Re: [Hackmeeting] Tesseramento al Partito Hacker

Borrar esta mensaxe

Responder a esta mensaxe
Autor: Marco Verdecchia
Data:  
Para: hackmeeting
Asunto: Re: [Hackmeeting] Tesseramento al Partito Hacker
Il giorno gio, 09/11/2006 alle 21.42 +0100, Matteo G.P. Flora ha
scritto:

[omissis]

> Non so, mi sembrava un buon argomento di riflessione, ma vi prego di
> non farlo divenire in alcun modo una "intifada" su qualunque tema. Mi
> piacerebbe parlarne come persone civili e soprattutto NON in modo
> speculativo. Tenete presente la frase iniziale: IL PARTITO HACKER
> ESISTE E HA UNA QUOTA DI PARLAMENTO. Deve anche (ovviamente)
> sopravvivere nel mondo della politica e quindi interfacciarsi con
> altre forze e a volte venire a compromessi....
>


Il partito hacker non avra' non sara' mai un "partito". Per fortuna e/o
sfortuna, non tutta la politica è figlia della cultura del Montesquieu.

Al massimo si avrà un partito dei pirati, un movimento che può essere
"ospite" di un altro partito "istituzionale".

I radicali hanno candidato Cicciolina a parlamentare, non vedo perchè
non possano "ospitare" qualche "pirata", un po' per provocazione, un po'
per la difesa e/o lotta di alcuni diritti civili.

Comunque non escludo, in Italia, che qualche altro partito possa
ospitare un pirata, ma niente di piu'. Ne vedo uno per coalizione (uno
per il centro-destra ed uno per il centro-sinistra).
Ad esempio nel centro-destra il suo posto potrebbe essere la lega. Di
fatto, alcuni esponenti, hanno usato l'arma del filesharing
illegale come finta/vera provocazione giornalistica. Attualmente
sembra non aver avuto un seguito, ma chissa' il futuro.
Nel centro-sinistra, oltre ai gia' citati radicali, candido i verdi.

Non esludo comunque che a qualcuno possa venire in mente di fare una
lista dei pirati per l'elezione del proprio comune e/o regione, un
po' come fanno codacons, partito umanista, o il piu' "fortunato"
numericamente, partito dei pensionati. Ma sarebbero comunque degli
episodi locali.

In queste liste, in effetti, in cui la società civile si puo' schierare,
si potrebbe presentare anche una lista degli hacker, ma mai un partito.
Magari raccogliendo le firme usando il pgp. Mi sembra che sia
gia' stato fatto a Roma, ma visto che le firme sono state bocciate,
e nessuno se li e' calcolati...decisamente gli hacker hanno un impatto
piu' diverso dei pirati.



> Con queste ferree promesse spero qualcuno si divertirà a farmi
> partecipe delle sue idee (magari anche in privato).
>


perche' non in pubblico?

ciao a tutti,
Marco Verdecchia