Re: [Cm-roma] La bici del supermercato

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Autor: Imma Gaudiano
Data:  
Para: cicloveeg, Prepariamoci a invadere Roma
Assunto: Re: [Cm-roma] La bici del supermercato
ringrazio cicloveeg.. l'articolo è ottimo x me in
questo momento..
vorrei sostituire la mia mountainbike con una piu'
comoda bici da passeggio (con marce).
il problema è sempre quello: ridotta possibilità
economica! in ogni caso preferisco risparmiare
sull'età del mio dueruote piuttosto che sulla qualità,
quindi mi servirebbero consigli da esperto sui prezzi
attuali e su eventuali luoghi dove se ne trovano di
usate!
rispondete numerosi!

(immagino che la ML sia piena di queste richieste..
scusate ma sono nuova e mi sto preparando anche io ad
invadere roma!!)

imma.
--- cicloveeg@??? ha scritto:

>
> Salve ciclisti,
> di seguito un interessante scritto di Guido Rubino
> sulle bici da supermercato.
>
>
>

*--*--*--*--*--*--*--*--*--*--*--*--*--*--*--*--*--*--*--*--*
>
> LA BICI DEL SUPERMERCATO, CONSIGLI PRIMA
> DELL'ACQUISTO
>
>
> Agosto 30th, 2006
>
> Vale la pena oppure no acquistare una bici a
> pochissimi euro? Le bici “da supermercato” sono
> viste malissimo dai negozi specializzati e ancora
> più dai meccanici che ci mettono le mani. Eppure il
> loro successo è una costante. E qualche modello non
> è poi così male, anzi.
>
> Sono lì, tutte in fila e coloratissime. Il prezzo
> invoglia: 100 euro, o meno, per una bicicletta si
> possono pure spendere. In fondo abbiamo intenzione
> di lasciarla alla casa al mare, all’aggressione
> della salsedine per tutto l’anno, oppure è la bici
> per il bambino che sta diventando ragazzino e poi
> ragazzo: tra due anni sarà troppo piccola. Oppure è
> la bici per chi non ci è mai andato, un po’ di moto
> fa bene e cento euro sono un investimento
> sostenibile per chi non sa se poi si appassionerà o
> meno.
> Nelle bici in vendita nei supermercati c’è stata
> un’evoluzione. Basta osservare le saldature dei tubi
> dei telai per capire che i piccoli punti di
> saldatura sono stati sostituiti da cordoni ben più
> robusti. La provenienza è sempre orientale, non si
> scappa, anche se i marchi sono italiani o
> americaneggianti. Alcuni, addirittura, scimmiottano
> i marchi più importanti al limite quasi del plagio.
> Ma importa poco a quel prezzo.
>
> Nei supermercati si trovano bici di due tipologie:
> city bike e mountain bike. Le prime sono, tutto
> sommato, il migliore affare. Non hanno pretese
> assurde, sono bici da città, e presentano le loro
> caratteristiche senza camuffamenti. Non sono
> leggere, ci mancherebbe, ma magari hanno anche una
> discreta dotazione di accessori, compreso l’impianto
> di illuminazione (che può comunque essere integrato
> con una ventina di euro da un rivenditore
> specializzato).
>
> Le seconde sono più pretenziose e sono più soggette
> ad attirare in trappola i potenziali clienti
> inesperti. Sono tre i punti deboli di queste
> biciclette (vale anche per le city bike): il telaio,
> il movimento centrale (con un’occhiata agli altri
> componenti) e gli ammortizzatori (se ci sono).
>
> Il telaio
>
> È ovvio, si tratta della struttura portante della
> bici e deve essere robusto. Come detto in precedenza
> i telai sono migliorati negli ultimi anni, le
> saldature più abbondanti sono già una garanzia di
> qualità. I tubi non avranno subito trattamenti
> termici speciali, ma con gli spessori, è il caso di
> dirlo, non si va per il sottile, per cui seppur
