferivo alle intenzioni di chi ha detto lo slogan,
quanto all'attore di riferimento: da un lato i viet-cong, che erano
l'esercito della rivoluzione comunista vietnamita (con tutto quello che
oggi possiamo pensare del regime nordvietnamita degli anni seguenti,
allora Ho Chi Min aveva davvero guidato una rivoluzione comunista e
anticapitalista), dall'altro... non si sa bene chi (la resistenza
Iraquena e' molto variegata e piena di fondamentalisti religiosi che mi
fanno ribrezzo).
Insomma, se in un caso la lotta del vietnam comunista si poteva
*davvero* leggere come una lotta di liberazione anticapitalista (e il
riferimento era al *Vietnam* come percorso di liberazione, non come
strage di soldati), nel caso di Nassyria si tratta di un singolo atto di
guerriglia, con ogni probabilita' portato da gente che lotta contro
l'imperialismo americano ma assolutamente non in un ottica
anticapitalistica.
Per intenderci: "10, 100, 1000 Iraq" avrebbe gia' avuto un po' piu' di
analogia con lo slogan originale.
Joe
P.S. La "rivoluzione globale proletaria" ti fa schifo come idea? :-)