> pesanti queste bici risultano anche piuttosto
> robuste.
> Guardatele bene, però, prima di concludere
> l’acquisto. Sul telaio è meglio non avere dubbi.
>
> Il movimento centrale
>
> Tra i componenti della bicicletta è qui che si va a
> concentrare lo sforzo maggiore ed un pezzo di bassa
> qualità evidenzia subito i suoi limiti. Evitare come
> la peste le pedivelle plasticose, meglio l’acciaio
> allora: sarà più pesante ma almeno non si romperà
> dopo poche pedalate. Conviene anche verificare
> subito che il montaggio sia stato effettuato bene.
> Spesso queste bici vengono assemblate piuttosto
> rapidamente e può capitare che non tutto sia stretto
> a dovere. Un leggero gioco sul movimento centrale
> può provocare una allentamento continuo e
> inesorabile dei componenti, consumandoli e
> rovinandoli. Quando poi saranno da cambiare la spesa
> non sarà poca in rapporto al costo totale della
> bici. Richiederà comunque tempi di manodopera e
> arrivare a 50 euro è un attimo. Ma come, per una
> bici pagata meno di 100 tutta intera?
> Con l’occasione una verifica rapida anche agli altri
> componenti non è da disdegnare: i pattini dei freni
> sono ben stretti e in posizione? E le ruote?…
> Occhio anche al cambio. Che sia di bassa qualità non
> importa: per funzionare bene basta che sia ben
> regolato. Attenzione soprattutto a che la battuta
> più interna del cambio posteriore non porti il
> bilanciere (la parte con le due rotelline) a toccare
> i raggi della ruota posteriore. Se questo dovesse
> avvenire mentre si pedala si correrebbe il rischio
> di distruggere il cambio e il supporto sul telaio:
> bici (quasi) da buttare.
>
> Gli ammortizzatori
>
> Soprattutto se si è inesperti si viene facilmente
> attratti dalle bici con molle e snodi di vario tipo.
> Belle sì, ma efficaci mica tanto. Gli
> ammortizzatori, in una bici da 100 euro, sono delle
> semplici molle con poche o nessuna possibilità di
> regolazioni e dal peso notevole nell’economia totale
> della bicicletta. Chi le vende vuol dare l’illusione
> di fornire una “bici da downhill”, ma avventurarsi
> in una discesa a rotta di collo non è proprio
> immaginabile con un mezzo del genere. Il telaio
> potrebbe anche reggere, ma gli ammortizzatori
> reagirebbero come molle impazzite e non
> migliorerebbero certo l’aderenza. Insomma, inutile
> cercare di paragonare la forcella del vecchio “Sì”
> che sta in garage con la sospensione della Yamaha di
> Valentino Rossi. Si tratta di due cose differenti,
> anche se entrambe rientrano nella categoria
> “ammortizzatori”. Meglio allora evitare
> completamente la sospensione posteriore a favore di
> un telaio rigido: per l’uso che se ne può fare è più
> che sufficiente e non si porta appresso peso
> inutile.
>
> Prima dell’acquisto, poi, immaginate che uso farete
> della bici. Chi acquista una mountain bike al
> supermercato ha davvero intenzione di andarci in
> fuoristrada? Pensateci perché una mtb pesa di più di
> una bici da strada o anche di una trekking (una
> sorta di mtb alleggerita o di city bike un po’ più
> cattiva). Per fare qualche tratto in terra battuta
> non servono certo gomme da due pollici e forcella
> ammortizzata…
>
>
>

http://lnx.guidorubino.com/technews/2006/08/30/la-bici-del-supermercato-consigli-prima-dellacquisto/
>
>

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>
>
>
>
>
> cicloveeg
>
>
> Le biciclette sono a Roma e si stanno moltiplicando.
> Questo cambiamento costruiamolo insieme. ;-)
>
>

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